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    Era molto tempo che desideravo poter leggere questo adattamento del romanzo della Montgomery, e finalmente ne ho avuto l'occasione qualche giorno fa.
    Accanto alla curiosità c'era però anche un po' il timore di restare delusa, invece non è stato così.
    Intanto, lo stile grafico dolce e delicato della Igarashi l'ho trovato davvero adatto alla sognante e poetica protagonista, ma anche la storia mi ha colpita favorevolmente: non ho mai letto il roman1 [ continua a leggere]
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    L'infelicità non è una torta che si può dividere, e scoprire che qualcuno è forse più infelice di te non diminuisce la tua parte di sofferenza, né ti rende capace di alleviare quella altrui.

    Nagisa Yamada è una tredicenne studentessa delle medie di una cittadina di provincia in riva al mare: suo padre è morto anni prima durante una tempesta, il fratello maggiore che tanto amava ed ammirava è diventato un hikikomori, e l'unico sostegno economico1 [ continua a leggere]
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    Purtroppo non riesco a ritrovarmi nelle valutazioni positive lette finora a proposito di questo manga, che per quanto mi riguarda ho trovato noioso, caotico e sciocchino, anche per via dell'irritante e stucchevole formuletta magica con cui la protagonista si rivolge ai suoi amichetti immaginari praticamente in ogni vignetta; un attimo di silenzio o di riflessione di tanto in tanto a mio avviso non avrebbero guastato, anche perché cosa stava succ1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Non male, mi verrebbe da dire in prima battuta, ma subito ripensando alla serie nel suo complesso si fa strada un certo scontento: per cominciare, ad un certo punto la tiritera de "l'uomo solo per me" è diventata davvero monotona e noiosa, inoltre secondo me via via per strada si sono persi moltissimi spunti che potevano essere interessanti, quindi il tutto ha finito per rivelarsi piuttosto banale. Cosa ne è stato ad esempio dell'idea della soli1 [ continua a leggere]
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    Anni fa ad una prima lettura mi ero bloccata intorno al quarto volume dell'edizione normale senza alcuna ragione apparente, ma di recente mi sono convinta a fare un altro tentativo con la nuova edizione. Per fortuna aggiungerei, perché diversamente mi sarei persa un ottimo manga, che ho amato molto soprattutto nella seconda parte, grazie all'evoluzione conosciuta dai personaggi principali e agli ottimi inserimenti successivi nel cast: in partic1 [ continua a leggere]
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    Non partivo con grandi aspettative nell'apprestarmi a leggere questo manga,letto anzi solo in virtù dell'intreccio con xxxHOLiC,cioè quello che effettivamente m'interessava,ciò nonostante in qualche caso mi è successo di ricredermi e di riuscire ad apprezzare qualcosa che inizialmente pensavo non mi sarebbe piaciuto;stavolta però non è stato così,e il fastidio per l'inutilità e ripetitività dei primi 15-16 volumi ha lasciato posto a nient'altro1 [ continua a leggere]
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    Questo è un manga che coi primi due volumi avevo trovato abbastanza intrigante e che malgrado le perplessità iniziali, dovute a qualche sospetto sull'ennesima rivisitazione del testo carrolliano, mi aveva abbastanza convinto: sembravano esserci una idea di base e alcuni personaggi potenzialmente interessanti, ma dopo aver visto che al quarto volume (su 6) siamo ancora a conoscere personaggi nuovi, mentre la protagonista continua a vagabondare se1 [ continua a leggere]

    4.0/10
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    Letto ultimamente, soprattutto per farmi un'idea di cosa aspettarmi da Kobato, visto che da più parti ho letto accostamenti tra questi due manga, non so se devo iniziare a preoccuparmi, avendo di Kobato stesso il numero 2 ed essendo in attesa del numero 1: questo perché Wish non mi è piaciuto granché, a causa dell'estrema superficialità della storia, e poi va aggiunto che in generale non ho un buon rapporto col soprannaturale. Angeli? Diavoli? M1 [ continua a leggere]
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    Arrivata al 54mo numero, sono molto tentata di fermarmi: ho recuperato in pochi mesi tutti i numeri usciti finora, e all'inizio (per 30 volumi buoni) ne sono stata abbastanza soddisfatta, ma da qualche volume qualcosa si è inceppato, e non riesco più a trovare appassionanti le vicende del marmocchio detective.
    Buona l'idea di partenza, e fino ad un certo punto anche ben sviluppata, ormai però patisco proprio per il fatto che la trama principale1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Ne parlavano così bene in così tanti che mi sono sentita quasi in dovere di colmare questa lacuna, ed è stata una lettura gradevole per una serie che senz'altro merita il successo che ha avuto, ma che personalmente non ho potuto apprezzare più di tanto; troppo, troppissimo sport, interi volumi solo di partite, e anche le fanfaronate di Hanamichi ad un certo punto non sono state più sufficienti, nel momento in cui è stato chiaro che la storia non1 [ continua a leggere]