Recensione
Nobody Knows
8.5/10
La Goen porta a compimento un'altra opera di Hyeon-Sook Lee, autrice coreana che ho già avuto modo di apprezzare in un' altra serie, pubblicata sempre da Goen, Savage Garden.
Nobody Knows - che tradotto, potrebbe essere Nessuno sa - è una serie breve, composta da 7 volumi, qui da noi sospesa per troppo tempo, ma finalmente portata a termine da un editore che pare si stia riprendendo alla grande.
Opera a tema vampiri, è una delle migliori storie che mi sia capitato di leggere di tale genere, almeno ultimamente, dove queste creature dell'immaginario sono esattamente quello che sono, esseri immortali assetati di sangue, capaci di uccidere senza pietà, come di soffrire e tormentarsi per la loro condizione mostruosa che li condanna alla solitudine.
L'autrice apre ogni volume introducendo sull'ala interna di copertina, la piccola citazione di un film sui vampiri, espediente narrativo che ho trovato calzante e affascinante, in relazione alla bella sceneggiatura del manga, impostata in maniera cinematografica, con certi cambi di scena che non ti aspetti e sembrano slegati tra loro, mentre in realtà nulla è lasciato al caso e tutto è correlato, tra presente e passato dei protagonisti e delle loro vicende personali.
Sarebbe riduttivo definire questo manhwa esclusivamente come un'opera di genere sui vampiri; in realtà, ben altre tematiche vengono affrontate, piuttosto serie e drammatiche, come l'abuso sui minori o le violenze, dramma che accomuna e lega alcuni personaggi, traccia il percorso di vita, determina le scelte e le reazioni.
Il destino di Eun-Jo, insegnante di una scuola superiore, separata dal marito, che vive con una figlia adolescente, Ban, si intreccia profondamente e in maniera drammatica con quello di un misterioso ragazzo, Jin Hwan, spacciato per un lontano parente; naturalmente le cose non stanno così, il legame sofferto e un po' ossessivo fatto di cura e protezione tra Eun-Jo e Jin Hwan parte da lontano, legato ad eventi tragici e traumi del passato.
La figlia Ban, ragazza inconsapevole, con l'inquietudine tipica della sua età, travisa significati e sentimenti della madre, fino a diventare gelosa del rapporto tra Eun-Jo e il misterioso ragazzo, di cui anche lei pare innamorata; non può conoscere tutti i retroscena della loro storia, nè quale terribile patto li abbia uniti, e questo ignorare la realtà porterà a terribili conseguenze, perfino azioni avventate e dannose.
Sulla scena compaiono altri personaggi, sempre inseriti con un ruolo preciso e mai superflui: il padre di Ban, la studentessa che ha una relazione con lui, un compagno di scuola di Ban, ma il più importante è un misterioso ragazzo biondo, Ryun, legato ad un altro essere umano per ragioni di convenienza.
Spietato e sanguinario, Ryun abbraccia senza esitare la sua natura di assassino; la sua personalità vendicativa, ottimamente tratteggiata, diversa e opposta a quella di Jin Hwan, è il risultato finale di terribili esperienze vissute da umano.
Lui è un vampiro canonico e come tale si comporta, e il suo percorso si intreccia con quello di Jin, Jo, e Ban, dipanandosi e chiarendosi attraverso i volumi, tra colpi di scena e svelamenti sorprendenti, che gradualmente tessono una trama articolata e mai banale, dove la tensione e il mistero tengono incollati alla lettura fino all'ultima pagina.
L'autrice costruisce la tipica figura del vampiro con un tocco di modernità, il demone assetato di sangue che non può sfuggire alla sua natura, per quanto la rifiuti, ma che può provare empatia, perfino senso di colpa e pietà; contrappone il vampiro ai 'veri' mostri umani, disumanizzati dalle loro azioni bestiali.
In questa chiave, ho interpretato la parte finale, profondamente amara, dove sembra che per le vittime non ci sia mai riscatto; Eun-Jo paga un prezzo alto per rivendicare la propria libertà, ma lei è l'unica a poterlo fare, a differenza di tutti gli altri personaggi.
Il tratto dell' autrice è affascinante, elegante, esteticamente molto bello, le copertine sono una più bella dell'altra, raffinate e intriganti; come ho già detto la sceneggiatura ha un taglio cinematografico, le influenze o le ispirazioni di altre opere di questo genere si avvertono, - sopratutto mi è venuto in mente il film e relativo romanzo di 'Lasciami entrare' - ma sono appena suggerite, e non tolgono originalità alla trama così com'è concepita.
Se amate il genere, questa è un'opera molto valida, coinvolgente come poche, leggetela.
Nobody Knows - che tradotto, potrebbe essere Nessuno sa - è una serie breve, composta da 7 volumi, qui da noi sospesa per troppo tempo, ma finalmente portata a termine da un editore che pare si stia riprendendo alla grande.
Opera a tema vampiri, è una delle migliori storie che mi sia capitato di leggere di tale genere, almeno ultimamente, dove queste creature dell'immaginario sono esattamente quello che sono, esseri immortali assetati di sangue, capaci di uccidere senza pietà, come di soffrire e tormentarsi per la loro condizione mostruosa che li condanna alla solitudine.
L'autrice apre ogni volume introducendo sull'ala interna di copertina, la piccola citazione di un film sui vampiri, espediente narrativo che ho trovato calzante e affascinante, in relazione alla bella sceneggiatura del manga, impostata in maniera cinematografica, con certi cambi di scena che non ti aspetti e sembrano slegati tra loro, mentre in realtà nulla è lasciato al caso e tutto è correlato, tra presente e passato dei protagonisti e delle loro vicende personali.
Sarebbe riduttivo definire questo manhwa esclusivamente come un'opera di genere sui vampiri; in realtà, ben altre tematiche vengono affrontate, piuttosto serie e drammatiche, come l'abuso sui minori o le violenze, dramma che accomuna e lega alcuni personaggi, traccia il percorso di vita, determina le scelte e le reazioni.
Il destino di Eun-Jo, insegnante di una scuola superiore, separata dal marito, che vive con una figlia adolescente, Ban, si intreccia profondamente e in maniera drammatica con quello di un misterioso ragazzo, Jin Hwan, spacciato per un lontano parente; naturalmente le cose non stanno così, il legame sofferto e un po' ossessivo fatto di cura e protezione tra Eun-Jo e Jin Hwan parte da lontano, legato ad eventi tragici e traumi del passato.
La figlia Ban, ragazza inconsapevole, con l'inquietudine tipica della sua età, travisa significati e sentimenti della madre, fino a diventare gelosa del rapporto tra Eun-Jo e il misterioso ragazzo, di cui anche lei pare innamorata; non può conoscere tutti i retroscena della loro storia, nè quale terribile patto li abbia uniti, e questo ignorare la realtà porterà a terribili conseguenze, perfino azioni avventate e dannose.
Sulla scena compaiono altri personaggi, sempre inseriti con un ruolo preciso e mai superflui: il padre di Ban, la studentessa che ha una relazione con lui, un compagno di scuola di Ban, ma il più importante è un misterioso ragazzo biondo, Ryun, legato ad un altro essere umano per ragioni di convenienza.
Spietato e sanguinario, Ryun abbraccia senza esitare la sua natura di assassino; la sua personalità vendicativa, ottimamente tratteggiata, diversa e opposta a quella di Jin Hwan, è il risultato finale di terribili esperienze vissute da umano.
Lui è un vampiro canonico e come tale si comporta, e il suo percorso si intreccia con quello di Jin, Jo, e Ban, dipanandosi e chiarendosi attraverso i volumi, tra colpi di scena e svelamenti sorprendenti, che gradualmente tessono una trama articolata e mai banale, dove la tensione e il mistero tengono incollati alla lettura fino all'ultima pagina.
L'autrice costruisce la tipica figura del vampiro con un tocco di modernità, il demone assetato di sangue che non può sfuggire alla sua natura, per quanto la rifiuti, ma che può provare empatia, perfino senso di colpa e pietà; contrappone il vampiro ai 'veri' mostri umani, disumanizzati dalle loro azioni bestiali.
In questa chiave, ho interpretato la parte finale, profondamente amara, dove sembra che per le vittime non ci sia mai riscatto; Eun-Jo paga un prezzo alto per rivendicare la propria libertà, ma lei è l'unica a poterlo fare, a differenza di tutti gli altri personaggi.
Il tratto dell' autrice è affascinante, elegante, esteticamente molto bello, le copertine sono una più bella dell'altra, raffinate e intriganti; come ho già detto la sceneggiatura ha un taglio cinematografico, le influenze o le ispirazioni di altre opere di questo genere si avvertono, - sopratutto mi è venuto in mente il film e relativo romanzo di 'Lasciami entrare' - ma sono appena suggerite, e non tolgono originalità alla trama così com'è concepita.
Se amate il genere, questa è un'opera molto valida, coinvolgente come poche, leggetela.