Recensione
Dance in the Vampire Bund
9.0/10
Dopo aver letto svariati manga che trattano i vampiri nel solito modo che fa vendere vendere vendere ossia nel modo che piace alle ragazzine: vampiro bello e dannato si innamora della ragazza fragile e insicura e dopo esser a dir poco infastidito da questo tormentone sui vampiri fighi e tenebrosi causato anche da Stephenie Meyer, da amante dei vampiri desideravo un manga che trattasse il loro mondo in modo diverso. Volevo un manga in cui i vampiri non venivano usati e sfruttati come sfondo per una love story di dubbio gusto, ma che venissero piuttosto descritti in modo diverso, volevo un manga che li inquadrasse in un altro modo, che li descrivesse da un punto di vista differente.
Ed è li che ho conosciuto Dance In The Vampire Bund!
Il manga di Nozomu Tamaki tratta il mondo dei vampiri in un contesto che poco ha a che fare con la brodaglia riscaldata che i media ci offre, infatti qui gli elementi principali sono intrighi politici, strategie, combattimenti all'ultimo sangue motivati da fattori quali la supremazia di una razza, l'odio, il razzismo e tanti altri. Non manca certo un filo conduttore che unisce il tutto ossia i sentimenti che la protagonista Mina Tepes, regina di tutti i vampiri, prova nei confronti di Akira Kaburagi, ragazzo licantropo suo fedele servitore. Voi a questo punto direte: "Eh allora vedi che c'è una love story?" Vero, ma viene presentata in una maniera diversa. I soggetti son diversi e le parti ribaltate: niente ragazzina immatura e insicura sedotta dal vampiro maledetto e ultrafigo ma la regina dei vampiri in persona sotto forma di bimba che è letteralmente ossessionata da un ragazzo licantropo, tra i due c'è un legame che esiste fin dalla nascita del ragazzo, un legame che però non può essere coltivato, un destino troppo diverso per entrambi può anche intrecciare i loro destini, ma mai unirli!
La storia narra le vicende di Mina Tepes, regina di tutti i vampiri che decide di mostrarsi al mondo, di dimostrare che i vampiri esistono e di creare un distretto speciale nella baia di Tokyo denominato "Vampire Bund" che accoglierà i vampiri di tutto il mondo, una sorta di Eden vampiresco, un utopia per la razza della notte. Come reagirà il mondo difronte a questa sconcertante verità? I vampiri saranno dei buoni "vicini" o sommosse ed aggressioni porteranno alla rovina il Giappone ed il Bund stesso?
Dopo aver letto 10 volumi posso dire che la storia non annoia mai, molti colpi di scena tengono incollato il lettore alle pagine, la trama non scende mai nel banale, scorre fluida e ogni tassello, man mano che la storia prosegue, viene messo al suo posto.
I disegni possono piacere o non piacere, se c'è una cosa che mi piace del tratto di Tamaki sono i corpi dei personaggi, realistici e sensuali, una cosa che invece non mi piace del suo tratto sono i volti, sopratutto maschili, troppo tondeggianti e in qualche modo femminili, anche alcuni personaggi che dovrebbero risultare duri e maschili sembrano teneri.
Detto questo ritengo Dance In The Vampire Bund un manga validissimo e soprattutto una grande alternativa per coloro che, stanchi della solita solfa vampiresca ma allo stesso tempo amanti dei vampiri, vogliono godersi un manga che tratta il tema in modo diverso!
Ed è li che ho conosciuto Dance In The Vampire Bund!
Il manga di Nozomu Tamaki tratta il mondo dei vampiri in un contesto che poco ha a che fare con la brodaglia riscaldata che i media ci offre, infatti qui gli elementi principali sono intrighi politici, strategie, combattimenti all'ultimo sangue motivati da fattori quali la supremazia di una razza, l'odio, il razzismo e tanti altri. Non manca certo un filo conduttore che unisce il tutto ossia i sentimenti che la protagonista Mina Tepes, regina di tutti i vampiri, prova nei confronti di Akira Kaburagi, ragazzo licantropo suo fedele servitore. Voi a questo punto direte: "Eh allora vedi che c'è una love story?" Vero, ma viene presentata in una maniera diversa. I soggetti son diversi e le parti ribaltate: niente ragazzina immatura e insicura sedotta dal vampiro maledetto e ultrafigo ma la regina dei vampiri in persona sotto forma di bimba che è letteralmente ossessionata da un ragazzo licantropo, tra i due c'è un legame che esiste fin dalla nascita del ragazzo, un legame che però non può essere coltivato, un destino troppo diverso per entrambi può anche intrecciare i loro destini, ma mai unirli!
La storia narra le vicende di Mina Tepes, regina di tutti i vampiri che decide di mostrarsi al mondo, di dimostrare che i vampiri esistono e di creare un distretto speciale nella baia di Tokyo denominato "Vampire Bund" che accoglierà i vampiri di tutto il mondo, una sorta di Eden vampiresco, un utopia per la razza della notte. Come reagirà il mondo difronte a questa sconcertante verità? I vampiri saranno dei buoni "vicini" o sommosse ed aggressioni porteranno alla rovina il Giappone ed il Bund stesso?
Dopo aver letto 10 volumi posso dire che la storia non annoia mai, molti colpi di scena tengono incollato il lettore alle pagine, la trama non scende mai nel banale, scorre fluida e ogni tassello, man mano che la storia prosegue, viene messo al suo posto.
I disegni possono piacere o non piacere, se c'è una cosa che mi piace del tratto di Tamaki sono i corpi dei personaggi, realistici e sensuali, una cosa che invece non mi piace del suo tratto sono i volti, sopratutto maschili, troppo tondeggianti e in qualche modo femminili, anche alcuni personaggi che dovrebbero risultare duri e maschili sembrano teneri.
Detto questo ritengo Dance In The Vampire Bund un manga validissimo e soprattutto una grande alternativa per coloro che, stanchi della solita solfa vampiresca ma allo stesso tempo amanti dei vampiri, vogliono godersi un manga che tratta il tema in modo diverso!