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La protagonista, Ranze Eto (Ransie Lupescu nell'adattamento italiano) è una ragazza delle medie, figlia di un vampiro e di una lupa mannara, la quale sembra non avere ereditato nessuno dei poteri dei genitori. Un giorno, però, mentre litiga con una sua compagna di classe per questioni d'amore scopre di essere un particolare tipo di vampiro che non succhia sangue, bensì si trasforma in ogni cosa che morde. La serie continua mostrando le peripezie di Ranze, che dovrà vincere le resistenze dei genitori e dell'intero mondo magico che si frappongono fra lei e il suo amore per un ragazzo umano, cosa proibita per un essere del mondo magico.

Opinioni
Ho iniziato quest'anime per un sentimento di nostalgia che penso accompagni tutti quando si pensa agli anime dell'infanzia; inoltre non ho mai dimenticato la famosa ending, dove lei balla nuda coperta solo dal mantello, tuttavia cercherò di essere il più obiettivo possibile.
L'anime adatta i primi volumi del manga, e al contrario di quest'ultimo è quasi totalmente comico. Infatti alcuni eventi sono cambiati e sono stati inseriti molti episodi inventati di sana pianta; tuttavia riesce bene a intrattenere. Certo, i personaggi non brillano per profondità e a parte il protagonista maschile (Shun Makabe o Paul Cabor nella versione italiana) nessuno ha una crescita psicologica. Inoltre vi è una certa ripetitività nelle situazioni, ma il modo ironico e scanzonato in cui viene presentato il sovrannaturale e l'amore puro innocente di Ranze, che sembra quasi fare il verso a quelli degli shoujo più classici, equilibrano quei difetti intrinseci di una serie comica anni '80.

Tecnicamente l'anime mi ha sorpreso: le animazioni sono abbastanza fluide, ma quello che mi ha colpito di più sono i fondali: molto colorati, sono quasi totalmente privi di prospettiva e sembrano quasi anticipare il superflat. La regia è di Hiroshi Sasagawa, creatore delle serie "Time Bokan", e probabilmente è stato lui a rendere la serie "Ransie la Strega" completamente comica. Che sia stato un male o un bene non saprei dirlo, certo il manga è molto più interessante dal punto di vista narrativo e dei personaggi, ma l'anime non è affatto un cattivo adattamento, anzi direi quasi un modo diverso di approcciare la stessa opera.

Sulle musiche non saprei dire molto, l'opening e l'ending originali sono molto carine e le insert song spesso non sono altro che arrangiamenti di queste.
L'adattamento italiano è sorprendentemente fedele all'originale, i due cambiamenti più intrusivi sono stati il cambio dei nomi giapponesi in quelli occidentali-inglesi e il fatto che il padre di Yoko Kamiya (Lisa Thompson) invece che capo di una famiglia mafiosa viene presentato come un semplice commerciante.

In conclusione "Tokimeki Tonight" è una serie divertente e fresca, ma che purtroppo non presenta molto oltre la comicità, e quel poco che viene accennato resta purtroppo monco, per via di un finale, come capita spesso in questi casi, inventato.
Voto: 7/10.