logo GamerClick.it


    9.0/10
    -

    Sakura Ando veste i panni di un'eroina 'marginale', presa a botte severe dalla vita, ma niente affatto incattivita.
    Piuttosto, è una ragazza arrabbiata, in cerca di riscatto, di una vittoria, anche fosse una sola.
    Quasi un "Ashita no Joe" al femminile, il film è una storia di rivalsa, che alterna toni comici e piani a momenti drammatici, emotivamente carichi.
    Ichiko, trentadue anni, è ai ferri corti col mondo. Le continue liti con la sorella, ri1 [ continua a leggere]

    9.0/10
    -

    Il regista Katsuyuki Motohiro chiama all'appello le Momoiro Clover Z per trasporre una sceneggiatura basata su un romanzo di Hirata Oriza.
    "Maku ga Agaru". "Si alza il sipario".
    "The Curtain Rises" mette in scena un gruppo di ragazze, chiamate a recitare per scoprire sé stesse.
    Le allieve della Fujigaoka chiedono solo di trovarsi, al di là dei dubbi sul proprio futuro dopo la scuola, al di là dell'ansia di sentirsi inadeguate di fronte a un pu1 [ continua a leggere]
    -

    Aria di korean drama per questa commedia non troppo comica sul ménage di una coppia di sposini novelli, remake di un film, sempre sudcoreano, risalente al 1990. Young-Min è un paroliere appassionato di poesia, Mi-Young un'insegnante già pittrice in erba. Il loro amore nasce in maniera tenera e turbolenta, conducendoli a nozze convinte e consumate nell'impeto del desiderio. I problemi però non tardano ad arrivare, sotto forma di litigi per motivi1 [ continua a leggere]

    8.0/10
    -

    Quando un forte senso di giustizia si coniuga al coraggio nella difesa del proprio posto di lavoro da un'iniqua decisione aziendale, viene fuori un film di grande impatto emotivo, una lezione di impegno sociale e di solidarietà tra lavoratori. Anzi, lavoratrici, perché protagoniste della lotta sociale nel film di Boo Ji-young sono le dipendenti a tempo determinato di un supermarket, cassiere e donne delle pulizie, che, armate solo della propria1 [ continua a leggere]

    8.0/10
    -

    Anche Yōjirō Takita partì dall'erotismo softcore dei pinku eiga per approdare infine all'Oscar con "Departures". Kei Morikawa racconta in "Make Room" il mondo degli AV (adult video) nipponici, con garbo e ironia, realizzando un medesimo percorso: passa dal lavoro sugli AV a un film che non fa parte del genere, ma ne svela l'essenza nascosta.
    Cosa accade nel dietro le quinte di un film porno soft? Chi sono le attrici AV? Morikawa lo racconta con1 [ continua a leggere]
    -

    "Kabukicho Love Hotel" ricorda un po' "Dance Dance Dance" di Murakami, perché tutto ruota attorno a un hotel, ma il paragone termina qui. L'atmosfera di "Sayonara Kabukicho" è quella di una storia urbana della Tokyo post-terremoto del 2011, coi protagonisti che pagano le conseguenze economiche e sociali di un Giappone che ha accusato il colpo, anche se lo nasconde bene. Un Giappone che nasconde altrettanto bene i propri problemi di immigrazione1 [ continua a leggere]
    -

    Iori viene scelto dal proprio clan per commettere il suicidio rituale, come forma di rispetto dopo la morte del proprio signore. In verità egli aveva pochi o punti rapporti con il signore stesso, e viene selezionato proprio perché a morire sono il più delle volte gli 'anelli deboli' della catena del clan. Il giovane non fugge comunque dalla morte, per dimostrare il proprio coraggio.
    Tuttavia Oko, la moglie del fratello, profondamente legata a Io1 [ continua a leggere]
    -

    Il Sanguiwon è la sartoria reale della dinastia coreana Joseon. Dol-Seok è il Capo Sarto della casa regnante, legato alle regole classiche della forma e del decoro. Kong-Jin è uno stilista ante litteram, talentuoso, estroso e dal gusto che precorre i tempi. Le ragazze della città e poi della corte, dove il sarto viene condotto da un nobiluomo suo cliente, impazziscono per le sue creazioni. Anche il Re e la Regina imparano ad amare il suo stile,1 [ continua a leggere]
    -

    Kasumi, una ragazzina ritrovatasi a dover gestire il negozio dei genitori e a convivere con un nonnino ormai rintronato, si rimbocca le maniche e manda avanti la propria vita animandola con la pittoresca band degli Akainu, che 'dirige' con ferma tenerezza. E all'improvviso si imbatte in un 'randagio', un uomo smarrito e in preda a un'amnesia che gli ha rubato il passato. Kasumi lo invita senza indugi a costruirsi un futuro. A "Pochi", il nomigno1 [ continua a leggere]

    8.0/10
    -

    Azusa Oribe è una ragazza carina e spigliata, ma ha una caratteristica unica e drammatica: tutti si dimenticano di lei dopo poche ore. Persino gli amici. Persino il padre. Persino... il suo amore? No, questo non si può sopportare. Se l'amore ci dimentica, il nostro essere crolla. Come si può resistere all'idea di doversi ogni volta ripresentare? Piacere, sono Azusa Oribe.
    E Takashi Hayama, il suo ragazzo, come può fare, per non dimenticarla?
    Scr1 [ continua a leggere]
    -

    Anno 2035. Una pandemia ha condotto Tokyo alla distruzione, costringendo gli abitanti a ricostruirla... ad Osaka. Kansai-Shin-Tokyo è la replica perfetta della città edochiana, ma è appunto una copia. Tutto è ridotto a finzione, e gli stessi esseri umani vivono un'esistenza fittizia, privati di ogni sostentamento che non siano le scatolette di cibo per gatti. Tra le varianti distopiche di questa Neo-Tokyo vi è anche l'effetto mutante del morbo,1 [ continua a leggere]
    -

    Secondo dei lungometraggi tratti dal fortunato manga di Hitoshi Iwaaki, godibili sia dai fan della serie che dai neofiti. I due film mettono in luce ed enfatizzano la tematica ambientalista e le diverse declinazioni dell'amore: quello materno, quello tra due partner, la propensione umana al gesto altruistico.
    Yamazaki non cede però a nessuna banalità nella descrizione del conflitto tra umani e parassiti: come in Miyazaki, che avrebbe voluto fare1 [ continua a leggere]