Venti anni fa usciva nei negozi Tomb Raider, un titolo sviluppato da Eidos Interactive dalla grafica rivoluzionaria per l’epoca che vedeva protagonista la "bellissima" Lara Croft, una archeologa in viaggio per il mondo in cerca dei tre pezzi del manufatto Scion.
Grazie al successo del primo titolo, si sono susseguiti nel tempo numerosi seguiti, rifacimenti e due film hollywoodiani interpretati da Angelina Jolie (attualmente un terzo capitolo è in pre-produzione con una nuova protagonista, Alicia Vikander) fino alla recente acquisizione di Eidos da parte di Square Enix. Il 2013 vide Lara protagonista di un nuovo reboot intitolato semplicemente Tomb Raider il cui intento era esplorare le prime avventure della giovane archeologa prima di diventare la donna spericolata che conosciamo da tanto tempo.
Dopo il primo capitolo un anno fa usciva in esclusiva temporale per Xbox One il seguito intitolato Rise of the Tomb Raider. E da allora i possessori di Playstation 4 sono rimasti ad attendere il termine dell’esclusiva temporanea di Microsoft e la nuova versione che abbiamo tra le mani è una edizione omnicomprensiva con tutti i DLC e con qualche notevole aggiunta.
Non mi dilungherò molto sulla storia se non per dire che si tratta di un viaggio sulle tracce delle scoperte del padre di Lara che prenderà sempre più coscienza delle proprie abilità combattendo con la malvagia organizzazione nota come Trinità.
Come il precedente capitolo sempre sviluppato da Crystal Dynamics questo titolo punta molto sulla spettacolarità delle scene e l’inizio del gioco rappresenta un vero e proprio turbinio di situazioni al limite dell’impossibile: in più di una occasione vi sembrerà di giocare ad un titolo qualsiasi della serie Uncharted o di assistere alle scene di un film di Indiana Jones.
In realtà sono tante le differenze rispetto al titolo di Naughty Dog a partire dalla spiccata anima action di Rise of the Tomb Raider ma anche dalla rinnovata componente survival che vi permetterà, una volta raggiunto il primo accampamento in Siberia, di costruire e migliorare le armi per cacciare animali e nemici umani.
La componente survival vi accompagnerà lungo tutta l’avventura ed è parte fondamentale per l’avanzamento nel gioco. Infatti è indispensabile raccogliere oggetti o uccidere animali per aumentare le scorte o, ad esempio, migliorare le frecce per farle diventare velenose o esplosive o più semplicemente aumentare la capacità della faretra o del borsello delle munizioni.
Durante i suoi viaggi Lara avrà a disposizione l’istinto di sopravvivenza, una utilissima abilità che permetterà all’archeologa di evidenziare su schermo tutti gli oggetti o i punti di interesse che una volta scoperti permetteranno di aumentare i punti abilità ma anche far acquisire esperienza nella lettura di greco o russo, individuare gli animali o i nemici e capire qual è il momento migliore per attaccarli alle spalle senza essere scoperti. Questa abilità sarà anche indispensabile per saccheggiare le tombe che si troveranno lungo il percorso, molto ben architettate e con tanti enigmi da risolvere, e che permetterà di sbloccare una particolare capacità del personaggio altrimenti irraggiungibile.
Il menu Spedizioni rappresenta una ventata d’aria fresca in questo genere di giochi e su cui Crystal Dynamics ha puntato molto. Questa modalità permette infatti di rigiocare livelli già superati e di ottenere crediti utili per acquistare carte collezionabili: ce ne sono oltre trecento da collezionare alcune usa e getta mentre altre riutilizzabili, ognuna con un particolare effetto sulla missione da affrontare e che permette di avere un bonus oppure un malus sull’ottenimento dei crediti. Ad esempio la carta “Manovre Evasive” permette ai nemici di evitare qualsiasi attacco nel corpo a corpo permettendo quindi un aumento dei crediti a fine partita del 50% mentre alcuni outfit aumentano il calore corporeo diminuendo così il numero di crediti. E’ infatti importante fare attenzione anche alla temperatura corporea della protagonista e al suo grado di fame lungo i giorni di spedizione, in quanto influiscono sull’esito dei combattimenti e sulla longevità del personaggio.
Alcune carte sono davvero simpatiche e fuori di testa come una carta che permette di lanciare galline al posto di frecce, un’altra che ingigantisce le teste dei nemici a dismisura oppure una che fa lasciare a Lara una simpatica scia di arcobaleno simbolo di pace e fratellanza.
In ogni caso la modalità Spedizione risulta essere molto articolata e con tante opzioni a disposizione che permettono una buona rigiocabilità del titolo una volta completata l’avventura principale.
Come dicevamo all’inizio della recensione questa 20th Year Celebration offre un’esperienza esaustiva di Rise of the Tomb Raider e così, oltre alla storia principale, Square Enix ha inserito nel disco tutti i DLC a pagamento usciti precedentemente su console Microsoft tra cui Baba Yaga: Il Tempio della Strega e Fredda Oscurità che sono accessibili tramite il menù Spedizioni.
Ciò che colpisce particolarmente di questa versione è però la mole di contenuti esclusivi di celebrazione che andiamo ad elencarvi di seguito:
Grazie al successo del primo titolo, si sono susseguiti nel tempo numerosi seguiti, rifacimenti e due film hollywoodiani interpretati da Angelina Jolie (attualmente un terzo capitolo è in pre-produzione con una nuova protagonista, Alicia Vikander) fino alla recente acquisizione di Eidos da parte di Square Enix. Il 2013 vide Lara protagonista di un nuovo reboot intitolato semplicemente Tomb Raider il cui intento era esplorare le prime avventure della giovane archeologa prima di diventare la donna spericolata che conosciamo da tanto tempo.
Dopo il primo capitolo un anno fa usciva in esclusiva temporale per Xbox One il seguito intitolato Rise of the Tomb Raider. E da allora i possessori di Playstation 4 sono rimasti ad attendere il termine dell’esclusiva temporanea di Microsoft e la nuova versione che abbiamo tra le mani è una edizione omnicomprensiva con tutti i DLC e con qualche notevole aggiunta.
Non mi dilungherò molto sulla storia se non per dire che si tratta di un viaggio sulle tracce delle scoperte del padre di Lara che prenderà sempre più coscienza delle proprie abilità combattendo con la malvagia organizzazione nota come Trinità.
Come il precedente capitolo sempre sviluppato da Crystal Dynamics questo titolo punta molto sulla spettacolarità delle scene e l’inizio del gioco rappresenta un vero e proprio turbinio di situazioni al limite dell’impossibile: in più di una occasione vi sembrerà di giocare ad un titolo qualsiasi della serie Uncharted o di assistere alle scene di un film di Indiana Jones.
In realtà sono tante le differenze rispetto al titolo di Naughty Dog a partire dalla spiccata anima action di Rise of the Tomb Raider ma anche dalla rinnovata componente survival che vi permetterà, una volta raggiunto il primo accampamento in Siberia, di costruire e migliorare le armi per cacciare animali e nemici umani.
La componente survival vi accompagnerà lungo tutta l’avventura ed è parte fondamentale per l’avanzamento nel gioco. Infatti è indispensabile raccogliere oggetti o uccidere animali per aumentare le scorte o, ad esempio, migliorare le frecce per farle diventare velenose o esplosive o più semplicemente aumentare la capacità della faretra o del borsello delle munizioni.
Durante i suoi viaggi Lara avrà a disposizione l’istinto di sopravvivenza, una utilissima abilità che permetterà all’archeologa di evidenziare su schermo tutti gli oggetti o i punti di interesse che una volta scoperti permetteranno di aumentare i punti abilità ma anche far acquisire esperienza nella lettura di greco o russo, individuare gli animali o i nemici e capire qual è il momento migliore per attaccarli alle spalle senza essere scoperti. Questa abilità sarà anche indispensabile per saccheggiare le tombe che si troveranno lungo il percorso, molto ben architettate e con tanti enigmi da risolvere, e che permetterà di sbloccare una particolare capacità del personaggio altrimenti irraggiungibile.
Il menu Spedizioni rappresenta una ventata d’aria fresca in questo genere di giochi e su cui Crystal Dynamics ha puntato molto. Questa modalità permette infatti di rigiocare livelli già superati e di ottenere crediti utili per acquistare carte collezionabili: ce ne sono oltre trecento da collezionare alcune usa e getta mentre altre riutilizzabili, ognuna con un particolare effetto sulla missione da affrontare e che permette di avere un bonus oppure un malus sull’ottenimento dei crediti. Ad esempio la carta “Manovre Evasive” permette ai nemici di evitare qualsiasi attacco nel corpo a corpo permettendo quindi un aumento dei crediti a fine partita del 50% mentre alcuni outfit aumentano il calore corporeo diminuendo così il numero di crediti. E’ infatti importante fare attenzione anche alla temperatura corporea della protagonista e al suo grado di fame lungo i giorni di spedizione, in quanto influiscono sull’esito dei combattimenti e sulla longevità del personaggio.
Alcune carte sono davvero simpatiche e fuori di testa come una carta che permette di lanciare galline al posto di frecce, un’altra che ingigantisce le teste dei nemici a dismisura oppure una che fa lasciare a Lara una simpatica scia di arcobaleno simbolo di pace e fratellanza.
In ogni caso la modalità Spedizione risulta essere molto articolata e con tante opzioni a disposizione che permettono una buona rigiocabilità del titolo una volta completata l’avventura principale.
Come dicevamo all’inizio della recensione questa 20th Year Celebration offre un’esperienza esaustiva di Rise of the Tomb Raider e così, oltre alla storia principale, Square Enix ha inserito nel disco tutti i DLC a pagamento usciti precedentemente su console Microsoft tra cui Baba Yaga: Il Tempio della Strega e Fredda Oscurità che sono accessibili tramite il menù Spedizioni.
Ciò che colpisce particolarmente di questa versione è però la mole di contenuti esclusivi di celebrazione che andiamo ad elencarvi di seguito:
- Co-Op Endurance Mode: una nuovissima modalità in cui due giocatori si alleano per vedere quanto riescono a resistere nelle fredde terre siberiane.
- Legami di Sangue: questa nuova modalità permette di esplorare il maniero Croft alla ricerca di reliquie e indizi sulla storia dei genitori di Lara, Richard e Amelia Croft. Crystal Dynamics ha pensato di rendere compatibile questo episodio con Playstation VR, avrete così la possibilità di esplorare l’intero maniero con gli occhi di Lara per una esperienza davvero unica.
- Lara’s Nightmare: Ancora una volta saremo immersi nel maniero Croft dove Lara, in preda ad un incubo, vede suo zio Atlas come un signore dei demoni e sarà costretta a correre tra strani esseri per distruggere i tre teschi della rabbia. Ogni partita inizierà in una stanza diversa e gli stessi teschi saranno posizionati in punti differenti per garantire anche una certa rigiocabilità.
- Un nuovo livello di difficoltà chiamato Sopravvivenza Estrema, una specie di Super Hard mode in cui i nemici sono ancora più difficili da abbattere, le risorse drasticamente diminuite e i potenziamenti più costosi dei livelli più semplici.
- Nuovi outfit sbloccabili a fine gioco e con le nuove carte da utilizzare nelle spedizioni tra cui un tributo ai primi capitoli del franchise come Tomb Raider III con la spedizione di Lara in Antartide.
Nonostante Rise of the Tomb Raider vanti già un anno sulle proprie spalle il comparto video risulta ancora eccellente, da notare il lavoro fatto da Crystal Dynamics su Lara in particolare su capelli e espressioni facciali e che aggiungono ancora più dettagli durante le scene di intermezzo, mentre altre parti come l’acqua ed alcuni scenari potevano essere curati maggiormente.
Ottimo anche il comparto sonoro con una colonna sonora davvero ispirata e, soprattutto, l’intera localizzazione in italiano che non si è limitata al doppiaggio dei protagonisti ma TUTTE le reliquie e i manufatti raccolti potranno essere ascoltati nella nostra lingua con un doppiaggio davvero ispirato e di qualità. Se non dovessero piacervi le voci italiane potrete comunque passare al doppiaggio in inglese e lasciare che i sottotitoli vi aiutino nella comprensione totale dell’esperienza di Rise of the Tomb Raider.
CONCLUSIONI
Dopo il primo capitolo Crystal Dynamics ha ascoltato le lamentele dei fan facendo di Rise of the Tomb Raider un seguito solidissimo e dalla durevole longevità. L’avventura di Lara sulle orme del padre parte alla grande ma cala notevolmente verso metà gioco ma per fortuna la presenza delle tombe da depredare lungo la strada offre un variegato mix tra enigmi (molto ben studiati e mai impossibili da risolvere) e sparatorie.
Questa 20th Year Celebration si presenta come versione definitiva di Rise of the Tomb Raider comprendente tutti i DLC usciti precedentemente ma soprattutto tante novità a partire da Legami di Sangue che offre una esperienza immersiva nel maniero Croft anche grazie al supporto (opzionale) di Playstation VR.
Tutti gli amanti del genere action non possono farsi sfuggire questo titolo che offre una vera esperienza di sopravvivenza e tantissime modalità di gioco tra cui scegliere.
Questa 20th Year Celebration si presenta come versione definitiva di Rise of the Tomb Raider comprendente tutti i DLC usciti precedentemente ma soprattutto tante novità a partire da Legami di Sangue che offre una esperienza immersiva nel maniero Croft anche grazie al supporto (opzionale) di Playstation VR.
Tutti gli amanti del genere action non possono farsi sfuggire questo titolo che offre una vera esperienza di sopravvivenza e tantissime modalità di gioco tra cui scegliere.
Pro
- Storia interessante...
- Il volto e le espressioni di Lara...
- Tombe da depredare evocative ed ispirate nel design.
- Implementazione di Playstation VR per Legami di Sangue
- La modalità Spedizione che allunga l’esperienza di gioco.
- Oltre 300 carte collezionabili.
- Completa localizzazione in italiano.
Contro
- ... Che cala verso la metà del gioco.
- ... I lamenti fin troppo eccessivi di Lara.
- Alcuni dettagli grafici come l’acqua potevano essere migliorati.
Tuttavia ho preso al D1 questo Rise in virtù del fatto di essere un fan storico della serie, e perché conosco bene i Crystal Dymanics e so che non mi avrebbero deluso una seconda volta. Al momento (circa 3 ore di gioco), sono molto soddisfatto di questo sequel, l'ossatura del gameplay rimane quella del predecessore ma la narrazione (vero punto debole del prequel con personaggi secondari agghiaccianti, dialoghi trash, morti telefonatissime, violenza inutile e crescita di Lara da fragile universitaria a Rambo senza scrupoli repentina e poco credibile) la trovo decisamente più interessante, anche se ovviamente i ND come regia e recitazione sono su un altro pianeta.
Noto un notevole passo avanti anche nelle ambientazioni, si passa dalla Siria alla Siberia con estrema naturalezza e la cura dei dettagli è molto buona così come gli effetti di luce e meteorologici vari, seppur non si raggiungano i livelli di U4, ma quello è più lineare quindi l'avevo messo in conto. Nel complesso Rise si difende più che bene.
Bella anche l'edizione e i contenuti, ben venga aspettare un annetto per avere incluso tutto questo ben di dio.
Nella speranza che il gioco non svacchi nelle fasi più avanzate, per ora promuovo pienamente questo Tomb Raider.
I lamenti fin troppo eccessivi di Lara
Guarda, rispetto al primo sono di molto diminuiti XD in certi frangenti dovevo abbassare il volume perché a sentirlo sembrava un film porno.
Anche io sono tra coloro che aspettavano la fine dell' esclusiva Microsoft ma ora, con l'uscita di Final Fantasy, credo che posticiperò l' acquisto di questo Tomb Raider.
Peccato perché ci tenevo a giocarlo, il capitolo precedente mi piacque parecchio.
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