Recensione
Shiki OVA
7.0/10
Sulla stessa lunghezza d'onda della serie TV omonima, configurandosi ad elemento rafforzativo e aggiuntivo a ridosso degli eventi finali che avrebbero portato alla cosiddetta "Epurazione dagli Shiki", i due OVA ci svelano i retroscena e le dinamiche del conflitto insurrezionalista fra umani e Shiki, coadiuvato efficacemente da un punto di vista esterno alle vicende focalizzato su due madri rimaste sfortunatamente coinvolte loro malgrado: Nao Yasumori e Motoko Maeda. La prima un'umana "vampirizzata" Shiki, la seconda un'umana rimasta umana ma colpita dalla tragedia più grande che una madre possa ricevere: perdere e vedere morire i propri figli a cui si è data la vita.
Rilasciati e distribuiti nel cofanetto in Blu-ray Disc a circa cinque mesi di distanza dalla fine della serie TV originale, questi due special (inediti) si collocano in linea temporale subito dopo gli episodi 20 e 21, chiudendo e completando definitivamente la disputa Shiki vs Umani e viceversa.
Il primo episodio, il più riuscito dei due e ricco di pathos con risvolti psicologici, è tutto incentrato sugli ultimi sopravvissuti del gruppo degli Shiki, inseguiti e perseguitati dagli uomini che danno loro la caccia per vendicarsi. L'episodio, tra un massacro e un altro, si sofferma a più riprese sul turbamento interiore di una donna alle prese con il senso di colpa di quando era in vita e la paura di morire, nuovamente.
L'episodio dipinge, in un affresco di crudeltà, spietato cinismo e paura del "diverso" inizialmente ad appannaggio delle creature della notte dette "Shiki", come sia facile e possibile ribaltare i ruoli, mostrando come gli uomini, se posti in condizioni di estremo pericolo, decidano di "rinunciare" deliberatamente alla propria umanità e razionalità, uccidendo e compiendo massacri in un bagno di sangue senza porsi il minimo dubbio se ciò che si sta adempiendo sia giusto o sbagliato.
Memorabile è la scena del trasporto dei cadaveri degli ultimi Shiki dalle condutture idriche all'esterno da parte degli uomini, sembra di assistere alla raccolta del grano dei tempi antichi. Donne e uomini che nel mentre smaltiscono e chiudono in sacchi di spazzatura o sotterrano sotto terra gli ultimi cadaveri degli Shiki intonano canzoncine auliche per "esorcizzare" il male con totale nonchalance.
Il secondo e ultimo episodio, narrativamente inferiore e strutturato a riassuntino, offre soltanto allo spettatore uno spaccato inedito su un dettaglio importante che ha portato alla distruzione del villaggio di Sotoba, che la serie canonica non prese in considerazione, forse per questioni di tempo.
Non si rilevano cambiamenti per quanto concerne l'apparato tecnico: chara design, musiche e scenari risultano essere fondamentalmente gli stessi già visti nella serie TV.
In conclusione, complessivamente questi due OVA delineano un quadro comparativo e qualitativo tale e quale alla serie originale, favorendo un maggior intrattenimento e approfondimento che ho apprezzato.
Rilasciati e distribuiti nel cofanetto in Blu-ray Disc a circa cinque mesi di distanza dalla fine della serie TV originale, questi due special (inediti) si collocano in linea temporale subito dopo gli episodi 20 e 21, chiudendo e completando definitivamente la disputa Shiki vs Umani e viceversa.
Il primo episodio, il più riuscito dei due e ricco di pathos con risvolti psicologici, è tutto incentrato sugli ultimi sopravvissuti del gruppo degli Shiki, inseguiti e perseguitati dagli uomini che danno loro la caccia per vendicarsi. L'episodio, tra un massacro e un altro, si sofferma a più riprese sul turbamento interiore di una donna alle prese con il senso di colpa di quando era in vita e la paura di morire, nuovamente.
L'episodio dipinge, in un affresco di crudeltà, spietato cinismo e paura del "diverso" inizialmente ad appannaggio delle creature della notte dette "Shiki", come sia facile e possibile ribaltare i ruoli, mostrando come gli uomini, se posti in condizioni di estremo pericolo, decidano di "rinunciare" deliberatamente alla propria umanità e razionalità, uccidendo e compiendo massacri in un bagno di sangue senza porsi il minimo dubbio se ciò che si sta adempiendo sia giusto o sbagliato.
Memorabile è la scena del trasporto dei cadaveri degli ultimi Shiki dalle condutture idriche all'esterno da parte degli uomini, sembra di assistere alla raccolta del grano dei tempi antichi. Donne e uomini che nel mentre smaltiscono e chiudono in sacchi di spazzatura o sotterrano sotto terra gli ultimi cadaveri degli Shiki intonano canzoncine auliche per "esorcizzare" il male con totale nonchalance.
Il secondo e ultimo episodio, narrativamente inferiore e strutturato a riassuntino, offre soltanto allo spettatore uno spaccato inedito su un dettaglio importante che ha portato alla distruzione del villaggio di Sotoba, che la serie canonica non prese in considerazione, forse per questioni di tempo.
Non si rilevano cambiamenti per quanto concerne l'apparato tecnico: chara design, musiche e scenari risultano essere fondamentalmente gli stessi già visti nella serie TV.
In conclusione, complessivamente questi due OVA delineano un quadro comparativo e qualitativo tale e quale alla serie originale, favorendo un maggior intrattenimento e approfondimento che ho apprezzato.