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    Ci sono giorni in cui qualcosa si inceppa. La routine viene tradita, e quello che fino a ieri era stato un tacito accordo sui ruoli della vita viene completamente ribaltato. L'ordine costituito salta, e tutto semplicemente grazie ad un catartico e semplice "NO!".
    Ma se questa fosse solo un'illusione?
    Se anche questo fosse parte di un ennesimo gioco di ruoli?

    Il manga "Kyoushitsu Jibaku Club" (Il club delle esplosioni) è un'interessante argoment1 [ continua a leggere]
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    C'è un difetto congenito nella fabbricazione umana: l'incomunicabilità. Non solo l'incapacità da parte dell'Uomo di relazionarsi o empatizzare con i suoi simili, ma soprattutto la totale asintonia con le sue moire interiori, col suo costruttore, il Demiurgo.
    Dio è silente.
    Se non si è fra i pochi eletti in grado di sentirne la voce o di interpretarne i segni, non si può che constatare la sua totale afonia. La sua onnipotenza si percepisce solo i1 [ continua a leggere]
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    Ci sono molti modi di raccontare l'Apocalisse. Anzi, ci sono molti modi di raccontare le molte Apocalissi del nostro mondo. Quella economica, quella sociale, quella morale.
    E per evitare di risultare melodrammatici si possono usare forme ermeneutiche che sfruttano l'ironia, il paradosso, l'eccesso; giocando con la fantasia e l'ilarità senza allontanarsi dalla gravità del tema base.

    Yoichi Abe segue questo percorso per fare un'analisi fredda e l1 [ continua a leggere]
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    C'è una questione irrisolta nei dibattiti sui processi storici. Un dilemma che impegna le competenze e le convinzioni personali sul divenire dell'Umanità.
    I grandi uomini fanno la Storia o è quest'ultima a fare gli uomini grandi?
    Leggendo il manga "Ad Astra" di Mihachi Kagano si è quasi tentati di dichiarare chiuso il discorso. Perché la sua opera è totalmente dominata da due figure che da sole fanno una storia e La Storia.

    Siamo nel III secolo1 [ continua a leggere]
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    Che cos'è l'amore?
    La domanda più difficile che si possa porre, enunciato della parola più vaga del vocabolario umano.
    Oltre cento anni fa però ci avrebbero forse dato una risposta secca e laconica: l'Assoluto.

    Prima del "secolo breve" i drammi e le passioni non erano meno feroci, soprattutto quando costituivano lo sfondo di tempeste interiori.
    "Il Poema del Vento e degli Alberi" parla dell'espressione massima dell'Assoluto. L'amore nelle sue f1 [ continua a leggere]
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    Una massima dell'Antichità era "Conosci te stesso". Può sembrare banale, ma oggi come allora è più facile a dirsi che a farsi. Anzi, forse oggi anche di più.
    Non è facile vivere in una società che ci impone quotidianamente dei ruoli. Che ogni mattino ci urla nelle orecchie di qualificarci, di identificarci. O meglio, di accettare supinamente le sue identificazioni.

    "Hatsukoi" è un affresco di questo peso del Mondo su di noi. Un peso che ci impe1 [ continua a leggere]
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    C'è una parte del nostro cervello, quella più primitiva, che ha fame.
    Sempre.
    Di cibo, di movimento, di sesso,...
    Una parte "meccanica", programmata per rispondere solo ai comandi basici dell'istinto: spento/acceso, morto/vivo, 0/1.
    Per estensione quindi l'intero corpo umano (e così le sue funzioni e azioni) si può considerare, come già fece La Mettrie, nient'altro che una macchina.

    Shintaro Kago parte da questa premessa per il tema base del su1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    "Agrippa" è senza dubbio un manga ambizioso, come tutti quelli di ambientazione storica. L'autore si è evidentemente ben documentato pur indugiando in licenze narrative che comunque non guastano l'opera nel suo insieme. Il tratto del mangaka è altalenante, a volte ricco di dettagli, a volte approssimativo, ma mai impreciso. La brevità del racconto non lascia necessariamente l'amaro in bocca dato che l'autore riesce a calibrare bene i tempi arriv1 [ continua a leggere]
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    Badate a non sorridere di alcun brano di questa storia. Se cercate un amore idealizzato, quello come le foglie degli alberi, destinato col tempo a scolorire, sbiadire e appassire, allora lasciate perdere. Se cercate quello più vicino alla natura umana, quello come le rocce ai piedi degli alberi, scarsamente visibile, a volte non piacevole, ma necessario, allora dovete leggere quest'opera. O forse no? Difficile capire quanto si avvicini alla real1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Il fumetto storico è affascinante. In Occidente ha una lunga tradizione (soprattutto nel mondo francofono) ma anche in Giappone l'esotismo temporale ha riscosso successo. Influenzato dal tradizionale isolazionismo nipponico, ha sempre attinto alla propria storia senza disdegnare fin dall'inizio incursioni nelle vicende estere. Spesso poi il genere è ibridato con altri come il fantasy, l'horror, il thriller ecc. facendo in questo scuola anche al1 [ continua a leggere]