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“1967.
Il programma Gemimi era appena stato chiuso e l’Apollo si preparava per la luna.
Ma l’Apollo 1 causò il primo incidente spaziale mortale della storia, e la luna sembrava ancora molto lontana. Fu l’anno in cui gli stati uniti impiegarono 500.000 soldati in Vietnam… e in cui lo scrittore Heinlein vinse il suo quarto premio Hugo, all’età di sessant’anni. La Spectre aveva trasformato la caldera del monte Aso in una fortezza, mentre alieni e m1 [ continua a leggere]

8.5/10
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“Dicono che in Hokkaido, tempo fa, si estraevano dai fiumi pepite d’oro grandi come fagioli… la cosiddetta corsa all’oro. In quel periodo, per opporsi ai giapponesi che avevano continuato a perseguitarli anche dopo l’inizio dell’epoca Meiji, proibendo la pesca del salmone e la caccia ai cervi e togliendo loro le terre, un gruppo di Ainu stava accumulando in segreto una riserva d’oro a scopo militare… una gran quantità di pepite rare… ma un uomo1 [ continua a leggere]

8.0/10
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“Superare i confini dell’espressione per aprirla a nuovi orizzonti”

Partendo dall’ispirazione fornitagli da “Il giardino delle delizie” di Hieronymus Bosch, uno dei padri artistici del maestro Furuya, il sensei prosegue il percorso tracciato da “Palepoli” concependo una nuova raccolta antologica di racconti brevi, includendo nel volume anche il suo primissimo lavoro targato 1993: “Addio con un sorriso” (antecedente a “Palepoli”).
Il trittico d1 [ continua a leggere]

8.5/10
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“Se io fossi un baco… non uscirei mai fuori, in un mondo come questo. Me ne starei per sempre dentro al bozzolo, al sicuro. Moriremo lentamente dentro al nostro bozzolo immaginario, anche se in verità, nessuna di noi voleva morire”

Tra l’aprile ed il giugno del 1945 a Okinawa andò in scena uno dei conflitti più efferati di tutta la seconda guerra mondiale.
Il generale Mitsuru Ushijima ordì uno stratificato e complesso sistema difensivo di grot1 [ continua a leggere]

8.5/10
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“Se io fossi un baco… non uscirei mai fuori, in un mondo come questo. Me ne starei per sempre dentro al bozzolo, al sicuro. Moriremo lentamente dentro al nostro bozzolo immaginario, anche se in verità, nessuna di noi voleva morire”

Tra l’aprile ed il giugno del 1945 a Okinawa andò in scena uno dei conflitti più efferati di tutta la seconda guerra mondiale.
Il generale Mitsuru Ushijima ordì uno stratificato e complesso sistema difensivo di grot1 [ continua a leggere]
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Mikura è una postina del cielo e consegna pacchi guidando un idrovolante accompagnata dal suo inseparabile gatto Endeavour. Alla morte del suo amato nonno, Mikura eredita una delle attività aeree più importanti del globo, e con essa anche il sogno del defunto vecchio aviatore, ovvero raggiungere l’isola errante, una misteriosa isola leggendaria che sembra muoversi nascondendosi nei mari.

Kenji Tsuruta è un artista dei silenzi e “L’isola errant1 [ continua a leggere]

8.5/10
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”L’uomo apparve sulla terra 200.000 anni fa. Per i nostri antenati… il cannibalismo era una pratica comune. Per motivi religiosi, come rimedio sciamanico o solo perché si aveva voglia di carne. Veniva praticato per svariati motivi in tutto il mondo e anche in Giappone, dove venne proibito ufficialmente durante l’era Meiji. Tuttavia questa pratica potrebbe essere sopravvissuta ancora in certi angoli remoti del globo… e forse anche in alcuni villa1 [ continua a leggere]

6.0/10
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Kenji Tsuruta è un autore ricorsivo con una semantica autoriale definita e iterativa.
Le sue storie, eteree e dissolventi, soffrono spesso di un’inconsistenza narrativa piuttosto inficiante che sfocia nell'incompletezza e nell'incompiutezza, nonostante la brevità generale degli sviluppi.
Tuttavia a monopolizzare l’attenzione del lettore nei suoi manga sono i disegni, componente predominante di tutte le sue opere, essendo un illustratore, ancor1 [ continua a leggere]
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“La pellicina che si forma sulla punta delle dita… togliendola così senza mai romperla… continuando a toglierla… a toglierla senza sosta… si crea un disegno. Questa è l’arte della pellicina”

Shintaro Kago è un maestro degli eccessi, e nella sua cifra stilistica, estrema e grandguignolesca, horror e black humour sono due facce della stessa medaglia che si alternano confluendo in una folle danza satirica. Nonostante l’autore abbia spaziato in di1 [ continua a leggere]
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Shintaro Kago è uno degli autori più folli e anticonvenzionali del panorama fumettistico mondiale.
Lo stile distopico dell’autore, tra ero-guro e nonsense, affonda le sue radici nell’umorismo nero dei Monty Phyton e di Yasutaka Tsutsui (scrittore del romanzo di “Paprika”); le atmosfere grottesche, il senso del macabro, e il gusto per l’assurdo, fanno del mangaka un esponente dell’ironic guro, sottogenere dell’ero-guro più incentrato sulla satira1 [ continua a leggere]

6.5/10
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Shigeru Mizuki è stato un reduce di guerra; arruolato nell'esercito imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale, l’autore visse a pieno l’orrore bellico sul campo di battaglia: assistette alle brutali morti di molti dei suoi compagni e perse il braccio sinistro in seguito ad un’esplosione scaturita da un attacco aereo. Da mancino dovette reinventarsi destrorso, imparando nuovamente a scrivere e successivamente a disegnare con la mano1 [ continua a leggere]
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Dopo aver attinto al simbolismo kafkiano per tutta la loro produzione, i fratelli Nishioka dedicano all’autore boemo un’intera raccolta antologica: “Kafka- Classic in Comics”, declinando a fumetti, con il loro classico e ricorsivo filtro autoriale, 9 racconti di una delle figure letterarie più rappresentative e seminali del secolo scorso.
I Nishioka Kyodai non si limitano a trasporre in manga la semantica di Kafka, piuttosto, attraverso un proce1 [ continua a leggere]
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“Sono nato così, uscendo dal buco del culo di mia madre. Non so da dove sono venuto. Non so perché sono nato. Quando mi sono svegliato stavo fluttuando nello stomaco di mia madre. Non mi trovavo nel tepore del liquido amniotico, ma in un mare acido di succhi gastrici. I miei fratelli e sorelle…furono digeriti uno a uno. Con codardia le crudeli pieghe dello stomaco ripetevano in continuazione piccole contrazioni. Ho assaporato il terrore. Credevo1 [ continua a leggere]
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“In un tempo assai remoto, quando il cielo e la terra erano ancora un tutt’uno e il mondo era circondato dalle tenebre… papà cielo e mamma terra non facevano che copulare. Ormai erano nate già quasi tutte le creature di questo mondo, tuttavia erano esistenze vaghe, prive della loro essenza, e fluttuavano nell’oscurità.
Il sole e la luna erano ancora stritolati dal buio”

Nishioka Kyōday è lo pseudonimo utilizzato dai fratelli Nishioka: Satoshi1 [ continua a leggere]
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“Sono piccoli problemi di cuore dati da un’amicizia che profuma d’amore… sono piccoli problemi di cuore dove un bacio rubato è qualcosa di più”

Queste parole, intonate da Cristina D’avena in onda su Italia 1 verso il tramonto degli anni ‘90, ancora riverberano nei cuori delle nostalgiche, rievocando forti emozioni a tutte quelle ragazzine cresciute a pane e Bim Bum Bam che ricordano con amore e tante lacrimucce uno dei principali classici shōjo1 [ continua a leggere]
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“Sono piccoli problemi di cuore dati da un’amicizia che profuma d’amore… sono piccoli problemi di cuore dove un bacio rubato è qualcosa di più”

Queste parole, intonate da Cristina D’avena in onda su Italia 1 verso il tramonto degli anni ‘90, ancora riverberano nei cuori delle nostalgiche, rievocando forti emozioni a tutte quelle ragazzine cresciute a pane e Bim Bum Bam che ricordano con amore e tante lacrimucce uno dei principali classici shōjo1 [ continua a leggere]
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“Nel 2015 il partito dell’amicizia promulgò un nuovo decreto sulla tutela dei minori. Tale legge impedì agli artisti di esprimersi liberamente. In quel periodo a Tokyo dei fumettisti vivevano in un piccolo condominio di nome Tokiwa”

"20th Century Boys co-star - La raccolta delle opere di Ujiko Ujio" vede il duo Ujiko Ujio, coppia di mangaka presa dal vastissimo roster di “20th Century Boys” che omaggia il celebre duo Fujiko Fujio (“Doraemon”,1 [ continua a leggere]
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“Alla fine del secolo scorso, l'umanità rischiò di non entrare nella nuova era a causa di una crisi che minacciava di spazzarla via...se non fossero intervenuti "loro". Nel 1969, quando ancora stavano vivendo la propria fanciullezza, "loro" crearono un simbolo. Nel 1997, mentre cominciavano a manifestarsi i primi segni di un disastro incombente, quel simbolo tornava a vivere.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo”1 [ continua a leggere]
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“Siamo gli adulti che speravamo di diventare… oppure i bambini che eravamo riderebbero di noi vedendoci adesso?”

Giappone, 1969.
Un gruppo di bambini costruisce un nascondiglio di rami e cespugli dove leggere manga e ascoltare la radio, una base segreta per fantasticare sull’avvento futuro del nuovo millennio. I bambini immaginano un virus letale decimare la popolazione, diversi attacchi terroristici e un gigantesco robot invadere le strade di1 [ continua a leggere]
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“Alla fine del secolo scorso, l'umanità rischiò di non entrare nella nuova era a causa di una crisi che minacciava di spazzarla via...se non fossero intervenuti "loro". Nel 1969, quando ancora stavano vivendo la propria fanciullezza, "loro" crearono un simbolo. Nel 1997, mentre cominciavano a manifestarsi i primi segni di un disastro incombente, quel simbolo tornava a vivere.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo”1 [ continua a leggere]