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La seconda sessione di "Rosario + Vampire" parte secondo me con una marcia in più rispetto alla prima.
Di solito quando prendi un manga che ti è piaciuto, rimani in attesa del suo proseguo, aspettandoti comunque che difficilmente ne rimarrai colpito (come il primo) o almeno pensi che la trama non possa offrire nulla di più di quello che hai già visto.

Rimanendo sempre un prodotto generalizzato sull'aspetto Ecchi/Harem, troviamo in esso sicuramente un cambio di tono e soprattutto di trama, questo rispetto alla prima sessione. "Rosario + Vampire II", pur mantenendo il suo incipit "comico" inizia ad avere un aspetto più dark, questo grazie ad una sceneggiatura che porta alla luce aspetti più drammatici nella storia, rendendola più coinvolgente e ricca di colpi di scena. I vari cambi di ambientazione sono collegati tra loro e la storia principale a mezzo di veri e propri interludi dal passato (flashback), che riempiono la trama senza in effetti che siano mai presenti spazi vuoti narrativi all'interno della storia originale.

La gag comica ora è soggiogata dalla storia avvincente, che si delinea come un puzzle, in cui i tasselli s'incastrano pezzo dopo pezzo, il nostro Tsukune ben presto si lascia alle spalle il suo personaggio, realizzando una vera e propria crescita interiore e un cambiamento (non solo fisico).
Assistiamo all'evoluzione dei personaggi, iniziata nella prima sessione, tutti prima infantili e spensierati, difatti maturano, dovendo trovare a forza il loro posto su una scacchiera, in un gioco che non è più solo riguardante la scuola o il loro piccolo vissuto, quantomeno è ammirevole lo sforzo dell'autore nel fare questo coraggioso cambio di passo, questo aiuta l'opera ad uscire dallo standard a cui prima era in parte relegata, con una profondità di trama e di personaggi che scoprono se stessi affrontando le proprie insicurezze e paure.
Ed ecco che il gioco delle parti di Moka non basta più a scindere i sentimenti che uniscono i ragazzi.
Il surreale e il grottesco, lasciano spazio ad una più accurata ricerca interiore, dove i mostri non sono più quelli che vediamo ma quelli che riponiamo in un luogo recondito del nostro interiore, qui hanno tempo di marcire e covare rancore per poterci tornare a tormentare.
Le situazioni che si sono venute a creare, infine ancora una volta mutano, pur mantenendo un torno goliardico per smorzare la tensione, in questo i personaggi cercano un modo per migliorarsi, instaurando legami che vanno oltre la rivalità o la semplice amicizia.
A questo punto tutti personaggi diventano comprimari di quest'opera, dove nulla viene lasciato al caso, ancora una volta è bello vedere che tutti riescano in egual modo a superare il proprio ruolo, dando spessore al proprio personaggio e uscendo fuori dallo schema imposto.
Se nella prima sessione non appaiono mai veri dei e propri Villain ma sporadiche controparti, qui i cattivi ci sono e non sono solo antagonisti ma veri e propri cospiratori, come in un ingranaggio machiavellico si muovono ed escono per quel che sono, solo a compimento del proprio obbiettivo dando sfoggio di se…
Nel manga troviamo poche scorciatoie di trama, i ragazzi (Tsukune & Co.) affrontano i drammi del loro trascorso cozzandoci contro, fino a portarli sulla strada che loro stessi decidono di seguire.
Senza esasperare la situazione, l'abbinata Comico/Ecchi/Harem allieta sempre il buon umore con gag imbarazzanti per il povero Tsukune, distraendo dalla storia principale come un jingle pubblicitario, prima dell'interludio all'azione.
Tsukune ovviamente è il protagonista ma Moka è il perno principale intorno a cui ruota tutta la storia, le ragazze (Vicine a Tsukune) aumentano come accresce il loro spessore personale, oltre che amanti, qui le troviamo confidenti e a volte maestre nel confronto quotidiano con loro stesse.
Vorrei ripetere quello che ho scritto per prima sessione, ovvero che tecnicamente e visivamente ogni scena è ben curata, per non parlare di quelle d'azione da cui sembra vedere l'animazione uscire fuori dalle pagine del fumetto.
Mi piace molto il tratto deciso e pulito di Ikeda, soprattutto è un maestro nell'accattivare il lettore con i suoi dettagli.
In conclusione la seconda stagione è sicuramente meglio della prima, ricca di colpi di scena e di un finale compiuto e sicuramente non scontato che dà pregio a tutte e due le stagioni di questo manga.