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Ricordo che quando iniziai "Bakemonogatari" per la prima volta ero un tantino scettico. Arrivato alla fine, non ero convinto al 100%. Molte cose mi erano piaciute, una parte tuttavia non mi convinceva. Il problema principale era che alla fine i vari archi erano troppo a sé stanti, troppo a "tenuta stagna". Con Nisemonogatari più o meno è avvenuto lo stesso, sebbene l'introduzione del personaggio di Kaiki e la vera entrata sul palcoscenico di Shinobu avessero notevolmente alzato il livello della storia. Ebbene, con la "Monogatari Second Season" (ma io la definirei più una "terza serie", accorpando a parte "Nisemonogatari" e il primo "Nekomonogatari") si assiste, a mio avviso, in una splendida rielaborazione delle potenzialità di cui si erano gettate le fondamenta in precedenza: consolidando il "cast" già presente, si assiste a sviluppi molto interessanti delle vicende, come per esempio la rivelazione di nuovi legami tra i personaggi e l'approfondimento di alcune vicende del passato.
Credo quindi che il principale merito di questa stagione sia quello di aver fornito ad una storia che già di suo aveva tutte le potenzialità per raggiungere un livello ottimo proprio ciò di cui si sentiva il bisogno, e cioè di coesione tra gli archi narrativi e le relative trame. E in questo caso è quello che avviene.
Mi è piaciuta anche l'evoluzione specifica di alcuni personaggi, anche se forse sarebbe più corretto dire approfondimento e avvicinamento alla verità dietro azioni e comportamenti che si supponeva avessero connotazioni e motivazioni più "deboli" di quelle che poi si rivelano attraverso questi episodi. In particolare, alcuni personaggi come Kaiki assumeranno ruoli assolutamente imprevedibili (il che comporterà nello spettatore anche un certo divertimento; io, almeno, me la sono spassata un sacco!).
Non entro nello specifico del finale o delle pieghe che prende la trama; sia sufficiente in questa sede che io ne sono rimasto di volta in volta sorpreso e colpito. In generale, più che soddisfatto.
Siccome le critiche principali che vengono fatte dai detrattori di questa serie (eccessivo spazio dedicato ai dialoghi, lo stile della regia sperimentalista) alla fine fanno riferimento a elementi che sono una costante dell'intera serie (che io stesso ho considerato e ho fatto pesare al momento di recensire "Bakemonogatari"), in questa sede li ignorerò, poiché credo che chi sia ormai giunto fin qui li abbia apprezzati o quantomeno ci sia passato sopra fino ad adesso, e non avrebbe senso interrompere la visione per quelli.
Per cui aspettatevi i classici cartelli che appaiono e scompaiono, lunghi lunghissimi dialoghi e così via.
Una menzione d'onore per il comparto sonoro. Un paio delle sigle di questa stagione sono entrate ufficialmente tra le mie preferite in assoluto, avendole trovate davvero molto belle, mi riferisco a quella dedicata ad Hanekawa e quella a Senjougahara. Sono certo che dopo la visione si concorderà con me.

Diamo i numeri:
Trama: 9
Personaggi: 10
Finale: 9
Grafica: 8
Sonoro: 9

E dunque un 9. Premio il miglioramento della serie. Buona visione!