Recensione
Cyborg 009
8.0/10
Fortunatamente esiste una versione italiana targata J-POP per questo manga che chi non ha paura del vintage deve sicuramente leggere.
E che sia un manga importante l'ho capito subito: esistono varie storie di "Cyborg 009", alcune di Shotaro Ishinomori altre di altri autori. Chi legge Nippon Shock Magazine sa che lo stesso si può dire dei robottoni di Go Nagai, che sono stati riprodotti non solo dal maestro ma anche da altri mangaka. D’altronde Nagai è stato discepolo di Ishinomori e avrà preso qualcosa dal suo sensei, non solo come disegnatore ma anche come economo. Dicevo che ci sono molte storie legate a "Cyborg 009", ma purtroppo alcune sono incomplete in quanto le equipe al lavoro non sono arrivate alla fine.
Ma torniamo alla storia: notiamo per prima cosa che non ha niente a che vedere con la serie del 1979 arrivata da noi sugli schermi, se non erro, di Odeon TV di Calisto Tanzi: una serie che mi ha conquistato.
La trama è incentrata sulla storia di nove persone di sesso e nazionalità diversa che vengono rapite e trasformate in cyborg metà uomini e metà macchine. Dotate di enormi poteri dai loro creatori dell’organizzazione Black Ghost si rifiutano di diventare armi per paesi in guerra o essere mezzi per far sì che l’organizzazione domini il mondo. La prima parte del manga è una lotta fra i nove supermagnifici cyborg 00 contro i cyborg che sono rimasti fedeli all’organizzazione, gli altri volumi vedono nemici diversi: da alieni a scienziati pazzi a esseri che arrivano dal futuro.
La narrazione spesso è episodica o fatta di mini saghe ciò perché questo fumetto è stato ripreso dal sua autore in mano più di una volta e non sempre con lo stesso editore. Di questo autore è probabilmente l’opera più famosa insieme a "Kamen Rider".
Comunque la storia che ho letto merita otto: nonostante alcune ingenuità e alcuni capitoli resi pesanti dalle spiegazioni la disposizione delle tavole è tale da rendere cinetica e cinematografica l’opera. Se Nagai è stato discepolo di Ishinomori non dimentichiamo che quest’ultimo è stato assistente e discepolo di Osamu Tezuka e quindi ha imparato sul campo (aiutando il suo maestro in opere come Atom) come si costruiscono le tavole per dare il senso di velocità.
Ricordo tra le opere di Ishinomori pubblicate in Italia: "Ishinomori segreto", "Ryu delle caverne" e "Sabu & Ichi" fermo da lungo tempo al secondo volume.
E che sia un manga importante l'ho capito subito: esistono varie storie di "Cyborg 009", alcune di Shotaro Ishinomori altre di altri autori. Chi legge Nippon Shock Magazine sa che lo stesso si può dire dei robottoni di Go Nagai, che sono stati riprodotti non solo dal maestro ma anche da altri mangaka. D’altronde Nagai è stato discepolo di Ishinomori e avrà preso qualcosa dal suo sensei, non solo come disegnatore ma anche come economo. Dicevo che ci sono molte storie legate a "Cyborg 009", ma purtroppo alcune sono incomplete in quanto le equipe al lavoro non sono arrivate alla fine.
Ma torniamo alla storia: notiamo per prima cosa che non ha niente a che vedere con la serie del 1979 arrivata da noi sugli schermi, se non erro, di Odeon TV di Calisto Tanzi: una serie che mi ha conquistato.
La trama è incentrata sulla storia di nove persone di sesso e nazionalità diversa che vengono rapite e trasformate in cyborg metà uomini e metà macchine. Dotate di enormi poteri dai loro creatori dell’organizzazione Black Ghost si rifiutano di diventare armi per paesi in guerra o essere mezzi per far sì che l’organizzazione domini il mondo. La prima parte del manga è una lotta fra i nove supermagnifici cyborg 00 contro i cyborg che sono rimasti fedeli all’organizzazione, gli altri volumi vedono nemici diversi: da alieni a scienziati pazzi a esseri che arrivano dal futuro.
La narrazione spesso è episodica o fatta di mini saghe ciò perché questo fumetto è stato ripreso dal sua autore in mano più di una volta e non sempre con lo stesso editore. Di questo autore è probabilmente l’opera più famosa insieme a "Kamen Rider".
Comunque la storia che ho letto merita otto: nonostante alcune ingenuità e alcuni capitoli resi pesanti dalle spiegazioni la disposizione delle tavole è tale da rendere cinetica e cinematografica l’opera. Se Nagai è stato discepolo di Ishinomori non dimentichiamo che quest’ultimo è stato assistente e discepolo di Osamu Tezuka e quindi ha imparato sul campo (aiutando il suo maestro in opere come Atom) come si costruiscono le tavole per dare il senso di velocità.
Ricordo tra le opere di Ishinomori pubblicate in Italia: "Ishinomori segreto", "Ryu delle caverne" e "Sabu & Ichi" fermo da lungo tempo al secondo volume.