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Uscito nel 2015, questo film è il diretto seguito della seconda serie anime di “Love Live!”. E per diretto, intendo diretto davvero: le prime scene del film riprendono pari pari la conclusione dell’anime. In questa ultima sequenza, vedevamo Nico, Eli e Nozomi avviarsi per l’ultima volta verso il cancello della scuola, se non fosse che una preoccupatissima Hanayo annuncia alle nove μ’s che devono sapere una sconvolgente notizia. Di cosa si tratta? Nel film viene spiegato subito: una terza edizione del Love Live è in programma l’anno seguente al Tokyo Dome, tuttavia, nonostante il successo riscontrato dalle school idol, si teme di non riuscire ad avere pubblico sufficiente. Così l’organizzazione chiede l’aiuto delle μ’s, le campionesse in carica, per, si può dire, “sponsorizzare” l’attività delle school idol anche all’estero. Per tale motivo, le nostre nove ragazze vengono mandate a New York City, dove dovranno tenere un live show. Questo tuttavia accade nei primi quaranta minuti circa del film, giacché tutta la seconda parte è incentrata sul ritorno a Tokyo dell μ’s e sul come annunciare al pubblico il loro prossimo scioglimento, specialmente visto l’enorme successo riscontrato.

Il film è carino, intrattiene, tuttavia per tutti i 120 minuti circa si ha la costante impressione che le sequenze di eventi vengano accostate l’una all’altra senza un filo logico preciso. Prima i personaggi sono da una parte, poi dall’altra; dal nulla i terzetti dei vari anni iniziano a cantare in maniera assolutamente casuale; Honoka fa degli incontri che hanno del paranormale e non si capisce perché. Tutto sembra fatto per far durare il film il più a lungo possibile, e anche gli sviluppi della trama non sono poi chissà quanto eclatanti. È tuttavia molto, molto bello il finale, degna conclusione del percorso delle μ’s, che con le splendide ‘Sunny Day Song’ prima e ‘Bokutachi wa Hitotsu no Hikari’ poi, regala ai fan dei momenti davvero commoventi.
Nota di merito anche, finalmente, al ruolo attivo che le A-Rise svolgono in quest’opera, affiancando Honoka e le altre ragazze nella realizzazione pratica del loro progetto, supportandole e aiutandole quando serve, mostrando insomma di avere una loro volontà e un loro pensiero personale.

Il comparto tecnico è di gran lunga superiore a quello utilizzato nella serie TV, dal momento che le animazioni - sia in tecnica “tradizionale” che in CG - sono infinitamente più curate e raggiungono il loro picco proprio nelle scene di ballo. Non oso immaginare il costo che devono aver avuto le sequenze di ‘Angelic Angel’ (ambientata a NYC) e, soprattutto, ‘Sunny Day Song’, vista l’enorme quantità di dettagli da curare e personaggi da animare.
Non mi sono affatto piaciute, invece, le tre canzoni cantate dal trio del primo, secondo, e terzo anno (rispettivamente: ‘Hello, Hoshi o Kazoete’, ‘Future Style’ e ‘? <- Heartbeat’), essendo esse musicalmente meno studiate rispetto agli standard della serie e, soprattutto, letteralmente gettate in mezzo al film senza un senso preciso.

“The School Idol Movie” non è insomma un film imperdibile, nemmeno per i fan della serie. Dategli pure un’occhiata, se volete passare il tempo e farvi qualche risata; se invece vi interessano solamente le insert song, cercate qualche buona clip in giro, perché quelle vale davvero la pena guardarle.