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    Bocciato senza appello. "The Rising of the Shield Hero" si sarebbe conquistato una risicata sufficienza, se solo l'anime fosse iniziato dall'episodio 5. Ci saremmo trovati di fronte a un generico isekai con eroe 'over-powered' e un harem femminile di bambine al suo seguito, un compitino senza infamia e senza lode con alcuni alti e parecchi bassi, ma nello standard delle opere del suo genere. Buoni combattimenti vengono troppo spesso accompagnati1 [ continua a leggere]
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    Sarò breve e sintetico: ho 'droppato' l'anime, ma ho visto sufficienti episodi per poter esprimere un giudizio su questo prodotto.

    "That Time I Got Reincarnated as a Slime" è un anime mediocre partorito da un'idea abbastanza originale ma sviluppata come un generico e anonimo JRPG anni '80 di bassa lega. Parte con qualche spunto interessante che lo differenzia dalla moltitudine di isekai che hanno caratterizzato gli anni '10, ma viene subito sm1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    "Osama Game The Animation", anime del 2017 tratto da una serie di romanzi per cellulare, è considerato da molti uno dei peggiori prodotti che l'animazione nipponica ci ha offerto negli ultimi anni.
    Moltissimi giustamente lo criticano per le più giustificate motivazioni: storia assurda, svolgimento illogico, buchi di trama abbastanza evidenti, una quantità assurdamente elevata di personaggi, dei quali1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: presenza di lievi spoiler

    "Fate/Stay Night: Unlimited Blade Works" è un anime diviso in due stagioni andato in onda tra l'autunno 2014 e la primavera 2015, tratto dalla celeberrima visual novel "Fate/Stay Night" del 2004. Il soggetto originale dell'opera appartiene a Kinoku Nasu che ha anche attivamente partecipato come consulente alla realizzazione del progetto mentre il regista è Miura Takahiro che aveva già lavorato in passato ne1 [ continua a leggere]

    3.0/10
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    "Just Because!" è semplicemente un anime inutile, vuoto, piatto e banale, partito con buone premesse ma completamente disattese nel susseguirsi degli episodi. Trama, personaggi, triangoli amorosi (?), opening, ending, comparto sonoro, animazioni, sfondi... non c'è nemmeno un particolare o scena che farà ricordare questo anime da qui a qualche stagione, e il suo destino sarà nel finire in quell'immenso catalogo di anime mediocri dimenticati da tu1 [ continua a leggere]
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    "Rakudai Kishi no Cavalry" è un anime plagio che attinge fortemente da "Mahouka Koukou no Rettousei", senza tutti i concetti della magia, e da "Bleach", senza gli elementi spirituali. L'idiozia con cui il protagonista riesca a crearsi il gruppo di amici e i suoi discorsi motivazionali che sembrano usciti da un generatore guasto di testi dei Baci Perugina fanno risaltare la prevedibile e scontata componente ecchi, anche se da quel punto di vista1 [ continua a leggere]
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    Difficile fare una recensione di "Shingetsutan Tsukihime". Come ogni anime trasposto da un'altra opera, si può iniziare ad analizzarlo come opera a sé stante slegata dal suo capostipite o come riproposizione in un altro media del prodotto originario. In entrambi i casi però il voto sotto la sufficienza è garantito.

    L'anime di dodici episodi è tratto da una visual novel, "Tsukihime", della lunghezza di poco meno di cinquanta ore. La visual novel1 [ continua a leggere]
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    Questa recensione contiene spoiler e si focalizza sullo sviluppo di alcuni personaggi mentre trascura altri aspetti che sono stati ben trattati da altri recensori precedentemente a me.

    Apparentemente i protagonisti di questa opera sono all'apparenza Mahiro e Yoshino, ma le vere attrici di questa opera sono Hakaze Kusaribe e Aika Fuwa (o per meglio dire il suo lascito). Noi seguiamo dal primo all'ultimo episodio le azioni dei due ragazzi ma essi1 [ continua a leggere]