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    8.0/10
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    Opera del 1970, Kirihito è nel complesso un' opera che consiglio

    La ricerca di resa vignettistica innovativa con alcune tavole davvero riuscitissime, la proposta della faccia politica della medicina e una trama dallo sviluppo abbastanza imprevedibile riescono a ben sopperire alla presenza di più di una situazione narrativa abbastanza forzata e un po' superficiale per una lettura effettuata nel 2019.

    Per quanto riguarda l'edizione in tre volum1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Uomini che diventano eroi per caso.
    Miti che si creano.
    Il valore dei desideri in un mondo desolato giunto al suo termine.
    Il cinema come paradiso.
    Tutto questo, e altro ancora, è "Fire Punch", manga decisamente particolare, a partire dallo stile di disegno non convenzionale.
    Oltre a citare la presenza di alcune interessanti sequenze molto "cinematografiche", che ho personalmente adorato, non voglio dire di più, ad eccezione di questo: è un'oper1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Nella versione manga di "Fate/Zero" i disegni, seppur discreti, non sono eccelsi e le scene di combattimento perdono parecchio. Di contro, però, vengono aggiunti particolari e sviluppi significativi tagliati nella versione animata che fanno comprendere meglio e ampliano la trama.
    Può sembrare strano, ma consiglio di leggere questo manga dopo la visione dell'anime.
    Certo può vivere anche da solo, ma -a mio parere- una visione precedente del prodo1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    In un medioevo infestato dai demoni la giovane Chiyo, destinata a morire per un accordo stretto da altri, alla ricerca dell'immortalità incontra Urataro, essere immortale che ha perso ogni attrazione per la vita ma che non può morire.
    'Io ti ucciderò', questa stessa frase pronuncita da Chiyo al nobile KiJin (Urataro) segnerà l'inizio e il termine del viaggio dei due, la prima volta pronunciata in modo sereno e deciso, la seconda pieno di dispera1 [ continua a leggere]
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    My lesbian experience with loneliness, ovvero il resoconto dei 10 anni in cui l’autrice ha vissuto in preda alla depressione.

    Iniziamo dai punti a favore:
    -La tematica della sessualità della protagonista è pulita. Non vuole essere opera erotica e non lo è.
    -Ogni tanto, an1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Il tema dei "dagashi" (in breve snack e dolcetti dal costo esiguo) probabilmente è stato uno dei punti forti del manga in patria, in quanto carico di vene nostalgiche per tutti quelli che ne hanno mangiati da bambini, ma in Italia, a distanza di migliaia di kilometri dal Giappone, si presenta inevitabilmente come qualcosa di lontano, fuori dalla riflessione comune… un punto debole, insomma. Ma questo manga non è solo un’epopea dei dagashi (che c1 [ continua a leggere]
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    Una liceale che si innamora di un uomo di mezza età che è suo capo a lavoro? No, grazie, non fa per me.
    Sicuramente sarebbe stato questo rifiuto preventivo la mia posizione su "Come dopo la pioggia" se non avessi avuto la fortuna di guardare l'anime senza sapere nulla della trama, attirata dal titolo mentre sfogliavo il catalogo di Amazon prime.

    Semplicemente stupendo.
    Il manga poi è ancora meglio.
    La storia è più dettagliata, presenta anche a1 [ continua a leggere]
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    Per valutare quest'opera voglio partire da quelli che sono per me i difetti.
    - il disegno, che a mio avviso è un po' approssimativo e poco rifinito.
    E l'elenco termina qui, perché per il resto il manga è fatto benissimo
    Opera che nelle intenzioni dell'autore dovrebbe abbracciare il tema del rapporto genitore-figlio, ma che sconfina proficuamente ben oltre.
    Pretesto narrativo interessante e ben sviluppato con una storia coerente che tratta temi1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    "La poesia dei gesti". Penso che questo sia il modo migliore per riassumere questo manga. È un po' difficile entrare nel mondo di "Chiisakobe" all'inizio. Non si è solitamente abituati nella lettura di un manga a tutta questa sospensione, specialmente verbale, almeno per quanto mi riguarda. Nonostante all'apparenza siano quattro bei volumoni, il testo occupa infatti in proporzione poco spazio. Non sono presenti scene molto movimentate o concitat1 [ continua a leggere]