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8.0/10
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Akira Toriyama, grande fumettista del Sol Levante, ha partorito dalla sua fervida fantasia una miriade di storie fantastiche, ambientate nei più improbabili contesti e paesaggi, unici nel suo genere. I suoi universi sono sempre caratterizzati da personaggi buffi, bizzarri, strambi, innocenti, bambineschi, mostruosi e così via. Basta ricordare Nekomajin, Dragon Ball, Sand Land, Wonder Island, Go Go Ackman!, Il Grande Cashman e altri. E Cowa! non fa eccezione. Conoscete Dr. Slump & Arale, la serie di avventure che vede come protagonista una bambina robot e il suo svitato creatore alle prese con mille peripezie? Beh, prendetene tutte le caratteristiche, aggiungetegli un pizzico di horror e avrete il manga in questione, Cowa! per l'appunto. Di cosa parla, anch'esso di una bambina robot? Assolutamente no. Cowa!(che in giapponese significa "Fa paura!", titolo che, a mio modesto parere, è più che azzeccato) parla di un piccolo villaggio un po' sperduto, Capo Pipistrello. Il paesello è abitato da umani e mostri che convivono tra di loro senza il benché minimo problema. Protagonista è Paifu, un meticcio nato dall'unione di una vampira e di un uomo koala. Il ragazzino è vivace e simpatico, sempre fremente per ogni cosa e libero come l'aria. Nonostante sia un mostro conduce la stessa vita di un bambino della sua età: va a scuola, gioca, sbuffa quando deve svolgere qualche commissione per la mamma, dice le bugie, commette qualche marachella e ha vari amici, tra i quali José, uno spiritello trasformista. Un bel giorno i due decidono di vedere Mako Maruyama, un semplice essere umano che però ha una terribile fama, ovvero di essere uno spietato assassino. Oltre a questa stramba "prova di coraggio" i due dovranno anche superare una ben più impegnativa missione: salvare il villaggio che è stato contagiato dal terribile "Raffreddore da Mostro", fatale per la popolazione di Capo Pipistrello. Ce la faranno? Ecco qua che parte un'altra stupenda avventura targata Toriyama.

Una delle più belle opere del maestro non è caratterizzata da chissà quale tipo di combattimenti, ma bensì da un bel viaggetto visto dagli occhi innocenti di tre bambini che vedono il mondo per la prima volta. L'innocenza e la purezza narrata da Akira Toriyama in quest'unico volumetto è stupefacente, se sei un adulto ti riporta indietro nel tempo facendoti vivere emozioni e sensazioni che soltanto nell'infanzia puoi vivere e se sei un bambino ti fa sentire immediatamente a tuo agio, leggendo le peripezie di tuoi "coetanei" cartacei, magari con un aspetto non proprio simile, ma dall'animo sicuramente identico. La visione di una grande città mai vista prima d'ora, i giochini fatti in macchina per vincere la noia, il sonnellino quotidiano, i piccoli litigi per le stupidaggini, il tutto viene raccontato con una semplicità spaventosa ma dall'altrettanto risultato vincente.
Lungo questo avvincente viaggio potremo, inoltre scoprire come alcune persone, viste così male o considerate cattive in realtà non siano poi così pessime, mostrate dall'autore in scene che non posso negare mi abbiano stretto il cuore.
I combattimenti, come nello stile del maestro Akira Toriyama, sono una costante più o meno presente, ma si limitano ad essere semplici scazzottate dalla breve durata, senza l'uso di chissà quali poteri energetici o acrobatici colpi di arti marziali(i quali avrebbero stonato l'armoniosa e semplice atmosfera della storia) che fanno sempre piacere e che aiutano, il più delle volte, a capire meglio alcuni personaggi.

Il tratto è molto semplice, forse uno dei manga creati dal maestro dove il disegno è molto stilizzato ma indubbiamente efficace. Eh già, in questo volumetto non avremo larghe vedute di paesaggi più o meno fantastici(come possiamo farlo in un Dragon Ball o in un Sand Land), ma solo il minimo indispensabile, per il semplice motivo che i paesaggi non sono l'elemento chiave della vicenda. L'elemento principale non è nemmeno una crescita interiore dei personaggi, nossignore, l'attenzione è spostata su un unico grande elemento che è il più importante di tutti: l'intrattenimento. Ebbene si, il divertimento e il relax provati dal lettore sono il perno centrale dell'opera, dove non dovremo seguire una chissà quale trama complicata, oppure uno spiccato profilo psicologico di qualche protagonista, il lettore deve soltanto divertirsi seguendo le innocenti avventure di Paifu, Josè, Arpon e Makorin (il soprannome di Mako Maruyama appioppatogli da Paifu) dalle quali non rimarrà deluso.

L'edizione, curata da Star Comics è soddisfacente, dotata delle prime pagine completamente a colori ed una reperibilità abbastanza buona.
Che dire, non mi rimane altro che consigliarvi di immergervi nel magico(o dovrei dire spaventoso) mondo di Cowa!, opera che ogni fan di Toriyama, ma anche del Fumetto Giapponese, deve leggere almeno una volta nella vita e dalla quale non si staccherà più. L'innocenza raccontata nel manga è essenziale come l'inchiostro del volume, senza di essa non potrebbe prendere vita un'opera così bella.