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    Serie che funge da seconda stagione di “Ef - a Tale of Memories”.

    Avevo apprezzato la prima stagione, la quale era partita un po’ in sordina ma poi era cresciuta riuscendo a bilanciare bene i momenti romantici con quelli drammatici.
    Questa seconda stagione focalizza l’attenzione su due coppie diverse di personaggi: Yu e Yuuko da una parte e Kuze e Mizuki dall’altra. Sono quasi tutti personaggi visti di sfuggita nella season 1 (e dunque collegat1 [ continua a leggere]
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    Serie d’altri tempi.
    La sua matrice anni ’90 è chiaramente riconoscibile in ogni aspetto: dalle animazioni, alla colonna sonora, alla storia.
    Non si tratta della tipica romcom moderna, leggera e frivola, che parla solo di amore, in cui due protagonisti si piacciono, si avvicinano pian piano senza particolari ostacoli e infine si baciano all’ultima puntata. Qui la trama è articolata, non lineare, non sappiamo come andrà a finire. I personaggi so1 [ continua a leggere]
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    Valutare freddamente quello che è o considerare anche quello che sarebbe potuto essere?
    È il dilemma che ci pone davanti questa serie.

    Si tratta infatti di una serie veramente particolare che nelle prime puntate è travolgente, direi quasi geniale, con uno stile grafico originalissimo e sperimentale (merito del visionario regista Anno, autore di un capolavoro epocale come “Neon Genesis Evangelion”, tanto per dirne uno), che alterna animazioni a1 [ continua a leggere]
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    A volte ti trovi davanti a una serie che non è bella né originale né sorprendente, è piena di cliché, dialoghi banali e prevedibili, trama lineare senza colpi di scena, eppure non riesci a volerle male, perché in fondo non ha alcuna pretesa, se non quella di farti passare venti minuti tranquilli in relax.
    È questo “Studio Apartment”.

    La storia è stravista: ragazzo normale conosce ragazza carina, poi una seconda, una terza, finché non si crea u1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    È incredibile quanta fatica mi costi scrivere questa recensione.

    Parlare di un anime che mi è piaciuto o non piaciuto è facile: racconto brevemente la trama, elenco i pregi e i difetti, i personaggi più e meno azzeccati, aggiungo una battuta di spirito, se mi viene, e una conclusione col giudizio finale.
    Quando però mi ritrovo a dover parlare di un’opera come questa, che mi ha toccato così tanto nel profondo, che sono arrivato letteralmente ad1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Il drago è l’unica figura che può affiancare la tigre.
    Comincio la recensione con questa citazione, arrivata in una delle primissime puntate dell’anime, ma che in fondo sintetizza bene ciò che è “Toradora!”.
    Parliamo di uno dei totem delle romcom anni 2000, stra-citato e con cui molte opere successive si sono dovute confrontare. Ne ho rimandato per tanto tempo la visione, perché volevo trovare il momento giusto per vederla, e devo dire che, una1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Ricordate Jessica Fletcher? L’ineffabile “signora in giallo”, iettatrice seriale, che ovunque andasse portava morte e sventura e che, nonostante fosse una semplice anziana scrittrice, riusciva a risolvere qualunque caso meglio di Sherlock Holmes?
    Perfetto. Ora chiudete gli occhi, immaginatela diciassettenne, coi capelli verdi e le lentiggini, catapultatela nella Cina imperiale e puff!, si materializze1 [ continua a leggere]
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    Sarò sincero, non ne avevo mai sentito parlare finché non ho guardato la classifica di questo sito dei migliori anime di tutti i tempi e l’ho visto addirittura in top5.
    Probabilmente quella posizione è un tantino esagerata però vi dirò che la capisco: per portare avanti Aria devi andarci in risonanza (altrimenti ti annoia e lo dropperai dopo due puntate) ma se ciò accade non potrai che adorarlo.

    Una volta cominciato, di primo acchito sono rim1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Una gran bella sorpresa.

    Kakushi Goto è il giovane padre di Hime, una dolce bambina di dieci anni. La madre non sappiamo che fine abbia fatto, la sua sorte è avvolta dal mistero, fatto sta che Kakushi si trova a crescere la bambina da solo. È un padre ammirevole: attento, affettuoso, pronto a fare qualunque cosa per sua figlia, e proprio per questo, per proteggerla, decide di tenerla all’oscuro del suo lavoro. È infatti un autore di manga un po1 [ continua a leggere]
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    Quando cominci un anime categorizzato come “ecchi” senza apparenti pretese e ti ritrovi a comprare tutta la serie manga, significa che qualcosa è successo.
    È successo che l’anime, sebbene sia sicuramente molto leggero e allegro, ha effettivamente una trama da seguire, una tematica ben definita (il mondo del cosplay) e che viene approfondita seriamente, dei personaggi ottimamente caratterizzati a cui ti affezioni, e dei disegni stupendi, quindi a1 [ continua a leggere]
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    Aspettavo da tanto questa serie. Sono infatti molto sensibile alla tematica della disabilità, solitamente a parlare di queste cose si vince facile con me, perché mi toccano molto emotivamente, e invece...

    Sinossi
    Yuki è una graziosa ragazza universitaria sorda dalla nascita. Casualmente incontra Itsumi, un bellissimo ragazzo suo collega di università, ed è colpo di fulmine immediato per entrambi

    Per prima cosa, fughiamo un possibile frainteso1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    C’era una volta un tempo in cui gli anime romance avevano una trama articolata con una continuità che si sviluppava nel tempo, personaggi principali che cambiavano/maturavano, secondari che avevano anch’essi una caratterizzazione psicologica ben definita e qualcosa da dire, ostacoli, imprevisti, antagonisti, scelte difficili da prendere, non si aveva paura ad affrontare temi difficili (come ad es. la morte) e tutto aveva quel sapore dolce-amaro1 [ continua a leggere]