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    "Flanders no inu" è probabilmente il meisaku più pesante e profondo di tutto il progetto World Masterpiece Theater. Il fatto che rispetto ad altre serie sia così sconosciuto qui in Italia è davvero inconcepibile (probabilmente buona parte di tale fama inesistente è dovuta al fatto che la serie sia attualmente irreperibile in lingua italiana o sottotitolata). In attesa che qualcuno si interessi alla serie in questione e la sottotitoli o la licenz1 [ continua a leggere]
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    Il meisaku è uno stile a cui mi sono appassionato nel corso del tempo, e tuttora continua a sorprendermi sempre, in quanto mostra delle qualità particolari che sono proprie di questo stile, come ad esempio l'estrema cura che viene messa nella caratterizzazione dei personaggi e nel ricreare delle ambientazioni diverse dal solito Giappone, sempre tutto con molta cura.

    "Papà Gambalunga" a mio parere è una serie molto importante all'interno di ques1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    "Galaxy Express 999" è a mio parere il capolavoro assoluto di Leiji Matsumoto; si tratta di un'opera le cui sfumature sono innumerevoli, probabilmente l'opera più variegata che io conosca, il che ha permesso all'autore di esprimere il suo pensiero e la sua poetica a 360 gradi.

    La serie difatti ha una forte impronta fiabesca e si snoda in ben 113 episodi di cui la maggior parte sono autoconclusivi, ogn1 [ continua a leggere]
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    Qualora il vostro "coraggio" vi suggerisca di andare a rivangare un po' il passato alla ricerca di titoli vetusti (ed illustri), scoprirete quante opere siano finite nel dimenticatoio immeritatamente. "Akage no Anne" (conosciuto qui in Italia come "Anna dai capelli rossi"), purtroppo, non si salva da questo destino.
    Per la regia di un relativamente giovane Takahata (che non ha bisogno di molte presentazioni), si decide di fare un adattamento ani1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Il successo di alcune opere giapponesi è davvero strano: se da una parte moltissime serie povere a livello contenutistico, poco originali e con buchi di sceneggiatura evidenti, riescono a sfondare il mercato arrivando a diventare dei veri e propri fenomeni di culto, d'altra parte abbiamo delle serie che per dei motivi sconosciuti rimangono nella nicchia e non riescono ad avere un successo meritato.
    Devo dire che, a mio parere, l'opera di cui and1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    "Rose of Versailles" nasce come manga nel lontano 1972, scritto da Riyoko Ikeda. Dopo il rifiuto di adattamenti vari da parte dell'autrice, nel 1979 finalmente abbiamo un adattamento anime dello studio TMS Entertainment, per la regia di Osamu Dezaki, noto soprattutto per le sue ottime capacità di adattare i manga a serie animate, dando quel tocco in più e non limitandosi solamente a copiare dal manga, ma aggiungendo anche delle tecniche registic1 [ continua a leggere]
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    Ho cercato di non farmi condizionare dai pareri negativi che ho letto in rete su questo prodotto e ho guardato quest'anime giudicandolo esclusivamente in base a ciò che pensavo, provando anche ad analizzare i vari aspetti tecnici per poter essere il più obiettivo possibile, quindi non limitandomi solo alla sceneggiatura che, a mio parere, rappresenta il difetto maggiore di questo prodotto.
    Ma andiamo con ordine.

    "Mayoiga" parla di un gruppo di1 [ continua a leggere]