logo GamerClick.it

5.0/10
-

<b>Attenzione lievi spoiler</b>

Cercando di definire quest'anime mi è venuta in mente una sola parola: noia. Non ho mai visto una cosa così noiosa in vita mia; perfino adesso, quando ne parlo, mi annoio nel ricordare le puntate.
La storia parla di una ragazza-vampira che però ha un qualcosa di particolare, infatti è una vampira al contrario: invece di succhiare sangue lo inietta e vive di giorno come una normale liceale ed è spesso in preda a epistassi (fuoriuscite di sangue dal naso) per via del suo aumento repentino di sangue accanto a persone infelici. L'unica idea decente di quest'anime è questo fatto della protagonista che è vampira al contrario, che non fa sprofondare quest'anime in un inevitabile quattro, ma per il resto ci sono tutti i cliché degli shoujo e del genere vampire.
Cosa ancora più allucinante, oltre alla noia di quest'anime, è il "politically correct", che è troppo spinto a livelli assurdi. Capisco che "Karin" debba essere un anime d'amore e per ragazzi, ma cavolo addirittura il fatto che i vampiri nel succhiare il sangue non uccidono le persone, anzi tirano fuori, a seconda della loro affinità, tutti i brutti pensieri, mi sembra effettivamente troppo!

Trama: 5. "Karin" è il classico shoujo. Lui, individuo normale, scopre che lei è una vampira e stranamente (chissà come mai) si innamorano; il problema è che ci vogliono 22 - e dico 22! - puntate per dirsi a vicenda una cosa talmente scontata e prevedibile fin dalla prima puntata.
Personaggi: 5. Ci sono i classici personaggi degli shoujo. Lei, timida e impacciata; lui, belloccio e gentile insieme agli altri soliti, come il bello e figo, l'amica energica, ecc. In quest'anime, a parte qualche rara eccezione, come la protagonista, sua sorella e sua nonna, i personaggi sono disegnati veramente da cani.
Disegni: 4. Beh, vediamo, c'è la scuola, la casa e... Ah, non manca nemmeno la solita ruota panoramica, evviva la novità!
Consiglio quest'anime solo ed esclusivamente a chi ama alla follia gli shoujo, per il resto non guardatelo. Non è né un consiglio né una minaccia, ma una preghiera.