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    Makoto Shinkai, qui al suo secondo lavoro, si dimostra già in grado di catturare l’interesse con una storia apparentemente semplice che però riesce a trasmettere i più grandi e vivi sentimenti grazie alla sua personale rivisitazione della struttura narrativa adoperata, basata sull'evoluzione di un rapporto nel corso del tempo.

    Il film è suddiviso in tre piccoli segmenti che seguono le esperienze di Takaki e Anae, due adolescenti uniti da una so1 [ continua a leggere]
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    Era da tanto che non vedevo un titolo che mi lasciasse così stranito o scosso...

    Forse perché la premessa sembrava totalmente diversa da quella che poi si è rivelata; e intendiamoci, questo non è affatto un difetto, anzi: l'idea di vedere come i contenuti e le morali di queste storie possano riflettersi nella vita vera, in situazioni e contesti diversi ma in un certo senso più familiari allo spettatore e così rivelarle ancora attuali era decisa1 [ continua a leggere]
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    Quand'ero piccolo, questo era il film dei Pokémon che ho visto più volte, anche per un fattore non da poco: era l'unico che possedevo in VHS.
    Non che per questo non avessi mai avuto modo di vedere più volte anche gli altri film, dato che li passavano spesso su Italia1, in quelle magiche serate in cui il sabato sera era l'appuntamento fisso col film animato della settimana...
    Ma qui rischiamo di cadere vittima della nostalgia canaglia, e magari d1 [ continua a leggere]
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    Scrivo questa recensione il 16 Ottobre 2024, appena tornato dalla mia prima visione in assoluto di questo film, qui riproposto per i 40 anni della Serie nella versione restaurata mandata al cinema per tre giorni.

    Essendo ancora semi-profano dell'epopea dell'erede della Scuola di Hokuto (ho recuperato nel frattempo tutto l'arco di Shin nello storico Anime), il mio giudizio non è influenzato da alcun attaccamento al materiale originale, né dal co1 [ continua a leggere]
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    Già all'annuncio c'erano stati soprattutto pareri di obiezione nei confronti di questa nuova serie, e tutti per ragioni abbastanza comprensibili.
    Per parte mia, nonostante abbia sempre tenuto a freno le eccessive aspettative, e non essendo grande fan di questi mix di serie e film in formati diversi, col tempo ho sempre più manifestato un interesse enorme che non si è mai estinto, e che a fine visione è ancora abbastanza presente per quanto rigua1 [ continua a leggere]
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    Questo è stato il primo titolo su Gamera che ho visto, e da neofita posso dire che si è trattato di un buon 50/50.

    Nel senso che, preso come infarinatura sulle basi del personaggio e della sua lore è molto chiaro, specie nel mostrare le abilità e l'impatto che i vari Kaiju riversano sul mondo circostante, così come le dinamiche che legano i personaggi umani ad essi e tra loro: si comprende ogni motivazione dietro le scelte e i caratteri di ognu1 [ continua a leggere]
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    Hiroyasu Ishida esordisce alla regia di un lungometraggio anime tratto dall’omonimo romanzo di Tomihiko Morimicon, dando vita così a un assurdo insieme dove la ricerca della più logica spiegazione apre un vero e proprio mare di possibilità inaspettate.

    La routine del piccolo genio Aoyama viene notevolmente sconvolta dall’inspiegabile apparizione di tanti pinguini nel bel mezzo della sua città; indagando al riguardo, arriverà a una serie di assu1 [ continua a leggere]
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    Makoto Shinkai delinea una grande avventura indagando il flebile rapporto dell’uomo con la Vita e la Morte.

    La giovane Asuna vive sola con la madre a seguito della morte del padre, affrontando senza troppi problemi il passare delle giornate; il momento più bello è quando si reca nel suo posto segreto in cima a un monte, captando per mezzo della radio del padre le più svariate musiche, tra cui una melodia sconosciuta.
    Tutto viene sconvolto dall’1 [ continua a leggere]