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    5.0/10
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    Hajime Kanzaka torna alla carica dopo il successo di “the slayers” di cui era l’autore della novel che poi è diventata un anime di successo. In Italia il titolo mi sembra suonasse più o meno così “Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina Inverse”.
    Il cartone mi era piaciuto tantissimo e qui come in patria fu un successone.
    Kanzaka a questo punto si unì alla disegnatrice Shoko Yoshinaka per farne un manga.
    Sono la stessa coppia c1 [ continua a leggere]
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    “I fratelli del vicolo secondario” così suona il titolo tradotto in italiano… veramente brutto. Tokura è un ragazzo che un giorno è tramutato da un mago alieno in gatto: da quel momento ogni volta che starnutisce si trasforma.
    Il ragazzo ha sempre ammirato i gatti immaginandoli come delinquenti di strada ora può frequentarli.
    Ma non è vero che altri ragazzi possano trasformarsi.
    L’idea della trasformazione in gatto non è nuova: pensate a Shampo1 [ continua a leggere]
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    Anni fa ho recensito la serie tv: l’avevo considerata poco più che immondizia, ma avendola vista in un periodo di magra le avevo assegnato addirittura un cinque.
    Ma che differenza fra l’anime e il manga!
    Il manga lo pubblicava Comic Arr a fine anni Novanta e fu un dispiacere quando lo interruppe all’undicesimo volumetto sottiletta! Ora ho preso in mano l’edizione dell’americana Tokyopop e sono arrivato alla conclusione.

    Premetto che da quello1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    I disegni sono belli e il tratto pulito ci porta indietro alle scene migliori di Dragon Ball e anche i combattimenti riproducono quelli della grande serie di Akira Toriyama.
    E allora perché a Dragon Ball non si può dare meno di otto e a Kajika non si può dare più di sei?
    Dragon Ball ha voluto interi volumi prima che la storia si facesse interessante e alcune saghe sono in fondo pure noiose, mentre da quello che ho detto prima si potrebbe dire c1 [ continua a leggere]
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    Da Satoshi Kon in collaborazione con l’allora più conosciuto Katsuhiro Otomo vediamo questi quattro racconti a tema spiritico.
    Innanzi tutto iniziamo con il primo e il più brutto dei quattro, quello in cui si vede di più la mano di Otomo: World Apartment Horror che dà il nome alla raccolta.
    L’avevo già letto anni fa (decenni ormai) su Kappa Magazine e non mi era piaciuto: la trama non era tutto sommato male, ma all’epoca ero fissato con le figur1 [ continua a leggere]
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    Questo volume unico mi ha deluso e farò spoiler per spiegare ciò che intendo. Allora attenzione.
    Innanzi tutto c’è da dire che potrebbe non essere un volume unico: la storia per ora è conclusa, ma in effetti ho visto già altre autrici di yaoi continuare in un secondo momento storie concluse anzi tempo. Ora Arima e Naganuki sono una coppia, ma ciò basta a soddisfarci?
    E poi è davvero un yaoi?
    Si perché non è che ci sia tutto sto sesso… nel primo1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    The Crater del 1969 è una raccolta in tre volumi di diciassette racconti a sfondo fantascientifico. Qui notiamo la capacita di Tezuka di comprimere grandi storie in poche decine di pagine.
    Il protagonista sembra sempre lo stesso con però nomi e caratteristiche diverse: mangaka, corridore di formula uno, impiegato, astronauta, semplice ragazzo… potrebbe essere lui o semplicemente un volto usato come quello di un attore per recitare diverse parti.1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    Dopo "Cyborg 009" del 1964 e "Sabu & Ichi" del 1966 mi dedico alla lettura di questo "Robot Keiji", del 1972, conosciuto anche come "Robot Detective".
    Ho citato quei due fumetti e non ad esempio Ryu, perché Robot Keiji riprende molto di "Cyborg 009" e di "Sabu & Ichi": del primo riprende la storia di esseri diventati macchine ma che hanno conservato un cuore umano, cosa che li mette in conflitto con se stessi, del secondo ci sono i casi1 [ continua a leggere]
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    "Classe di ferro" inizia veramente col botto: il primo volume è pieno di storie divertenti in cui facciamo conoscenza degli studenti dell’Otoko Juku ovvero una scuola che come dice il nome forma uomini-demoni e qual è l’aspetto principe del demoniaco se non la violenza.
    Certo c’è molta ironia nella storia di questi studenti di una scuola che esiste da 300 anni e che punta a formare non studiosi, ma veri uomini, ma nel senso di guerrieri.
    Come di1 [ continua a leggere]
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    Trovate questo manga edito in Italia da JPOP in un'edizione che unisce i 19 capitoli di Melmo ad un’altra storia di Tezuka di 10 capitoli. Io qui recensisco solo l’opera della bambina Melmo che si può trasformare in adulta.
    La serie è molto carina e di genere assai diverso dalle altre opere da me lette del grande Tezuka. Io finora ho premiato la lettura di opere serie quali "Buddha", "Black Jack", "Midnight" o "Il bisturi e la spada".
    "Melmo" è1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Fortunatamente esiste una versione italiana targata J-POP per questo manga che chi non ha paura del vintage deve sicuramente leggere.
    E che sia un manga importante l'ho capito subito: esistono varie storie di "Cyborg 009", alcune di Shotaro Ishinomori altre di altri autori. Chi legge Nippon Shock Magazine sa che lo stesso si può dire dei robottoni di Go Nagai, che sono stati riprodotti non solo dal maestro ma anche da altri mangaka. D’altronde N1 [ continua a leggere]
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    In meno di un ora ho letto questi due volumetti e devo dire che le mie aspettative erano alte nonostante sapessi due cose: una che questo manga è considerato un’opera minore di Nagai, due che è senza finale.
    Prima considerazione: anche se un’opera minore Nagai l’ha comunque progettata per aver successo e gli ha dedicato tempo perché utile al lancio della serie tv del 1975 che in Italia è diventata negli anni ‘80 popolare quanto la serie tv di Go1 [ continua a leggere]