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    "C'è vita su Marte!" è l'esclamazione che mi ha accompagnato per tutta la visione di questo anime.
    Una sorpresa inaspettata, arrivata da una Nazione dove i sentimenti vengono rappresentati soltanto a fini commerciali per reverse-harem tratti da otome game o manga shoujo di successo (rari di questi tempi). In questo caso, ci troviamo davanti a un'opera originale, che descrive appieno l'amore adolescenziale, seguendo l'evolversi di diversi incont1 [ continua a leggere]
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    "B-Project: Kodou Ambitious" sembra voler aggiungere un nuovo tassello al trend positivo che stanno acquisendo i reverse-harem delle ultime annate. E, difatti, il cambiamento maggiore lo si può scorgere a livello di trama, dove la presenza di situazioni stereotipate tipiche del genere viene rinfrescata da un personaggio femminile per nulla scontato, con una progressione naturale della vicenda sentimentale, priva di quegli odiosi colpi di fulmine1 [ continua a leggere]
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    Gekkan Shoujo Nozaki Kun è la perfetta demolizione visiva di tutti i nefandi stereotipi del genere shoujo. Una geniale opera di smantellamento, atta ad evidenziare che la vita, quella vera, quella vissuta, non assomiglia minimamente alle pagine di un manga. Di conseguenza, una dichiarazione d'amore in perfetto stile "classe deserta al tramonto" può tranquillamente mutare in un impiego part-time da assistente mangaka di una storia romantica, nell1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Probabilmente sarò stata l'unica durante l'infanzia a domandarsi dove si allenava Shiro dopo aver salutato Mila, ma soprattutto quali fattezze avessero i maschi che componevano la sua squadra. Con chi cavolo si allenava?

    La risposta è giunta nell'estate del 2014 con Haikyuu!, anime tratto dal manga di Haruichi Furudate, incentrato esclusivamente sul mondo della pallavolo maschile, una bella novità per chi è cresciuto a pane e Attack!
    Certo, la1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Dopo decadi, decadi e decadi finalmente è arrivato uno shonen a trama sportiva, dove la presenza femminile non è relegata nei consueti (e ormai consunti) abiti della manager della squadra, ma brilla di luce propria. Difatti Natsu, oltre a far parte dei personaggi principali, ambisce a diventare una professionista della racchetta. Inoltre, nell'arco di venticinque puntate si sfata pure l'oscuro demone di questo genere: l'amore. Bandito per arcani1 [ continua a leggere]
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    Per poter analizzare un sequel bisogna partire necessariamente dall'opera principale, quindi, prima di premere la tastiera, mi sono ritagliata un attimo di tempo per andare a rileggere la mia recensione di Free!!, costatando piacevolmente che uno degli auspici richiesti per la nuova stagione è stato accontentato, ovvero una partecipazione maggiore a gare e competizione. Anzi, la sola presenza di questo elemento poteva indurmi ad assegnare un vot1 [ continua a leggere]

    4.0/10
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    Dove è finito il tempo delle mele? Il tempo dei primi batticuori, dei primi baci, della spensieratezza di vivere una età piena di sorprese e aspettative?
    Glasslip poteva tranquillamente ambire a tutto questo, anzi, il trailer aveva fatto presagire uno sviluppo interessante della storia, soprattutto per quanto riguarda le tematiche adolescenziali, ed invece, dopo due episodi, ci si ritrova a guardare un agglomerato privo di senso, condito da t1 [ continua a leggere]
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    Le mani si sono attorcigliate febbrilmente ai capelli alla vista del promo di "Kamigami no Asobi", mentre dalle labbra uscivano epiteti poco carini, seguiti dalla fatale imprecazione: "Perché? Un altro reverse-harem, perché?".
    Quesito plausibile, visto l'elevato rischio di un genere simile a una roulette russa, dai precedenti per nulla allettanti (basta ricordare, e subito dopo dimenticare, "Amnesia", "Brother Conflict", le ventimila edizioni d1 [ continua a leggere]
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    Inutile è l'unico aggettivo che può descrivere questo anime.

    Inutile la protagonista, totalmente priva di personalità, abbindolata dal classico 'figaccione' di turno, con il quale instaura dialoghi profondi e forbiti tanto quanto un segnale di divieto di sosta. Inoltre, la scelta nel doppiaggio di una vocina smorta (veramente insopportabile) incide ulteriormente sull'assenza di carattere di Kanade, rendendola indigesta al genere umano femminile1 [ continua a leggere]
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    L'indifferenza è la sensazione che ha contraddistinto questo anime, la stessa sensazione che provavo quando, di ritorno da scuola, mi dovevo sorbire l'ennesimo episodio di "Beautiful", e non a caso Hanasakeru Seishounen ricorda proprio le soap opera sulle grandi famiglie/gruppi aziendali pieni di soldi.
    Un mondo ristretto, alimentato da complotti, intrighi e scalate al potere, che non riesce a coinvolgere più di tanto lo spettatore, come Kajika1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Gli occhi brillavano all'idea di imbattermi in un anime che raccontasse il golden time della vita universitaria, il tempo dell'indipendenza, delle feste folli, delle forti esperienze sentimentali, il tempo delle sessioni d'esame passate a tracannare dodici litri di caffè. Purtroppo, ho dovuto ricredermi fin da subito, perché Golden Time, di golden ha soltanto il titolo.

    Lo smarrimento del protagonista maschile (coinvolto in un incidente, che g1 [ continua a leggere]
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    Avevo buone percezioni su questa serie, sia per la resa grafica, piacevolmente nitida e definita, sia per l'inconsueta protagonista, atipica in un genere solitamente basato su storie di cartonati dalle fattezze femminili, che si esprimono utilizzando il vocabolario di un neonato di un anno.
    Felicita si oppone fermamente al destino imposto dal padre, indirizzato su un matrimonio combinato con il vincitore del torneo, atto a designare il nuovo ca1 [ continua a leggere]