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    Yu Yu Hakusho è uno di quei manga che, come Dragon Ball, hanno dato vita al genere degli shonen, spianando la strada ad opere più moderne come One Piece, Bleach, Rave e Naruto.

    Il titolo scelto dall'editoria italiana, "Yu degli Spettri", si riferisce solo alla prima parte della storia, in cui Yusuke, il protagonista, muore a causa di un incidente e deve svolgere alcune missioni come detective spirituale per tornare in vita. Questa attività gli1 [ continua a leggere]
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    Nonostante tutti conoscano Leiji Matsumoto per tutti i prodotti legati a Capitan Harlock, io continuerò sempre a considerare come suo capolavoro questo Galaxy Express.

    Cominciando dal tratto di disegno, credo che ormai sia inconfondibile. Le opere matsumotiane sono tranquillamente riconoscibile da quel tratto scarno che può farvi amare o odiare l'autore. Un tratto semplicistico, essenziale, "brutto" potremmo dire, che però non stona e dona un'a1 [ continua a leggere]
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    Non ho potuto apprezzare quest'opera nella sua integrità, in quanto ho iniziato a seguirla dagli ultimi volumi. E devo anche aggiungere che Stone Ocean è stata la mia prima serie di JoJo, perciò ho faticato molto a comprendere molti avvenimenti. In realtà, come ogni serie "jojesca", non è strettamente legata alle precedenti e può essere letta autonomamente, ma penso che conoscere ciò che è accaduto nelle precedenti incarnazioni sia molto utile p1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Un manga che è semplicemente un capolavoro! Non è da me sbilanciarmi con voti oltre l'8, ma questo manga è veramente una perla passata inosservata. Per una volta un mangaka (nemmeno tanto sconosciuto) decide di raccontarci la propria vita quotidiana, non solo attraverso note a fine volume come hanno fatto gli altri, ma disegnando un'intera serie sulla professione del disegnatore di fumetti!
    E il tutto è reso in maniera a dir poco demenziale: si,1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    *Attenzione Possibili Spoiler*

    Di Bleach non parlerò mai abbastanza bene. Ho avuto modo di vedere qualche episodio dell'anime e non reggerà mai il confronto con il manga che, pur non essendo animato, pur non avendo musiche, riesce a commuovere ed emozionare molto più di tanti anime.
    Tite Kubo è infatti un maestro nell'uso delle inquadrature: molte scene sembrano davvero animate, grazie alla sapiente scelta dell'angolazione da cui osservare anch1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Non ho letto a lungo questo manga, in quanto sono rimasto un po' deluso (ma è un parere puramente soggettivo) confrontandolo con la serie animata. Bisogna puntualizzare che questa è la storia "originale", nel senso che GTO nasce prima come manga e che l'anime non è altro che un adattamento di questa versione cartacea. Purtroppo, dovendo fare un confronto (che viene spontaneo leggendolo) preferisco l'anime. Il manga presenta disegni più grezzi ri1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Un manga veramente dolce! Le tavole sono un po' confusionarie (in perfetto stile shojo) ma i disegni sono curatissimi e veramente splendidi: ogni personaggio acquista esteticamente un suo fascino e sia i personaggi maschili che quelli femminili finiscono per risultare cool. La storia, nonostante gli elementi fantastici e magici, risulta essere in sostanza una commedia scolastica e devo dire che nella prima serie è molto dolce e piacevole, anche1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Mi è veramente dispiaciuto che questo manga sia stato interrotto. La storia non ha nessuno spunto originale, ma è davvero divertente. I disegni sono curatissimi e bellissimi. Anche il protagonista è davvero ben disegnato (si sa, quelli più curati sono sempre i personaggi femminili). L'uso del fanservice è abbondante (praticamente uno ogni due pagine) ma alla fine non stona, in quanto è l'elemento principale del manga insieme ai combattimenti (in1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Due volumi assolutamente meravigliosi! Tutte le ministorie presenti sono divertentissime e davvero appassionanti. I disegni (a parte quelli di Magician e Bad Boys) sono ben curati e piacevoli, superiori anche a quelli dell'ultimo volume di Rave. Rave sarà sicuramente uno shonen meraviglioso (che, per inciso, adoro) e rimarrà il capolavoro di Mashima, ma queste storielle hanno il pregio di arrivare subito al dunque senza perdere il fascino a caus1 [ continua a leggere]
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    Ho letto solo il primo volume ed è un manga veramente originale. Il disegno della Kazumi non mi piace molto (ma i gusti sono soggettivi), ma il punto forte è la trama. Essendo tutto compresso in due volumi, la storia non si sviluppa per le lunghe, ma a volte (come in questo caso) è un bene, perché è meglio creare due volumi di qualità che allungare il brodo in modo banale. I personaggi che incontriamo in questo manga possiedono ciascuno delle ab1 [ continua a leggere]
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    Forse aver letto un solo volume è poco per giudicare un manga, ma alla prima lettura L'Emblema di Roto mi è sembrato davvero un buon manga. Niente di originale, niente di nuovo od eccelso, si tratta alla fine del classico shonen fantasy, sulla scia di Dai no Daiboken, in un'epoca in cui i canoni di questo genere non erano ancora stati rivoluzionati da One Piece, Rave e Bleach. Il disegno è semplice ma efficace (come quello di Dragon Ball) e le t1 [ continua a leggere]
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    Per quel poco che ho potuto leggere, Ecole du Ciel è uno dei pochi manga che arricchiscono la saga di Gundam veramente degno, firmato inoltre da un maestro come Haruhiko Mikimoto. Quando lo lessi la prima volta mi spiazzò, andando in una via completamente diversa da quella che mi ero immaginato attraverso la pubblicità, puntando (così come fa C.D.A.) sul fascino di una protagonista femminile carica di emozioni e una trama ben costruita che nasco1 [ continua a leggere]