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    8.0/10
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    Il genere shoujo, mi spiace dirlo, è spesso sottovalutato o maltrattato dalle minimizzazioni che se ne fanno. Gli shoujo sono articoli particolari, che vanno presi con le pinze per alcuni, trattati con riguardo. Per altri non sono neppure da considerare, vengono scartati a priori.
    Rimane ancorato a questo genere di commedia romantica a tinte pastello il pubblico, che, più che un capolavoro, più di una forma d'arte, più di una facile e rapida vi1 [ continua a leggere]
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    Aperte le prime pagine virtualmente e sfogliate con iniziale distrazione, alla mia perplessità è in breve subentrata un'impressione di colpevolezza immediata e struggente per la poca attenzione prestata in precedenza alla lettura.
    Watashitachi no shiawase na jikan non è una favola, lungi dall'esserlo, ma ne esercita fascino uguale su chiunque si avvicini incautamente a leggerne la storia. È un quadro di vita reale, dolorosamente reale, trattegg1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Se ne son dette davvero di tutti i colori su questo manga, troppe a mio avviso, ma non sono qui, e né sarebbe mia intenzione esserlo, per disquisire di questo, tutt’altro.
    D.Gray Man ha come protagonista Allen Walker, un ragazzino al primo impatto, un uomo al secondo, un adolescente maturo e fin troppo assennato in seguito che non esito a definire l’eroe per eccellenza, e badate bene che in queste mie parole non c’è sarcasmo o alcuna forma di i1 [ continua a leggere]
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    Penso a Full Moon Wo Sagashite con la nostalgia tipica di una lettura giovanile che riporti a galla tanti ricordi e il profumo leggero e fragrante di una primavera appena sbocciata. Con il senno di poi, dato principalmente da una rilettura più accurata e attenta e la conoscenza di shojo altrettanto e/o sicuramente più validi ed esaustivi, posso affermare che abbia perso in parte la fresca bellezza che gli avevo attribuito nei miei primi e timidi1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Cat Street colpisce. Tira dritto al punto e ci arriva, oh se ci arriva!
    È come un pugno nello stomaco, una fitta al cuore e una spina nel fianco, tutto questo insieme e molto altro ancora. Il lettore non sa bene cosa pensare, non può pensare o riuscire a far altro che non sia tenere il passo e seguire il filo di pensieri dei protagonisti, immergersi nel sofferto accanimento con cui si autodistruggono e il loro crudele disfattismo, l’opera di dem1 [ continua a leggere]
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    Sarà stata la stanchezza o forse la poca predisposizione a leggere trame di natura sostanzialmente lineare, sarà che gli shojo non riescano a catturarmi più del dovuto o ad oltrepassare lo scontato interesse di una semplice lettura, ma “Sarà perché mi piaci” non mi ha colpito in alcun modo.
    È carino, pur se con un finale scontato e intuibile sin dal principio, ma davvero nulla che attiri l’attenzione o desti una sollecita curiosità da parte del1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Come altri lettori suppongo, ho scoperto Chrono Crusade quasi per caso e dopo aver già visto l'anime. È stato un desiderio improvviso che mi ha convinto a leggerlo, e anche l'obbligo di sapere, capire e vedere a fondo ciò che l'anime non mostrava.
    Chrono Crusade tradotto letteralmente significa "La crociata di Chrono" e Chrono che nella mitologia greca è il dio del Tempo, qui invece è un demone pentito. Ho sempre ritenuto che la scelta del nome1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Una storia breve spesso corre il rischio di cadere nella banalità, un errore comune che nasce dal desiderio del mangaka di affrontare troppi argomenti, senza riuscire poi a presentarli al meglio o finire col far rimanere bozze idee di per sé buone ed efficaci, ma che avrebbero dovuto essere sviluppate e ampliate in modo più accurato e con attenzione, spazio e tempo maggiori. Insomma, il classico metter troppa carne a cuocere!
    In "Spicy Pink" Wat1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Inu-Yasha è stato il primo manga che io abbia letto e che mi abbia coinvolto a tal punto da convincermi a comprarlo. Per questo, per il mio povero portafoglio e per tanti altri motivi, nonostante sia ora orientata verso altri generi è per me indimenticabile.
    La trama avvincente, il susseguirsi senza sosta di battaglie, combattimenti e litigi e il mix di azione, avventura e amore che lo contraddistingue, tutti questi fattori servono a renderlo fa1 [ continua a leggere]