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    8.0/10
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    Anni '80. Il Giappone si è ormai lasciato alle spalle gli anni bui del dopoguerra: il benessere economico si è diffuso a macchia d'olio, i figli dei baby boomer sono lontani dai "figli della sconfitta" e il peso della disfatta mondiale è diventato ormai estremamente labile. Il sentimento d'impotenza e inferiorità rispetto agli occidentali s'è acquietato, il desiderio di rivalsa internazionale ha trovato appagamento nell'esplosione economica che1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    La storia si prefigura ben presto come una sorta di perverso triangolo tra lui, lei e lo spioncino, in una via di mezzo tra una commedia sentimentale ed un hentai, riuscendo ad alternare momenti molto dolci e anche ingenui a numerose scene di rapporti sessuali o caratterizzazioni psicologiche decisamente perverse. E' un'opera consigliata a tutti quegli occidentali che cercano una storia sentimentale dolce ma poco sopportano le mille indecisioni,1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Principalmente noto per il celebre Kiseiju, seinen manga vincitore nel 1993 del Premio Kondasha e tornato recentemente alla ribalta internazionale grazie ad un'apprezzata serie animata televisiva e due lungometraggi live action, Hitoshi Iwaaki si è anche riaffacciato, si spera con buon successo, al mercato editoriale italiano. Dopo la pubblicazione di Historie lo scorso anno per J-POP, ha mostrato interesse per l'autore anche l'editore GOEN, pri1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Dopo l'atipico Il campo dell'arcobaleno, Asano torna sui binari più tradizionali di What a Wonderful World con il volume La città della luce, che ne semplifica la struttura tramite la diminuzione del numero di storie a fronte di un aumento della lunghezza. Continuando su questa strada, Asano scrive quello che si rivelerà il suo (almeno per ora) più grande successo: Solanin. Trasposto anche in un apprezzato film live action, Solanin è l'opera più1 [ continua a leggere]
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    Inio Asano, nato a Ibaraki nel 1980, soffrì fin da piccolo di una malformazione fisica – un incassamento del torace verso l'interno, per la precisione – che, oltre a minargli completamente l'autostima e la sicurezza, lo convinse che sarebbe morto giovane. Il giovane Asano, quindi, non si preoccupò mai troppo del proprio futuro, terrorizzato dall'idea di un mondo in cui lui non esisteva più mentre i suoi amici e coetanei andavano avanti nella vit1 [ continua a leggere]
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    19 capitoli autoconclusivi, a prima vista tra loro indipendenti, danno forma alla prima opera importante realizzata da Inio Asano. Capitoli presentanti ciascuno un personaggio diverso, con un proprio background ben definitivo, un inizio, uno svolgimento ed una fine in sé e per sé soddisfacenti; eppure, non è tutto qui. Protagonista vero è la città di Tokyo, sfondo dell'intera vicenda che lega tra loro tutte queste piccole storie, si tratti di un1 [ continua a leggere]
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    I più, probabilmente, accosteranno al nome di Tomoko Ninomiyo quello della sua opera più famosa e che l'ha portata al successo, Nodame Cantabile. Ciò è indubbiamente un peccato, in quanto lascia in ombra un'altra grandissima opera precedente alla storia di Nodame e Chiaki: Genius Family Company. A prima vista una commedia sentimentale come tante, per certi versi figlia di Itazura na Kiss, e con diversi punti in comune col successivo Nodame Canta1 [ continua a leggere]
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    Dall'autore di Ristorante Paradiso e House of Five Leaves un pregevole slice of life ambientato interamente in Italia. La quinta camera (il titolo è in italiano anche in originale) è ambientato a Forlì, in una casa con cinque camere da letto, quattro occupate dagli inquilini ordinari, la quinta affittata di volta in volta agli studenti stranieri della vicina università. Diviso in sei capitoli autoconclusivi (più tre extra), in ognuno di questi v1 [ continua a leggere]
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    Tra le tante opere secondarie dedicate al combattente di Hokuto, Soten no ken è l'unica ad optare per un completo cambio d'ambientazione, seguendo le vicende dello zio di Kenshiro, che di nome fa anch'egli Kenshiro, per le strade della mafiosa Hong Kong. Soten no Ken, seppur mantenendone l'impostazione narrativa risulta diversissimo dal predecessore per quanto riguarda ambientazione e personaggi. Dimenticate il mondo post-apocalittico desolato e1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Bakuman. parla del mondo dell'editoria giapponese, in particolar modo della rivista Shonen Jump con un stile narrativo proprio di uno shounen di combattimento / sportivo: combattimenti, vittorie e sconfitte, allenamenti e "power up", l'arrivo di nuovi alleati e il ritorno di vecchi rivali, il tutto in un contesto a prima vista decisamente inusuale ma che, quasi incredibilmente, funziona più che bene. Degne di nota, poi, le parti in cui Bakuman.1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Banale, banale, tremendamente banale, ma anche scontato, superficiale, prevedibile, con personaggi piatti e stereotipati, Eyeshield 21 tuttavia era sempre il primo volume che leggevo al ritorno dalla settimanale visita in fumetteria, qualsiasi fossero le altre uscite. Complice anche un disegno dinamicissimo, in grado di catapultare all'interno dell'azione, Eyeshield 21 avvince come pochi, si fa divorare pagina dopo pagina, volume dopo volume; pe1 [ continua a leggere]
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    «La società feudale ideale è formata da un sadico e una moltitudine di masochisti».
    In tale frase è racchiusa forse buona parte dell'ideologia alla base di Shigurui. Yamaguchi, infatti, pare godere - e non poco - nel mostrare il dolore, fisico principalmente, dei suoi personaggi, enfatizzandone gli aspetti più macabri e orripilanti, assaporando ogni lamento, ogni grido di dolore, ogni sguardo sofferente delle sue creature. Squarci, ferite, lacer1 [ continua a leggere]