Continua il nostro avvicinamento ad Essen. Forse i titoli più popolari e appariscenti sono già stati analizzati, ma puntiamo ora a scovare le sorprese che si celano dietro al migliaio di nuove uscite che si potranno comprare o provare ad Essen.
Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
TransAtlantic, dopo ben 4 anni di sviluppo, debutterà finalmente a questa Essen e, sebbene non sia certo un titolo appariscente, si tratta della nuova creazione di uno degli autori che più amo, ovvero Mac Gerdts. Avendo un po’ seguito la genesi del gioco sono abbastanza stupito della sua forma finale: mi ricordavo una plancia con una rondella all’Imperial all’inizio, poi una plancia con obbligazioni in una successiva versione, ma con un gameplay che si stava avvicinando alle meccaniche di Concordia. Ora viene anche a mancare una vera e propria plancia.
Non c’è ancora un regolamento, per cui ho recuperato le informazioni da altri speciali, come quello de La Tana dei Goblin che vi consiglio di leggere per una descrizione più dettagliata di quella che farò, e leggendo interviste e prove.
La plancia, se così vogliamo chiamarla, è formata da diverse aree che hanno semplicemente lo spazio per esporre le navi. I giocatori hanno una piccola zona in cui possono mettere i loro moltiplicatori per i punti a fine partita, alla Navegador per intenderci. Le dinamiche di gioco ruotano all’acquisto di carte “nave”, che hanno un anno di varo e varie caratteristiche, come velocità passeggeri, carico.
I giocatori iniziano con una mano di 7 carte azione base (alla Concordia) e ne devono giocare una per turno: esemplificando potrete comprare carte nave, vararne, comprare trading post, depositi di carbone, ottenere soldi e punti per le navi giocate usando il vostro carbone. E’ anche possibile copiare una carta dell’avversario. Infine ci sono 2 carte che fanno riprendere in mano quanto giocato nei turni precedenti: offrono piccole sfumature, per esempio una permette l’aumento dei moltiplicatori di punti, l’altra la possibilità di acquisire contratti. In entrambi i casi si potrà prendere un’azione potenziata in mano da quelle esposte, che si unirà alla vostra mano iniziale.
La partita finisce quando escono tutte le navi e a quel punto si distribuiscono punti a seconda dei moltiplicatori che si hanno, per quello che avete costruito e per i soldi rimasti. Il tutto si aggiunge a quelli ottenuti durante la partita.
Si gioca da 2 a 4 giocatori credo entro le 2 ore.
Clank! In! Space! Non è una espansione del noto gioco che abbiamo, nella sua prima versione, anche in Italiano, ma è una reimplementazione dello stesso in una nuova ambientazione.
Si tratta di un deck building con plancia in cui sono introdotti elementi del genere “push your luck”: siete un gruppo di avventurieri e dovete introdurvi nella nave spaziale del mega-iper cattivo di turno, rubare e scappare. Senza esagerare però, perché ogni vostra mossa lo farà irritare di più e beh, potrebbe decidere di incenerirvi.
Clank! è stato una delle sorprese della scorsa Essen ed è, ad un anno di distanza, tra i titoli più vincenti della scorsa manifestazione. In questa nuova versione cambia ambientazione ed arriva con una mappa un po’ spiazzante, ma che ha il pregio di essere variabile e modulare.
Ci sono altre novità, come l’introduzione delle carte fazione alla Star Realms, elemento che rende la parte di deck building più interessante, rendendo più appetibili anche carte di base non così potenti. E’ stato poi introdotto l’obbligo di dover pianificare meglio l’esplorazione, non potrete entrare a scappare con incursioni lampo, ci sono delle attività che ora siete obbligati a svolgere prima di poter accedere alle aree chiave dell’astronave. Inoltre avrete la possibilità di trasferirvi da una parte all’altra della nave, se adeguatamente attrezzati, dandovi più flessibilità nei movimenti.
Si gioca da 2 a 4 giocatori in circa un'ora.
Da “Suburbia” nasce “Castles of Mad King Ludwig”, da quest’ultimo ora The Palace of Mad King Ludwig. Un buon gioco che diventa un ottimo gioco, che ora diventarà cosa? Un capolavoro o soltanto una mera operazione commerciale?
Le differenze nel gameplay sono ben più evidenti rispetto a quelle nei titoli: prima di tutto scompaiono i soldi e il palazzo da costruire è questa volta in comune. La meccanica base, quella di acquistare i pezzi da una plancia in cui sono esposti a prezzo crescente, rimane la stessa. i giocatori si alternano a posizionare tasselli quadrati alla Carcassonne: se riescono a fare combaciare le porte, che possono essere di vario colore, acquisterete dei cigni. I cigni sono fondamentali: oltre ad essere la moneta per gli acquisti a fine partita possono portarvi parecchi punti se riuscite a formare dei set dei giusti colori. Sarà discrezione del giocatore se scegliere di prendere pezzi più interessanti pagando o se invece accontentarsi, trattenendo dei cigni che altrimenti avrebbe speso.
E’ possibile anche scegliere di non piazzare i tasselli per prendere degli obiettivi a lungo termine, in modo da guadagnare ulteriori punti. In alternativa è possibile pagare dei cigni e usare un tassello per attivare dei poteri che portano non pochi benefici nel corso della partita. Il tutto viene posizionato in una bella plancia giocatore in cui, tuttavia, sono presenti solo sei spazi tra poteri e bonus di fine partita, per cui il giocatore sarà obbligato a scegliere con attenzione se favorire i poteri o i punti extra a fine partita.
Anche in questo gioco il completare le stanze permette di attivare dei bonus, esattamente come in Castles of Mad King Ludwig. Man mano che le pile di pezzi si esauriscono, iniziano a entrare in gioco dei muri che lentamente circondano il castello, chiudendolo e mettendo così fine alla partita.
Si gioca da 2 a 4 giocatori probabilmente in un'oretta e mezza.
Potete consultare gli altri speciali di Essen 2017 finora pubblicati seguendo questi link:
Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.
TransAtlantic
TransAtlantic, dopo ben 4 anni di sviluppo, debutterà finalmente a questa Essen e, sebbene non sia certo un titolo appariscente, si tratta della nuova creazione di uno degli autori che più amo, ovvero Mac Gerdts. Avendo un po’ seguito la genesi del gioco sono abbastanza stupito della sua forma finale: mi ricordavo una plancia con una rondella all’Imperial all’inizio, poi una plancia con obbligazioni in una successiva versione, ma con un gameplay che si stava avvicinando alle meccaniche di Concordia. Ora viene anche a mancare una vera e propria plancia.
Non c’è ancora un regolamento, per cui ho recuperato le informazioni da altri speciali, come quello de La Tana dei Goblin che vi consiglio di leggere per una descrizione più dettagliata di quella che farò, e leggendo interviste e prove.
La plancia, se così vogliamo chiamarla, è formata da diverse aree che hanno semplicemente lo spazio per esporre le navi. I giocatori hanno una piccola zona in cui possono mettere i loro moltiplicatori per i punti a fine partita, alla Navegador per intenderci. Le dinamiche di gioco ruotano all’acquisto di carte “nave”, che hanno un anno di varo e varie caratteristiche, come velocità passeggeri, carico.
I giocatori iniziano con una mano di 7 carte azione base (alla Concordia) e ne devono giocare una per turno: esemplificando potrete comprare carte nave, vararne, comprare trading post, depositi di carbone, ottenere soldi e punti per le navi giocate usando il vostro carbone. E’ anche possibile copiare una carta dell’avversario. Infine ci sono 2 carte che fanno riprendere in mano quanto giocato nei turni precedenti: offrono piccole sfumature, per esempio una permette l’aumento dei moltiplicatori di punti, l’altra la possibilità di acquisire contratti. In entrambi i casi si potrà prendere un’azione potenziata in mano da quelle esposte, che si unirà alla vostra mano iniziale.
La partita finisce quando escono tutte le navi e a quel punto si distribuiscono punti a seconda dei moltiplicatori che si hanno, per quello che avete costruito e per i soldi rimasti. Il tutto si aggiunge a quelli ottenuti durante la partita.
Si gioca da 2 a 4 giocatori credo entro le 2 ore.
Aspettative: 3/5
Spiazzante: sembra essere un Concordia senza plancia, dove non si prendono punti per le carte in mano, ma per elementi alla Navegador. Oppure sembra un Nevegador senza plancia e movimento di navi, ma con un sistema di carte alla Concordia che sostituisce la rondella. Pur amando l’autore TransAtlantic non mi convince del tutto, lo vedo come un ibrido che toglie a due giochi che adoro caratteristiche che apprezzo e che li rendono i gioielli che sono. Sicuramente i 4 anni di sviluppo sono sintomo che le scelte non sono state fatte con leggerezza, per cui lo proverò di certo
Spiazzante: sembra essere un Concordia senza plancia, dove non si prendono punti per le carte in mano, ma per elementi alla Navegador. Oppure sembra un Nevegador senza plancia e movimento di navi, ma con un sistema di carte alla Concordia che sostituisce la rondella. Pur amando l’autore TransAtlantic non mi convince del tutto, lo vedo come un ibrido che toglie a due giochi che adoro caratteristiche che apprezzo e che li rendono i gioielli che sono. Sicuramente i 4 anni di sviluppo sono sintomo che le scelte non sono state fatte con leggerezza, per cui lo proverò di certo
Clank! In! space!
Clank! In! Space! Non è una espansione del noto gioco che abbiamo, nella sua prima versione, anche in Italiano, ma è una reimplementazione dello stesso in una nuova ambientazione.
Si tratta di un deck building con plancia in cui sono introdotti elementi del genere “push your luck”: siete un gruppo di avventurieri e dovete introdurvi nella nave spaziale del mega-iper cattivo di turno, rubare e scappare. Senza esagerare però, perché ogni vostra mossa lo farà irritare di più e beh, potrebbe decidere di incenerirvi.
Clank! è stato una delle sorprese della scorsa Essen ed è, ad un anno di distanza, tra i titoli più vincenti della scorsa manifestazione. In questa nuova versione cambia ambientazione ed arriva con una mappa un po’ spiazzante, ma che ha il pregio di essere variabile e modulare.
Ci sono altre novità, come l’introduzione delle carte fazione alla Star Realms, elemento che rende la parte di deck building più interessante, rendendo più appetibili anche carte di base non così potenti. E’ stato poi introdotto l’obbligo di dover pianificare meglio l’esplorazione, non potrete entrare a scappare con incursioni lampo, ci sono delle attività che ora siete obbligati a svolgere prima di poter accedere alle aree chiave dell’astronave. Inoltre avrete la possibilità di trasferirvi da una parte all’altra della nave, se adeguatamente attrezzati, dandovi più flessibilità nei movimenti.
Si gioca da 2 a 4 giocatori in circa un'ora.
Aspettative: 4/5
Non ho Clank, ma lo volevo avere. Probabilmente non lo avrò mai, perché ora voglio Clank! In! Space! Forse ci perde un po’ in ambientazione, preferisco il fantasy alla fantascienza nei giochi, ma ci guadagna in rigiocabilità e profondità. Sembra essere la versione un po’ più per gamer di Clank!, senza perdere la sua immediatezza. Un Clank! 2.0 rivisto e corretto in modo intelligente e saggio.
Non ho Clank, ma lo volevo avere. Probabilmente non lo avrò mai, perché ora voglio Clank! In! Space! Forse ci perde un po’ in ambientazione, preferisco il fantasy alla fantascienza nei giochi, ma ci guadagna in rigiocabilità e profondità. Sembra essere la versione un po’ più per gamer di Clank!, senza perdere la sua immediatezza. Un Clank! 2.0 rivisto e corretto in modo intelligente e saggio.
The Palace of Mad King Ludwig
Da “Suburbia” nasce “Castles of Mad King Ludwig”, da quest’ultimo ora The Palace of Mad King Ludwig. Un buon gioco che diventa un ottimo gioco, che ora diventarà cosa? Un capolavoro o soltanto una mera operazione commerciale?
Le differenze nel gameplay sono ben più evidenti rispetto a quelle nei titoli: prima di tutto scompaiono i soldi e il palazzo da costruire è questa volta in comune. La meccanica base, quella di acquistare i pezzi da una plancia in cui sono esposti a prezzo crescente, rimane la stessa. i giocatori si alternano a posizionare tasselli quadrati alla Carcassonne: se riescono a fare combaciare le porte, che possono essere di vario colore, acquisterete dei cigni. I cigni sono fondamentali: oltre ad essere la moneta per gli acquisti a fine partita possono portarvi parecchi punti se riuscite a formare dei set dei giusti colori. Sarà discrezione del giocatore se scegliere di prendere pezzi più interessanti pagando o se invece accontentarsi, trattenendo dei cigni che altrimenti avrebbe speso.
E’ possibile anche scegliere di non piazzare i tasselli per prendere degli obiettivi a lungo termine, in modo da guadagnare ulteriori punti. In alternativa è possibile pagare dei cigni e usare un tassello per attivare dei poteri che portano non pochi benefici nel corso della partita. Il tutto viene posizionato in una bella plancia giocatore in cui, tuttavia, sono presenti solo sei spazi tra poteri e bonus di fine partita, per cui il giocatore sarà obbligato a scegliere con attenzione se favorire i poteri o i punti extra a fine partita.
Anche in questo gioco il completare le stanze permette di attivare dei bonus, esattamente come in Castles of Mad King Ludwig. Man mano che le pile di pezzi si esauriscono, iniziano a entrare in gioco dei muri che lentamente circondano il castello, chiudendolo e mettendo così fine alla partita.
Si gioca da 2 a 4 giocatori probabilmente in un'oretta e mezza.
Aspettative: 2/5
Non mi ha conquistato: il gioco sembra esserci e propone buoni spunti, ma a parte il modo di chiusura della partita il resto non trovo sia particolarmente geniale o originale. Ci sono poi troppi segnalini in gioco, tra quelli che vanno sopra i tasselli e ne identificano la proprietà e i cigni dei vari colore. Mi pare un po’ caotico, senza contare che la meccanica più interessante di Castles of Mad King Ludwig, quella degli acquisti, non è stata adeguatamente rimpiazzata con qualcosa della stessa profondità. Nel complesso mi sembra un gioco più semplice e meno profondo, e forse anche meno immediato
Non mi ha conquistato: il gioco sembra esserci e propone buoni spunti, ma a parte il modo di chiusura della partita il resto non trovo sia particolarmente geniale o originale. Ci sono poi troppi segnalini in gioco, tra quelli che vanno sopra i tasselli e ne identificano la proprietà e i cigni dei vari colore. Mi pare un po’ caotico, senza contare che la meccanica più interessante di Castles of Mad King Ludwig, quella degli acquisti, non è stata adeguatamente rimpiazzata con qualcosa della stessa profondità. Nel complesso mi sembra un gioco più semplice e meno profondo, e forse anche meno immediato
Potete consultare gli altri speciali di Essen 2017 finora pubblicati seguendo questi link:
- Gaia Project e Clans of Caledonia
- Photosynthesis, Ex Libris e Queendomino
- Agra, Merlin e Whistle Stop
- Charterstone, Bunny Kingdom e 1920 Wall Street
- Nusfjord, Keyper e Mountains of Madness
- Majesty: For the Realm, Heaven & Ale e Rajas of the Ganges
- Dice Hospital, Altiplano e Password Express
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