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    8.0/10
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    "Ti piacerebbe diventare il protagonista?"
    È la domanda che "quella certa persona" fa a quel tale personaggio. Ma cosa significa di preciso essere un protagonista? Chiaramente il protagonista di uno shonen deve avere tutto sommato buon cuore (scusami Light), essere o quantomeno diventare forte e coraggioso (perdonami Shinji), proteggere i deboli, avere fiducia nel prossimo, credere nella possibilità dei cattivi di redimersi e così via. Non c'è c1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    "Devilman" è, a parer mio, il miglior manga mai scritto.

    Profondo, seminale, ha un larga parte posto le basi di gran parte dei tropi del genere dark fantasy e dark action manga: il rapporto Ryo-Akira, determinate tematiche anti-umaniste, la commistione di generi mostrata già dal terzo volume, l'approfondimento psicologico dei "cattivi", presentati non come bestie spietate ma esseri razionali, capaci di provare amore e orgoglio, come evidente n1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Considerato che sono solo al quarto volume su 42, praticamente alla fine delle olimpiadi di Chojin, il punto in cui la trama diventa più seria, se vogliamo. Probabilmente il mio giudizio cambierà con il continuo della storia, credo in meglio, visto l'andamento.

    Questa serie, meno conosciuta della seconda, Kinnikuman Nisei (Ultimate Muscle da noi) narra appunto del padre di Mantaro Kinniku, Suguru Kinniku. La serie, partendo come parodia di Ultr1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Insomma, non è niente di speciale. Una storia abbastanza banale, scopiazzata da altri manga (Naruto e Dragonball), infarcita di umorismo, banale anch'esso, con qualche combattimento ultra banale e infine (mi spiace ma devo ripetermi di continuo) qualche scena tragica di una banalità assurda. Il voto poteva essere benissimo un cinque, ma ho deciso di dargli sei perché, nonostante tutto, il tema della cabala, degli angeli, dei demoni ecc è abbasta1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Un manga ridicolo, di una banalità sconcertante, dalla trama ai personaggi ai disegni. Non è altro che una brutta copia di 666 Satan che, a sua volta, è una brutta copia di Naruto (ho capito che sono fratelli ma che c'entra? Mica per questo devono fare un manga uguale!). I combattimenti sono decisamente orrendi, basti vedere le strategie adottate dai personaggi. Seishi, se non sei capace di rappresentare una strategia di combattimento come si de1 [ continua a leggere]
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    Questo manga purtroppo non ha avuto il successo che meritava, il che probabilmente era inevitabile, data la storia da cui è tratto, il leggendario Ken il guerriero. Io penso invece (e ora potete anche insultarmi) che quest'opera sia persino migliore della precedente, anche se di poco, per un semplice motivo. I tempi,tra un opera e l'altra sono molto cambiati, il primo Ken il guerriero nacque più o meno agli albori del fumetto giapponese, in più1 [ continua a leggere]
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    Ken il Guerriero è stato, senza alcun dubbio, una pietra miliare nell'editoria fumettistica giapponese.
    La storia narra di un futuro post apocalittico, in cui, a seguito di una devastante guerra nucleare, il clima è diventato desertico e la maggior parte delle forme di vita si sono estinte. Tranne gli uomini. Ora sulla terra vige la legge del più forte, bande di motociclisti scorrazzano dappertutto dettando legge e i forti spadroneggiano. L'unic1 [ continua a leggere]
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    Niente da dire, uno shonen davvero con le palle. C'è tutto: amicizia, combattimento, ragionamento, strategia,avventura e un po di violenza che non guasta. Dalla trama potrebbe sembrare uno dei soliti shonen da quattro soldi, il ragazzo con un sogno da realizzare, la ricerca del padre, un gruppo di amici che incontra pian piano, un cuore puro ecc, e forse all'inizio lo era, ma più va avanti più i misteri aumentano e la qualità sale. L'apice del r1 [ continua a leggere]