Il 2017 è stata un’annata ricca di titoli sorprendenti e tra questi Persona 5 si è rivelato una vera e propria bomba che non ha mancato di fare scalpore nella comunità di gamers grazie alle entusiastiche recensioni, tra cui la nostra che potete leggere a questo indirizzo, che hanno portato tanti nuovi videogiocatori ad avvicinarsi a questa serie piuttosto sconosciuta al di fuori del Giappone.
A distanza di tre anni dall’uscita europea Atlus rilascia, come già accaduto con Persona 4 Golden, una versione riveduta e corretta con tanti e nuovi contenuti aggiuntivi: Persona 5 Royal.
Vale davvero la pena ritornare nella Tokyo corrotta dei Phantom Thieves?
Il protagonista del gioco è un liceale come tanti che di fronte ad un abuso non si dimostra però indifferente voltandosi dall’altra parte ma tenta di aiutare il prossimo che si trova in difficoltà. Questo inconsueto senso di altruismo finisce purtroppo per metterlo nei guai con la legge quando un importante uomo d’affari che stava molestando una ragazza lo accusa di percosse. Finito in libertà vigilata e disconosciuto dai propri parenti, il ragazzo è costretto a cambiare città e scuola, ma una nuova serie di abusi nell’istituto lo spingeranno a prendere una decisione che cambierà per sempre la propria vita.
Joker (questo il nome in codice del protagonista) farà amicizia con un eccentrico gatto di nome Morgana e con una serie di ragazzi problematici, tutti accomunati dalla voglia di aiutare le persone in difficoltà e fare giustizia laddove la giustizia non può arrivare. I “Phantom Thieves” nascono appunto per dare una sistemata ai tanti “cattivi” che popolano il mondo, dall’insegnante di ginnastica che abusa degli studenti fino ad un alto esponente della mafia, e per farlo dovranno “rubare il cuore” dei loro obiettivi grazie ad un speciale e misterioso software per smartphones.
L’applicazione permette di accedere a una realtà parallela chiamata “Palazzo” che rispecchia il vero animo del proprietario, spesso rappresentazioni distorte di un luogo reale infestato da mostri chiamati Ombre che cercano in tutti i modi di proteggere il proprio padrone. L’unico modo per far confessare i crimini perpetrati dagli obiettivi è infiltrarsi nel palazzo e rubare il tesoro più prezioso del proprietario, un’azione che provoca un cambiamento d’identità nel malvivente talmente forte da spingerlo a confessare le efferate azioni commesse.
Un’impresa tutt’altro che semplice per i Phantom Thieves che però potranno contare sull’aiuto indispensabile dei Persona, una manifestazione della reale identità dei componenti della gang (che assomiglia per certi versi agli “stand” visti nel manga di Hirohiko Araki “Le Bizzarre Avventure di Jojo”) e in grado di lanciare magie potentissime. Ciascun protagonista ha un proprio Persona ma il protagonista Joker possiede l’abilità di gestire più Persona allo stesso tempo e di acquisirne centinaia lungo l’avventura. Le fasi di combattimento non si limitano al semplice utilizzo dei Persona, che comunque consumano SP, ma anche usare armi da mischia, come spade e coltelli, e a lungo raggio, come pistole e mitragliatrici (finte) che rendono i combattimenti a turni tipici di RPG giapponese frenetici.
Una delle strategie migliori in queste fasi è quella di individuare il punto debole del nemico per stordirlo e accerchiarlo: questa condizione innesca nel gioco varie opzioni e il giocatore potrà decidere se effettuare un devastante attacco combinato oppure negoziare con l’ombra per ottenere soldi, oggetti o perfino risvegliare in loro la vera identità di Persona e aggiungerla alla propria schiera di aiutanti.
Anche i piccoli criminali dovranno fare i conti con i ladri fantasma ma al posto di imponenti palazzi dovremo esplorare i Memento, delle zone comuni rappresentate dall’intrecciato tessuto delle linee ferroviarie di Tokyo. Dopo aver indagato nel mondo reale degli individui da convertire si potrà combattere e rubare il cuore esplorando le profondità dei livelli, ciascuno contenente nuovi oggetti e Persona da convertire; l’incontro con l’enigmatico Jose vi garantirà poi inaspettati benefici.
In Persona 5 non ci sono solo ed esclusivamente combattimenti: la doppia vita di studenti/ladri è perfettamente rappresentata nella quotidianità di tutti i giorni di un gruppo di liceali che devono seguire le lezioni, svolgere lavoretti part-time, andare al cinema o al karaoke. Una perfetta rappresentazione della vita moderna di uno studente che cerca di divertirsi e allacciare nuove amicizie. Alcuni di questi NPC sono chiamati Confidenti e svolgono un ruolo importante: aumentando il livello di amicizia si possono trarre svariati benefici sia nelle fasi di lotta che in quelle di vita quotidiana. Addirittura ai livelli più alti è possibile intrecciare una relazione con i confidenti di sesso femminile, ma attenzione a non fare i furbi!
Persona 5 Royal è un gioco immenso che espande ancora di più l’universo dei ladri fantasma grazie ad una serie di extra che faranno felici i tanti appassionati della saga. L’aggiunta più sperata e richiesta dai fan è la traduzione dei sottotitoli in italiano, un lavoro titanico per le svariate migliaia di righe e adattamenti da fare, ad esempio nelle sezioni di puzzle, che si può considerare pienamente riuscita.
I ladri potranno contare anche su un nuovo componente, la ginnasta Kasumi Yoshizawa, che è stata perfettamente inserita nella storia originale interagendo con i principali protagonisti fin dalle prime fasi di gioco.
Atlus ha aggiunto un nuovo confidente, il dottore Takuto Maruki ingaggiato dall’istituto Shujin per dare una mano agli studenti, e una nuova area esplorabile, Kichijoji. Questa nuova zona è ricca di negozi e bar e proprio in uno di questi si può giocare a biliardo o a freccette. In ogni momento è possibile accedere anche al “Covo dei Ladri”, una sorta di gallery interattiva contenente tantissime immagini, i video e perfino un nuovo gioco di carte che vi garantirà nuovi oggetti e aumenti di statistica.
A livello di gameplay nelle fasi di esplorazione fa la sua comparsa il gancio che permette ai ladri fantasma di raggiungere nuove zone dei palazzi e garantirsi nuovi tesori mentre altri piccoli cambiamenti riguardano il video di apertura, completamente nuovo, e le musiche con venti nuovi pezzi da ascoltare e riascoltare.
A distanza di tre anni dall’uscita europea Atlus rilascia, come già accaduto con Persona 4 Golden, una versione riveduta e corretta con tanti e nuovi contenuti aggiuntivi: Persona 5 Royal.
Vale davvero la pena ritornare nella Tokyo corrotta dei Phantom Thieves?
Il protagonista del gioco è un liceale come tanti che di fronte ad un abuso non si dimostra però indifferente voltandosi dall’altra parte ma tenta di aiutare il prossimo che si trova in difficoltà. Questo inconsueto senso di altruismo finisce purtroppo per metterlo nei guai con la legge quando un importante uomo d’affari che stava molestando una ragazza lo accusa di percosse. Finito in libertà vigilata e disconosciuto dai propri parenti, il ragazzo è costretto a cambiare città e scuola, ma una nuova serie di abusi nell’istituto lo spingeranno a prendere una decisione che cambierà per sempre la propria vita.
Joker (questo il nome in codice del protagonista) farà amicizia con un eccentrico gatto di nome Morgana e con una serie di ragazzi problematici, tutti accomunati dalla voglia di aiutare le persone in difficoltà e fare giustizia laddove la giustizia non può arrivare. I “Phantom Thieves” nascono appunto per dare una sistemata ai tanti “cattivi” che popolano il mondo, dall’insegnante di ginnastica che abusa degli studenti fino ad un alto esponente della mafia, e per farlo dovranno “rubare il cuore” dei loro obiettivi grazie ad un speciale e misterioso software per smartphones.
L’applicazione permette di accedere a una realtà parallela chiamata “Palazzo” che rispecchia il vero animo del proprietario, spesso rappresentazioni distorte di un luogo reale infestato da mostri chiamati Ombre che cercano in tutti i modi di proteggere il proprio padrone. L’unico modo per far confessare i crimini perpetrati dagli obiettivi è infiltrarsi nel palazzo e rubare il tesoro più prezioso del proprietario, un’azione che provoca un cambiamento d’identità nel malvivente talmente forte da spingerlo a confessare le efferate azioni commesse.
Un’impresa tutt’altro che semplice per i Phantom Thieves che però potranno contare sull’aiuto indispensabile dei Persona, una manifestazione della reale identità dei componenti della gang (che assomiglia per certi versi agli “stand” visti nel manga di Hirohiko Araki “Le Bizzarre Avventure di Jojo”) e in grado di lanciare magie potentissime. Ciascun protagonista ha un proprio Persona ma il protagonista Joker possiede l’abilità di gestire più Persona allo stesso tempo e di acquisirne centinaia lungo l’avventura. Le fasi di combattimento non si limitano al semplice utilizzo dei Persona, che comunque consumano SP, ma anche usare armi da mischia, come spade e coltelli, e a lungo raggio, come pistole e mitragliatrici (finte) che rendono i combattimenti a turni tipici di RPG giapponese frenetici.
Una delle strategie migliori in queste fasi è quella di individuare il punto debole del nemico per stordirlo e accerchiarlo: questa condizione innesca nel gioco varie opzioni e il giocatore potrà decidere se effettuare un devastante attacco combinato oppure negoziare con l’ombra per ottenere soldi, oggetti o perfino risvegliare in loro la vera identità di Persona e aggiungerla alla propria schiera di aiutanti.
Anche i piccoli criminali dovranno fare i conti con i ladri fantasma ma al posto di imponenti palazzi dovremo esplorare i Memento, delle zone comuni rappresentate dall’intrecciato tessuto delle linee ferroviarie di Tokyo. Dopo aver indagato nel mondo reale degli individui da convertire si potrà combattere e rubare il cuore esplorando le profondità dei livelli, ciascuno contenente nuovi oggetti e Persona da convertire; l’incontro con l’enigmatico Jose vi garantirà poi inaspettati benefici.
In Persona 5 non ci sono solo ed esclusivamente combattimenti: la doppia vita di studenti/ladri è perfettamente rappresentata nella quotidianità di tutti i giorni di un gruppo di liceali che devono seguire le lezioni, svolgere lavoretti part-time, andare al cinema o al karaoke. Una perfetta rappresentazione della vita moderna di uno studente che cerca di divertirsi e allacciare nuove amicizie. Alcuni di questi NPC sono chiamati Confidenti e svolgono un ruolo importante: aumentando il livello di amicizia si possono trarre svariati benefici sia nelle fasi di lotta che in quelle di vita quotidiana. Addirittura ai livelli più alti è possibile intrecciare una relazione con i confidenti di sesso femminile, ma attenzione a non fare i furbi!
Persona 5 Royal è un gioco immenso che espande ancora di più l’universo dei ladri fantasma grazie ad una serie di extra che faranno felici i tanti appassionati della saga. L’aggiunta più sperata e richiesta dai fan è la traduzione dei sottotitoli in italiano, un lavoro titanico per le svariate migliaia di righe e adattamenti da fare, ad esempio nelle sezioni di puzzle, che si può considerare pienamente riuscita.
I ladri potranno contare anche su un nuovo componente, la ginnasta Kasumi Yoshizawa, che è stata perfettamente inserita nella storia originale interagendo con i principali protagonisti fin dalle prime fasi di gioco.
Atlus ha aggiunto un nuovo confidente, il dottore Takuto Maruki ingaggiato dall’istituto Shujin per dare una mano agli studenti, e una nuova area esplorabile, Kichijoji. Questa nuova zona è ricca di negozi e bar e proprio in uno di questi si può giocare a biliardo o a freccette. In ogni momento è possibile accedere anche al “Covo dei Ladri”, una sorta di gallery interattiva contenente tantissime immagini, i video e perfino un nuovo gioco di carte che vi garantirà nuovi oggetti e aumenti di statistica.
A livello di gameplay nelle fasi di esplorazione fa la sua comparsa il gancio che permette ai ladri fantasma di raggiungere nuove zone dei palazzi e garantirsi nuovi tesori mentre altri piccoli cambiamenti riguardano il video di apertura, completamente nuovo, e le musiche con venti nuovi pezzi da ascoltare e riascoltare.
Giocare a Persona 5 Royal è una esperienza unica in cui potrete trovare diversi elementi combinati tra di loro in modo equilibrato: dai combattimenti a turni alle fasi stealth che ben rappresentano le infiltrazioni ad opera di un ladro, fino ad una accurata rappresentazione della vita di un gruppo di studenti giapponesi impegnati a dare esami, fare nuove amicizie e svolgere lavoretti part-time. La trama è inoltre ricca di colpi di scena e invita il giocatore a riflettere sulla società attuale e sulle problematiche che essa può arrecare ai soggetti più deboli.
Atlus è poi riuscita nella non facile impresa di migliorare l’originale uscito nel 2017 grazie a numerosi nuovi contenuti come la nuova ladra Kasumi e il consulente Karumi che sono stati sapientemente inseriti e che interagiscono con i principali attori di quest’opera fin dalle prime ore di gioco.
Atlus è poi riuscita nella non facile impresa di migliorare l’originale uscito nel 2017 grazie a numerosi nuovi contenuti come la nuova ladra Kasumi e il consulente Karumi che sono stati sapientemente inseriti e che interagiscono con i principali attori di quest’opera fin dalle prime ore di gioco.
Pro
- Tanti nuovi contenuti...
- Una storia intrigante da cui trarre numerosi spunti.
- Scontri a turni frenetici.
- La vita quotidiana degli studenti è perfettamente rappresentata.
- Una mole di contenuti davvero impressionante.
- Ottima traduzione dei sottotitoli in italiano.
Contro
- ... Forse non abbastanza per chi ha già giocato l’originale.
Ma la vera domanda è: per chi ha già giocato il primo titolo, vale la pena giocare anche questo?
Questo titolo mi ha sempre incuriosito e la traduzione Italiana è un ottimo pretesto per recuperarlo.
Sono molto contenta che la traduzione italiana sia buona!
la ginnasta Kasumi Yoshizawa, che è stata perfettamente inserita nella storia originale interagendo con i principali protagonisti fin dalle prime fasi di gioco.
Questo mi fa piacere perché l'aggiunta di Marie in P4 Golden non mi aveva fatto impazzire.
Ho letteralmente amato P5 quindi mi bastano anche solo poche aggiunte per rilanciarmi in questa nuova esperienza. Ottima occasione per chi invece non ha ancora giocato questa meraviglia!
Per me una delle grosse pecche di P3, capitolo che ho apprezzato meno, è il suo prendersi troppo sul serio e su P5 mi sembra tiri la stessa aria.
Boh, si vedrà...
P.s. Si sa se la versione Royal ha compresi i costumi DLC?
Io la prenotai su Amazon al volo,sono uno dei pochi fortunati mi sa
Da ciò che ricordo, alcuni DLC saranno compatibili, quindi se hai la vecchia edizione potrai riutilizzarli.
Beato te, io non ci ho pensato, anche perché non credevo che terminasse subito.....
prima gioco a ff7 remake, per scelta causale (ho usato una moneta), anche se i contenuti nuovi non sono granchè, lo comprerei solo per supportare le vendite e fare in mood che i futuri persona siano tradotti a loro volta
Ripetitività? XD. Ma l'hai giocato almeno? XD. Per poter andare avanti in modo decente devi programmare le attività in modo quasi maniacale. Cioè, a questo punto fanculo tutti i gestionali visto che sono "ripetitivi".
Per adesso non mi cimenterò subito con il gioco, il ricordo di P5 è ancora troppo fresco in memoria, intanto non posso che essere contento della localizzazione in italiano dato che sono stato uno dei più ferventi propositori della causa.
Riporto quanto spiegato da Atlus stessa in merito:
"Tutti i Dlc+costumi di Persona5 varranno anche per P5royale, si fa presente che, per chi li ha già acquistati in versione Persona5 (ultimate o altro), potrà riceverli alla cifra simbolica di 1 o 10 centesimi di euro".
Furono le risposte che Gianandrea degli Orion ricevette in diretta dalla Atlus alla prova finale del gioco.
Credo anche che i voti dovrebbero tenere conto anche del prezzo , nonostante P5R sia migliore del vanilla i voti superiori che vedo in giro sono ingiusti proprio nei confronti dell'originale .
Quello che aggiunge Royal non è nemmeno paragonabile a the old hunters o le espansioni di the whicher che sono vendute ad un terzo del prezzo .
Ah beh, allora XD XD XD. Praticamente la noia mortale arriva alla fine. Quando la parte gestionale sparisce ed è tutta un rush fino alla conclusione.
Quindi quali sarebbero secondo te i gestionali fatti bene, quelli dove puoi fare quel cacchio che ti pare senza conseguenze?
No, nessuno stimolo. A parte finirlo. Ma ehi, del resto cosa ti servono i compagni che hanno tre volte in percentuale la possibilità di evadere gli attacchi relativi alla propria debolezza quando arrivi al nemico finale che oneshotta e che può attaccare minimo tre volte. Ma poi vuoi mettere, un gioco che si basa sulla fusione dei mostri per ottenerne sempre migliori e più forti, che stimolo potrai mai avere nell'avere al massimo il confidente legato al mostro. Oppure avere le scorte mediche a prezzo dimezzato, oppure avere la possibilità di guadagnare ore utilizzabili avendo la prof che ti permette di non riposart obbligatoriamente dopo i dungeon. Oppure sempre relativo al combattimento i compagni che i curano dagli stati negativi.Oppure poter scambiare i suddetti compagni mentre combatti. Quisquilie. Ma del resto è così, i gestionali fatti bene sono tali perchè non ti gratificano con abilità aggiuntive se riesci a gestire le cose.
Ah beh, se lo consideri un simulatore di vita è un problema tuo. Prova The Sims.
Infatti io non ci penso neanche a comprarlo a prezzo pieno. La Atlus può smenarla come vuole sul fatto di essere " una piccola casa che fa giochi di nicchia ", la serie Persona fa sempre ottime vendite e sia con P3 Fes che con questo hanno fatto delle operazioni accalappia soldi di infimo livello ( P4 golden lo condono perchè è fatto su un'altra console ). Se l'EA facesse operazioni del genere ci sarebbero i videogiocatori fuori dalla sede coi forconi.
Ah ok, l'ottimizzazione delle abilità è una rottura di coglioni. Ripetimi un pò quali sono i gestionali di livello?
Quale, quel gioco in cui basta resettare la giornata per non soffrire minimamente delle conseguenze delle tue azioni? Quel gioco la cui unica spinta ad andare avanti è... andare avanti? Quel gioco in cui ci sono personaggi ( il cuoco, la giornalista ) esageratamente superiori agli altri che averli in combo in una partita è praticamente vittoria assicurata?Ah beh. I gestionali di livello proprio. E l'ho finito tipo due volte. E dura ( fortunatamente ) poche ore.
Ma no, cattivi banali e stereotipati in un gioco che fa della verosimiglianza con lo shounen medio la sua forza. Non lo avrei mai detto.
Forse perchè come tutti i personaggi protagonisti della serie è un mero avatar del giocatore e non deve, appunto per questo, avere una personalità strabordante? La prossima cos'è, criticare The legend of Zelda perchè Link è muto?
Stai continuando a criticare gli shouen eh. Su un sito di anime vorrei ricordare.
Affatto, il gioco è ben bilanciato, chi va a normale beneficia dei bonus esattamente come chi va difficile ed oltre visto che l'abilità richiesta dai Persona è superiore ai JRPG medi. Anche solo per il fatto che i buff e debuff qui sono essenziali, cosa che tutti i giocatori della difficoltà normale ignorano.
Puoi copia-incollare dove lo avrei scritto? Ma soprattutto, perchè anche nel caso di una trama di merda ( cosa che non ha assolutamente, è una cosa media ) la cosa dovrebbe penalizzare un videoGIOCO, sopratutto quando ha un gameplay della Madonna.
Anche qui, dove ho detto che sarebbe rivoluzionario o imprescindibile? Sul secondo punto però lo dico ora, se uno ama i JRPG non può esimersi dal giocare almeno un Persona e questo vista la facilità di recupero e le meccaniche raffinate dai giochi precedenti è quello ideale.
Il protagonista non esiste , ma quali grandi possibilità possono essere una giustificazione ad annullare totalmente una personalità? Perché i difetti che rendono un genere stagnante devono diventare dogmi e canoni da accettare , io gli shonen di bassa lega li critico e dovrebbero farlo tutti . Se persona ha un Gameplay della Madonna cosa hanno sekiro e RDR2? Ripeto questo è un Gioco da 7 , ma ho capito di aver a che fare con un fan sfegatato , quindi prego comprati la royal a 120 euro e divertiti!
Io non voglio entrare nel discorso , ma sekiro è un action puro e si distacca anche parecchio dai soul pur mantenendone l'anima , RDR2 è un action-adventure e il suo gamplay sicuramente non è 'divertente' ma immersivo e funzionale all'esperienza fantastica che crea , mentre persona 5 è un JRPG a turni , non puoi paragonare la frutta con la verdura , sono alimenti differenti e devono essere valutati nel loro 'genere' . Il gameplay di persona 5 non può essere definito mediocre nel contesto di un JRPG questo è sicuro , che non ti piaccia questo genere è un altro discorso .
Comunque quello che critichi è la struttura narrativa e di gestione , ma il gameplay è come funziona il sistema di combattimento.
Già il genere. Perché se mi sono trovato d'accordo con la recensione,sotto a questa sezione commenti ho letto della roba che mi ha fatto rimpiangere quando queste le leggevo nelle riviste,senza la possibilità poi di leggere le opinioni di chi tutto dovrebbe fare tranne parlare di videogiochi.
Argomentazioni come "a chi è piaciuto questa simulazione di vita giochi a Shenmue"(gli Shenmue li ho giocati TUTTI e,per quanto li ami,giocare oggi al primo può causare caduta di coglioni come manco i massi,da quanto è pesante e mal invecchiato in diversi punti)sono ridicole,a dir poco,e testimoniano,tra le altre,come non sia un problema di fan sfegatati che, giustamente, rispondono a critiche insensate,ma di hater e/o totale incompetenza sull'argomento,con la ciliegina sulla torta finale,in cui si paragona P5 a giochi come Sekiro o RDR2(gameplay della Madonna RDR?sul serio?). Il gameplay (ottimo)di un JRPG con quello di giochi action o action/Adventure Open world. Ma almeno un occhiata a cosa sia il gameplay e delle varie differenze tra generi,prima di commentare,no?
Vabè,almeno,non so perché ma ero convinto avesse preso 90,invece è 95 XD
Poi, ovviamente, i gusti sono gusti!
Hai ragione ma io ero convinto (non so perché)avesse preso 90,non 95
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