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9.5/10
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Pubblicato fra le "pagine" digitali di Manga+ nel 2022, (e in seguito pubblicato in Italia da Star Comics), questo è il secondo volume unico a sé stante di Tatsuki Fujimoto dopo lo one-shot "Look Back".

In quest'opera, come in altre reiterazioni, l'autore compie un'opera di sperimentazione narrativa che tenta di riportare su carta non solo espedienti cinematografici, ma anche la passione stessa dell'autore per il cinema, dichiarato in varie occasioni che lui stesso utilizza nelle sue altre opere per definire le caratterizzazioni comportamentali dei personaggi frutti della sua mente.

La trama ruota attorno a Yuta, protagonista della storia, la sua famiglia (in particolare sua madre), e una misteriosa ragazza, Eri.
Il lavoro si apre con Yuta che apprende dal padre che sua madre li lascerà presto per una malattia. Da lì, lei ordina al figlio di filmarla nel suo ultimo periodo di vita, in modo tale da poter conservare un "ricordo" di lei, da poter visionare in qualunque momento.
La morte della madre così si consuma, ma veniamo a conoscenza che le scene iniziali sono in realtà parte di un filmino scolastico che si conclude con l'esplosione dell'ospedale in cui era ricoverata la madre, esplosione aggiunta per l'appunto da Yuta stesso. Risate si aprono dunque nell'aula in cui era riprodotto il film, e questo è così poco sopportabile dal protagonista, il quale decide di togliersi la vita.
Nel tetto dell'ospedale però, incontra la misteriosa Eri, che gli consiglia di andare da un'altra parte per consumare il suo gesto.

Siamo così introdotti a Eri, personaggio fulcro della storia, e da lì Fujimoto inizia realmente a sperimentare con la narrazione di questa storia. I due iniziano a guardare insieme film all'interno di uno strano magazzino abbandonato, e decideranno di girare un film su di lei insieme, venuta anche lei a conoscenza della diagnosi della stessa malattia avuta dalla madre di Yuta.
Da qui, progressivamente, l'autore introduce interessi livelli interpretativi della storia, che ci fanno chiedere quali siano esattamente le scene imputabili alla realtà, e quali al filmato girato. Ed è proprio ciò in cui Fujimoto eccelle in quest'occasione.

- SPOILER -
Il finale, con un Yuta ormai adulto, non ancora in grado di esser riuscito ad apporre un finale al film di quando era giovane, lascia molto al lettore la sua interpretazione, sospeso tra il limbo dei due mezzi comunicativi, la realtà, e il cinema.
- FINE SPOLER -

In definitiva, opera imperdibile se si vuole approfondire lo stile di narrazione dell'autore che ha generato più clamore nel recente periodo, Tatsuki Fujimoto.