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    "Fiocchi di cotone per Jeanie" è un anime dotato di una forte levatura sociale, e non certo per la presenza di gente di colore, ma proprio per il contesto in cui si svolge la trama. "Fiocchi di cotone per Jeanie" è come una continua colonna sonora di vita, uno scorcio della vita degli americani di inizio Ottocento dove ogni libertà e modo di pensare era finalmente permessa, laddove l'indipendenza e le continue guerre avevano minato i corpi, ma n1 [ continua a leggere]
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    Credo che il problema principale di questa serie non sia tanto l'operazione di ringiovanimento, e nemmeno quella di rimettere in piedi un merchandising su un glorioso titolo. C'è solo la volontà di proseguire un progetto lasciato in sospeso per anni, inserendo, per così dire, nuove motivazioni. La trama comunque non è affatto maluccio, ci sono tutti i crismi per assistere a un ennesimo capolavoro delle gesta di Mila, ma proprio non decolla.
    Purt1 [ continua a leggere]
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    Essenzialmente non si poteva chiedere di più a questo prequel, che ha in un certo senso il compito di chiudere e aprire contemporaneamente la saga, ovvero chiudendo la nuova pentalogia da una parte, e aprendo la saga vecchia dall'altra.
    Si può dire con certezza che questo è stato sicuramente l'episodio più difficile da realizzare, proprio per questi motivi. In pratica tutto quello che accade durante il film ci conduce all'inizio della serie, spe1 [ continua a leggere]
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    Quello trattato in questa serie potremmo definirlo "il lato pacioccone di Raoul che non ti saresti mai aspettato". Mi spiego meglio.
    Tutti coloro che hanno visto la serie classica hanno sempre pensato che l'uomo dal cavallo-intercooler fosse un semplice seminatore di morte e distruzione per puro desiderio di conquista per diventare il salvatore di un mondo utopico, un mondo che, nonostante le esplosioni atomiche dell'epoca in cui viene narrata l1 [ continua a leggere]
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    Toki è sicuramente tra i personaggi più amati della serie, escludendo ovviamente Ken, e quindi parlo dei vari Shoo, Rei, Fudo della montagna e Julia.

    Toki è sempre stato uno di quei personaggi che, pur parecchio "assenti" nelle scene cardine della serie, sono sempre determinanti per la stessa. Diciamo che, per dirla alla americana, in un'ipotetica notte degli Oscar gli andrebbe conferita immediatamente la statuetta del miglior attore non protag1 [ continua a leggere]
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    Quest'anime non ha la capacità come molti altri suoi predecessori di tenere incollato lo spettatore a ogni evento di ogni episodio, però un lato positivo lo mostra chiaramente: quello di essere sempre fedele alla trama e cercare di raccontarla nei pochi episodi in cui questo titolo è incentrato.

    Lo scopo dell'autore è quello di mostrarci ancora una volta quanto le vecchie teorie del superuomo siano ormai logore e inaccettabili nella società att1 [ continua a leggere]
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    Quest'anime è una variante della saga " Yu-Gi-Oh!" che ho sempre concepito poco nella sua narrazione, visto che è una continua mescolanza di fanta-motomondiale con il conosciuto gioco di carte collezionabili.
    Diciamo che è la chiave ultramoderna con cui tale serie può essere vista, assume dei connotati il più delle volte iper-tecnologici, basati su corruzioni, ragazzi disagiati e in preda a una continua sete di dimostrare di essere i migliori pe1 [ continua a leggere]
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    Più di tanto il limone non si poteva spremere. Ovvero, se "Dragon Ball" viene ben analizzato, si capisce subito che è sempre una fonte inesauribile di risorse, commenti e critiche, da parte di addetti ai lavori e dei fan della serie.
    Nell'epoca attuale, nella produzione degli anime, si dispongono di mezzi con cui nel giro di poco tempo vengono realizzati prodotti animati di eccellente fattura, ma che nella maggior parte dei casi fanno il verso a1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Il "Piccolo Lord" è un grandissimo anime, che è stato realizzato allo scopo di far rivivere, secondo me, in chiave di cartone animato, una delle più belle rappresentazioni di quest'opera.
    Nei disegni e nella rappresentazione quest'anime ricorda molto un film girato otto anni prima, ispirato alle stesse vicende, basta guardare i personaggi, che hanno caratteri distintivi quasi identici all'omonimo film.

    Ovviamente l'opera qui recensita è rivista1 [ continua a leggere]
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    "Saint Seiya Omega" è davvero la fine della saga di Saint Seiya, ma nel vero senso della parola. Difatti l'obiettivo di Masami Kurumada, il suo autore, lasciando nelle mani del realizzatore di alcuni episodi importanti della saga "Pretty Cure" questa serie, assume il nuovo proposito di mostrare il lato "adulto" di Seiya e compagni.
    Tale lato viene mostrato ovviamente con un finale già scritto di ciò che avverrà in "Next Dimension" e con l'inseri1 [ continua a leggere]
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    In quest'opera sono presenti praticamente nell'edizione italiana quella "stirpe" di doppiatori a cui sono profondamente legato, dal direttore del doppiaggio fino agli artisti che vi hanno lavorato, per la maggior parte di loro, essi sono presenti anche all'interno del doppiaggio italiano de "I Cavalieri dello Zodiaco.

    Difatti il direttore del doppiaggio è il grandissimo e compianto Enrico Carabelli, che dà anche la voce ad uno dei protagonisti1 [ continua a leggere]
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    La nuova serie dedicata a Gundam aveva l'obiettivo primario di essere meno sanguinolenta della serie precedente, o comunque era indirizzata ad un pubblico più giovane, quindi gli autori dell'opera pensarono bene di innovare la narrazione con dei tratti sicuramente più giovani e freschi.

    E difatti le "forze fresche" sono l'elemento principale che diversificano la serie dalla precedente, anche se il filone narrativo praticamente parte dalla fine1 [ continua a leggere]