Recensioni utente
Kino's Journey
9.0/10
Finalmente è arrivato!
Lo stavo aspettando con ansia spasmodica dal giorno dell’annuncio e, da qualche ora, è disponibile su Crunchyroll il nuovo anime di “Kino no Tabi”: a mio avviso un autentico capolavoro artistico, non ascrivibile solo al campo dell’animazione giapponese, ma alla cultura in senso più ampio.
Ammetto che avevo qualche perplessità su questo progetto: la prima serie del 2003 è stata un qualcosa di inarrivabile, da ogni punto di1 [ continua a leggere]
Lo stavo aspettando con ansia spasmodica dal giorno dell’annuncio e, da qualche ora, è disponibile su Crunchyroll il nuovo anime di “Kino no Tabi”: a mio avviso un autentico capolavoro artistico, non ascrivibile solo al campo dell’animazione giapponese, ma alla cultura in senso più ampio.
Ammetto che avevo qualche perplessità su questo progetto: la prima serie del 2003 è stata un qualcosa di inarrivabile, da ogni punto di1 [ continua a leggere]
Kiznaiver
8.0/10
Chi non si è mai sentito solo almeno una volta nella vita?
Chi non si è mai chiesto: "A cosa servono i social network, se le persone non provano empatia tra loro?".
A questi interrogativi prova a dare una risposta "Kiznavier". Lo fa attraverso un'analisi che parte da una storia sci-fi, ma che in realtà è un pretesto per un dramma esistenziale che ha come protagonisti sette ragazzi; ognuno coi propri problemi e insicurezze, ognuno "legato all'alt1 [ continua a leggere]
Chi non si è mai chiesto: "A cosa servono i social network, se le persone non provano empatia tra loro?".
A questi interrogativi prova a dare una risposta "Kiznavier". Lo fa attraverso un'analisi che parte da una storia sci-fi, ma che in realtà è un pretesto per un dramma esistenziale che ha come protagonisti sette ragazzi; ognuno coi propri problemi e insicurezze, ognuno "legato all'alt1 [ continua a leggere]
Wolf Children
9.0/10
Hana, giovane studentessa universitaria, si innamora di un uomo lupo. Dalla loro unione nascono Yuki (neve) e Ame (pioggia), due bambini di razza mista. Dopo la morte del padre, Hana è costretta a crescere i figli fra mille difficoltà e stenti, fino ad arrivare a prendere la decisione di trasferirsi in una zona isolata di campagna per proteggere i piccoli dalla diffidenza umana e fargli scoprire il loro lato animalesco.
"Wolf Children" di Mamoru1 [ continua a leggere]
"Wolf Children" di Mamoru1 [ continua a leggere]
Jin-Roh - Uomini e lupi
10.0/10
Nel 1999 Hiroyuki Okiura, character designer di "Ghost in the Shell" e di "Innocence", dirige un film esemplare per realismo e contenuto. "Jin-Roh" è tratto dalla Kerberos Saga di Mamoru Oshii: un'opera multimediale che comprende anche una serie di manga.
Il film, scritto dallo stesso Oshii, è ambientato in un universo storico alternativo e distopico. Nello specifico "Jin-Roh" fà riferimento alla fine degli anni '60, contesto nel quale il Giap1 [ continua a leggere]
Il film, scritto dallo stesso Oshii, è ambientato in un universo storico alternativo e distopico. Nello specifico "Jin-Roh" fà riferimento alla fine degli anni '60, contesto nel quale il Giap1 [ continua a leggere]
Il grande Masaaky Yuasa, purtroppo, non ha fatto scuola: troppo particolare, il suo stile, troppo visionarie le sue storie, specialmente in questi tempi dove imperano commercialate infami di ogni tipo.
Junji Nishimura prova, sotto la supervisione di Mamoru Oshii, a fare qualcosa di diverso.
"Fuujin Monogatari - Windy Tales" è una serie del 2004, di tredici episodi autoconclusivi, dove dolcezza e delicatezza la fanno da padrone. Le protagoniste1 [ continua a leggere]
Junji Nishimura prova, sotto la supervisione di Mamoru Oshii, a fare qualcosa di diverso.
"Fuujin Monogatari - Windy Tales" è una serie del 2004, di tredici episodi autoconclusivi, dove dolcezza e delicatezza la fanno da padrone. Le protagoniste1 [ continua a leggere]
Makoto Shinkai è un autore nel senso stretto della parola, fa tutto lui: scrive, monta, produce e dirige; proprio come il suo idolo e punto di riferimento Hayao Miyazaki.
Ne "Il viaggio verso Agartha" Shinkai reinterpreta in chiave esistenziale il mito dell'Agartha, secondo il quale, nel sottosuolo vivrebbe un'avanzatissima civiltà in grado, addirittura, di resuscitare i defunti. Il tema è quello dell'elaborazione del lutto e della sua accettazi1 [ continua a leggere]
Ne "Il viaggio verso Agartha" Shinkai reinterpreta in chiave esistenziale il mito dell'Agartha, secondo il quale, nel sottosuolo vivrebbe un'avanzatissima civiltà in grado, addirittura, di resuscitare i defunti. Il tema è quello dell'elaborazione del lutto e della sua accettazi1 [ continua a leggere]
Akira
10.0/10
Gli anni '80 non sono stati particolarmente esaltanti per l'animazione giapponese. In tv venivano trasmessi quasi esclusivamente anime di genere shounen e majokko, e a livello generale non c'era moltissimo di adulto.
Nel 1988 Katsuhiro Otomo traspone il suo manga in un film che ha segnato il mondo dell'animazione.
"Akira" è un vero e proprio kolossal che ha coinvolto una moltitudine di studios nella sua lavorazione. Ambientato in una Tokio post-1 [ continua a leggere]
Nel 1988 Katsuhiro Otomo traspone il suo manga in un film che ha segnato il mondo dell'animazione.
"Akira" è un vero e proprio kolossal che ha coinvolto una moltitudine di studios nella sua lavorazione. Ambientato in una Tokio post-1 [ continua a leggere]
Pale Cocoon
9.0/10
Sperimentazione: questa era una delle caratteristiche principali dell'animazione Giapponese fino a qualche anno fa. Ora, causa anche la crisi economica mondiale, sono sempre meno gli anime sperimentali, e sempre di più quelli puramente commerciali.
Yasuhiro Yoshiura è un autore di cortometraggi, (seguite i corti, spesso sono migliori delle serie), un'indipendente che se ne frega di fare merchandising e realizza perle come questa: "Pale Cocoon" è1 [ continua a leggere]
Yasuhiro Yoshiura è un autore di cortometraggi, (seguite i corti, spesso sono migliori delle serie), un'indipendente che se ne frega di fare merchandising e realizza perle come questa: "Pale Cocoon" è1 [ continua a leggere]
Mawaru Penguindrum
10.0/10
Kunihiko Ikuhara è uno dei pochi veri creativi nel panorama dell'animazione Nipponica. Dopo una breve parentesi alla Toei Animation, dove ha diretto alcune serie di "Sailor Moon", Ikuhara dà le dimissioni in cerca d'indipendenza creativa, e nel 1998 crea e dirige l'acclamato, ambiguo e bellissimo "La Rivoluzione di Utena". Dopo 12 anni di assenza dalla scena, Ikuhara torna a ideare un anime.
"Mawaru-Penguindrum" parte lentamente, per poi, dopo 31 [ continua a leggere]
"Mawaru-Penguindrum" parte lentamente, per poi, dopo 31 [ continua a leggere]
Goshu il violoncellista
9.0/10
Nel 1982 Isao Takahata dirige un piccolo gioiello di rara finezza visivo-narrativa: 'Goshu il violoncellista' è un breve film tratto da una fiaba dello scrittore Kenji Miyazawa, dalle atmosfere lievi e delicate. Lontano anni luce dal buonismo insulso e speculativo tipicamente Americano, "Goshu il violoncellista" è un prodotto culturalmente elevato e non scontato.
Goshu è un giovane violoncellista dell'orchestra locale. L'inesperto ragazzo non se1 [ continua a leggere]
Goshu è un giovane violoncellista dell'orchestra locale. L'inesperto ragazzo non se1 [ continua a leggere]
Mardock Scramble
6.0/10
Il cyberpunk è da sempre fonte d'ispirazione per gli autori di manga e anime, e in particolare si ricordano eccellenze come "Ghost in the Shell" e "Texhnolyze".
Tratto da una serie di romanzi grafici di Tow Ubukata, "Mardock Scramble- The First Compression" è il primo episodio di una trilogia cinematografica a tinte fosche, quasi pulp, che, a differenza dei titoli sopra citati, non ha, e non vuole avere, contenuti intellettuali particolari; è pi1 [ continua a leggere]
Tratto da una serie di romanzi grafici di Tow Ubukata, "Mardock Scramble- The First Compression" è il primo episodio di una trilogia cinematografica a tinte fosche, quasi pulp, che, a differenza dei titoli sopra citati, non ha, e non vuole avere, contenuti intellettuali particolari; è pi1 [ continua a leggere]
The Tibetan Dog
8.0/10
Ci sono delle volte in cui l'animazione Giapponese riesce ad andare oltre i suoi schemi narrativi per raccontare storie più inerenti alla realtà.
Quello che colpisce subito di "The Tibetan Dog" sono la maestosità dell'ambientazione, la profondità dei fondali e la fluidità delle animazioni: componenti che esaltano gli spazi degli altipiani del Tibet, dove si svolge il film.
Co-prodotto con la Cina (cosa rara), il film rispecchia il pragmatismo c1 [ continua a leggere]
Quello che colpisce subito di "The Tibetan Dog" sono la maestosità dell'ambientazione, la profondità dei fondali e la fluidità delle animazioni: componenti che esaltano gli spazi degli altipiani del Tibet, dove si svolge il film.
Co-prodotto con la Cina (cosa rara), il film rispecchia il pragmatismo c1 [ continua a leggere]