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Graziosa favola dark dove l’eleganza grafica la fa da padrona, pur avendo molte sfaccettature la componente gameplay è semplice ed intuitiva, divertente poi poter controllare in contemporanea – in maniera del tutto indipendente – due personaggi, uno per stick. Bene dunque ma non benissimo.
La storia è il vero punto di forza di questo gioco, una vicenda davvero intrigante e suggestiva che purtroppo non riesce a performare nel modo migliore per v1 [ continua a leggere]
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Eccellente gioco di avventura unico e avvincente le grafiche anche se datate belle ed entusiasmanti lo consiglio anche se sicuramente ad oggi esistono giochi ancora più definiti e belli ma Come Atlantis del 1997 non ci sono paragoni. Seth è un personaggio che interagisce con Molti altri nel gioco e risulta sempre bello nel modo in cui il Giocatore deve risolvere i vari rebus ed enigmi anche di logica abbastanza pesante per i più giovani ma sicur1 [ continua a leggere]

7.5/10
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L’originale “Outrun” uscito nel 1986 fu un gioco fenomenale per i suoi tempi, con un gameplay fantastico, una struttura di gioco innovativa e un comparto audiovisivo meraviglioso. Questo nuovo capitolo, uscito originariamente nel 1989 e chiamato “Turbo Outrun” ne riprendeva buona parte delle caratteristiche, rivelandosi complessivamente buono, seppur ovviamente molto meno impattante per lo scenario dei videogiochi dell’epoca.

In sostanza, si tr1 [ continua a leggere]
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Action - Platform - Levelling

Uscito su PS4 nel 2016 sviluppato da Insomniac Games, remake del primo capitolo uscito su PS2 nel 2002, il titolo non si pone all'interno di una saga specifica ma risulta essere semplicemente un omaggio al primissimo capitolo.

Storia:
La storia racconta l'incontro tra i protagonisti Ratchet e Clank nella loro primissima avventura spaziale contro il Dr. Nefaroius.
Come nel primo capitolo ci ritroveremo a visitare p1 [ continua a leggere]
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“Wonder Boy in Monster World” è il quinto capitolo della serie pubblicato originariamente nel 1991 e inserito recentemente in alcune collection per piattaforme moderne. Personalmente, ho avuto la possibilità di giocarlo attraverso la raccolta “Anniversary” per Switch e ammetto di averlo apprezzato abbastanza, seppur con qualche riserva.

Si tratta sostanzialmente di un action a scorrimento laterale con una spiccata componente platform e con una1 [ continua a leggere]
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“Super Mario Bros. 2” è il seguito fasullo di quel “Super Mario Bros.” che nel 1985 scrisse la storia dei videogiochi. Com’è noto, si tratta originariamente di un gioco che nulla aveva a che fare con Mario, tale “Doki Doki Panic”, che evidentemente si indirizzava al solo mercato interno giapponese e che non aveva molto da dire al pubblico internazionale. Il vero “Super Mario Bros. 2”, ribattezzato in seguito “The lost levels” in occidente, era d1 [ continua a leggere]
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Dopo diversi anni di assenza dal brand, l'ultimo gioco che ho giocato è stato Spada e Scudo, anche a causa dei disastrosi Scarlatto e Violetto, avevo un po' perso la passione nei confronti di questo gioco che rappresenta la mia infanzia videoludica; a seguito però di diverse challenge viste su Twitch o YouTube ho deciso di rigiocarlo per l'ennesima volta dall'inizio, aggiungendo un po' di difficolta con una Nuzlocke.
Sarà perché il gioco lo cono1 [ continua a leggere]

8.5/10
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Un gioco nella media, che conquista per la sua semplicità e scorrevolezza e non pretende troppo impegno.
Tarzan, tratto dall'omonimo film della Disney, ispirato ai racconti di Edgar Rice Burroughs, è una sorta di avventura nella giungla per distarsi un po'. I livelli sono abbastanza facili da completare; nonostante ciò bisogna procedere con cautela lungo i livelli del gioco, per la presenza di molte zone nascoste che si potrebbero dimenticare1 [ continua a leggere]

8.0/10
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“Blasphemous” è un gioco a metà strada tra il metroidvania e il soulslike, ed essendo amante di entrambi i generi ho voluto dargli una possibilità sull’onda dell’entusiasmo dovuto alla pubblicazione del sequel uscito recentemente nei negozi. Complessivamente si è rivelato un titolo convincente, ma considerando il mio trasporto per questa tipologia di giochi, avrebbe potuto catturarmi più a fondo qualora avesse presentato un gameplay più vario e1 [ continua a leggere]
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Provo timore a parlare di "Saya no uta", perché sento che ogni tentativo di descriverla possa banalizzarla, come se non esistessero termini concreti capaci di descrivere bene ciò che è astratto.
Per chi ha studiato linguistica, sa che questo è un "problema" annoso del linguaggio: esso è sempre una convenzione, una serie di etichette e di paletti che diamo a un gradiente di suoni e concetti informi, non importa su quale piano di articolazione c1 [ continua a leggere]

9.0/10
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Il gioco si presenta come tutti i normali giochi di from software: lore non tanto esplicita ma emozionante.
Il gioco di durata media lascia quasi completo controllo al giocatore che si può imbarcare da alcune difficili challenge a uno sviluppo più lineare.
Come si può definire... Un gioco ben equilibrato con alcuni dettagli che fanno commuovere
Il giocatore può scegliere la classe anche se poi può tranquillamente sostenere le altre caratteristi1 [ continua a leggere]
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Parto dicendo che non sono un grande conoscitore della serie “Final Fantasy”, ho giocato pochi titoli della saga e relativamente recenti; quindi, non mi metterò a fare analisi in retrospettiva giudicando questa versione del primo capitolo con la consapevolezza che potrebbe avere un fan. Sono però un videogiocatore che sta recuperando tanti titoli e saghe storiche del passato e, ovviamente, non potevo escludere “Final Fantasy” dalla mia lista di1 [ continua a leggere]