logo GamerClick.it

-

Non so cosa mi abbia spinto a finirlo...forse volevo vedere dove andava a parare ma alla fine purtroppo non è arrivato da nessuna parte.

Trama: La protagonista è figlia di non si sa ancora bene chi, fatto sta che il suo sangue è particolare. Viene scaricata in una mega villa piena di vampiri nella prima stagione e rapita da altri vampiri nella seconda. Pare vadano anche a scuola, ma li ho visti solo girovagare per i corridoi. Lezioni non pervenute.

Personaggi: lei è semplicemente frustrante. Una piccola ameba in grado solo di farsi succhiare sangue letteralmente da chiunque e di svenire per poi ritrovarsi in un altro posto. Teletrasporto? No. Il belloccio psicopatico di turno la sposta a suo piacimento da una stanza all'altra. Ho perso il conto di quante volte abbia saputo dire solo e soltanto:"no, basta, mi fai male, lasciami andare", praticamente a chiunque. Le altre parole che escono dalla sua bocca sono i nomi dei ragazzi, di volta in volta. Uno svilimento della figura femminile che fa quasi male agli occhi.
I protagonisti maschili: tutti i gusti più uno, belli ma psyco. Subaru e Ayato i miei preferiti, ma nessuno di loro incarna un amore sano. Si tratta di possesso, ossessione, cinico bisogno di sangue o utilizzo per qualche strampalato piano che comunque non si sviluppa. Sono tutti troppo tossici, chi in un modo chi nell'altro. Non ce n'è uno sano di mente al 100% e questo rende il tutto difficile da digerire. In ogni caso i maschi sono meglio di lei. Se non altro hanno una personalità e delle caratteristiche ben distinte e affascinanti, pur nella loro devianza. Ma stanno tre quarti del tempo a succhiarle sangue. A un certo punto diventano noiosi e ripetitivi.

Design e musiche: carino. Belle ambientazioni. Carino il character design. Musiche accettabili sebbene molto lugubri.

Consigliato? No. Se tutti i reverse harem sono così, depenno il genere dalla mia lista. È veramente un anime che non consiglierei a nessuno. Ciò che scoraggia di più, oltre alla trama solo abbozzata è lei: Yui. Persino una foglia mossa dal vento è più interessante della protagonista.