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7.5/10
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L’originale “Outrun” uscito nel 1986 fu un gioco fenomenale per i suoi tempi, con un gameplay fantastico, una struttura di gioco innovativa e un comparto audiovisivo meraviglioso. Questo nuovo capitolo, uscito originariamente nel 1989 e chiamato “Turbo Outrun” ne riprendeva buona parte delle caratteristiche, rivelandosi complessivamente buono, seppur ovviamente molto meno impattante per lo scenario dei videogiochi dell’epoca.

In sostanza, si tr1 [ continua a leggere]

7.5/10
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“Waltz” è uno shonen di genere Thriller/Action scritto da Kōtarō Isaka e disegnato da Megumi Osuga. Composto da 6 volumi totali; si tratta di uno Spin-Off della serie “Il Principe delle Tenebre”, ma si può leggere tranquillamente anche senza aver letto l’opera precedente. Nel complesso, l’ho trovato un titolo riuscito e a grandi linee interessante quanto l’originale.

Tra gli aspetti più positivi dell’opera troviamo sicuramente un disegno di buo1 [ continua a leggere]
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“Bem – il mostro umano” è un anime del 1968 composto da 26 episodi di genere horror. Si tratta indubbiamente di una delle produzioni televisive più interessanti di quegli anni, nonché di una delle più innovative, grazie a dei contenuti, magari oggi ritenuti inoffensivi, per l’epoca abbastanza impressionanti. La serie riesce a risultare ancora accattivante e meritevole di una visione.

Tra gli aspetti più importanti da sottolineare, vi è il fatto1 [ continua a leggere]
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“Wonder Boy in Monster World” è il quinto capitolo della serie pubblicato originariamente nel 1991 e inserito recentemente in alcune collection per piattaforme moderne. Personalmente, ho avuto la possibilità di giocarlo attraverso la raccolta “Anniversary” per Switch e ammetto di averlo apprezzato abbastanza, seppur con qualche riserva.

Si tratta sostanzialmente di un action a scorrimento laterale con una spiccata componente platform e con una1 [ continua a leggere]
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“Tokyo Killers” è un manga disegnato da Jiro Taniguchi composto da varie storie autoconclusive, accomunate dall'appartenenza ai generi noir/hard boiled, pubblicato originariamente in patria nel 1983 e giunto in Italia negli anni Novanta prima grazie a Play Press e successivamente a Planet Manga che continua a detenerne i diritti come per buonissima parte delle opere dell’autore.

Come per altre opere dei primi anni Ottanta di Taniguchi, sono ri1 [ continua a leggere]
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“Super Mario Bros. 2” è il seguito fasullo di quel “Super Mario Bros.” che nel 1985 scrisse la storia dei videogiochi. Com’è noto, si tratta originariamente di un gioco che nulla aveva a che fare con Mario, tale “Doki Doki Panic”, che evidentemente si indirizzava al solo mercato interno giapponese e che non aveva molto da dire al pubblico internazionale. Il vero “Super Mario Bros. 2”, ribattezzato in seguito “The lost levels” in occidente, era d1 [ continua a leggere]
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Il 2022 può essere considerato l’anno del riscatto di DreamWorks. Dopo anni di film tremendamente infantili o decisamente poco ispirati, il celebre studio di animazione è riuscito a risollevarsi grazie a due pellicole decisamente più interessanti di quelle uscite nel suo recente passato, ovvero “Troppo Cattivi” e “Il Gatto con gli Stivali 2”. Se è vero che il secondo si è rivelato un film convincente a tutto tondo, ma pur sempre la rivisitazione1 [ continua a leggere]

6.0/10
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“Bleach”, noto manga di Tite Kubo pubblicato in patria tra il 2001 e il 2016 per un totale di 74 volumi, rappresenta a pieno titolo quel tipo di letture per le quali è particolarmente impegnativo cercare di dare una visione e un giudizio che possa descrivere l’opera nel suo insieme. Parliamo infatti di uno shonen molto lungo, che dal mio punto di vista ha conosciuto parecchi alti e bassi nel corso della sua pubblicazione, attraversando periodi d1 [ continua a leggere]
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“The Monkey - La grande avventura di Goku” è una serie del 1967 ispirata al celebre “Viaggio in Occidente”, giunta in Italia nei primi anni Ottanta e composta in totale da trentanove episodi. La serie offre una reinterpretazione in chiave piuttosto ironica e parodistica del romanzo, ma, nonostante riesca a trasmettere un certo livello di simpatia, soffre a mio avviso di una certa mancanza di continuità nella qualità delle varie storie che animan1 [ continua a leggere]

8.0/10
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“Blasphemous” è un gioco a metà strada tra il metroidvania e il soulslike, ed essendo amante di entrambi i generi ho voluto dargli una possibilità sull’onda dell’entusiasmo dovuto alla pubblicazione del sequel uscito recentemente nei negozi. Complessivamente si è rivelato un titolo convincente, ma considerando il mio trasporto per questa tipologia di giochi, avrebbe potuto catturarmi più a fondo qualora avesse presentato un gameplay più vario e1 [ continua a leggere]

5.5/10
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Jiro Taniguchi è uno dei miei autori preferiti e negli ultimi tempi ho intrapreso una rilettura totale delle sue opere che possiedo al fine di cogliere meglio la maturazione e il percorso del celebre fumettista. Al tempo stesso sto cercando anche di recuperare quelle poche opere che, per un motivo o per l’altro, ancora mi mancavano e “Blue Fighter” rientrava tra queste. Trattandosi di un’opera collocabile all’inizio della carriera dell’autore (o1 [ continua a leggere]
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“101 Dalmatian Street” è una serie sequel/spin-off del classico Disney “La carica dei 101”, ambientata nella Londra contemporanea con protagonisti Dolly e Dylan, discendenti di Pongo e Peggy, perennemente impegnati a badare ai loro novantasette fratelli minori. La serie conta una sola stagione per un totale di ventisei episodi, molti dei quali divisi in due segmenti. Si tratta di una produzione discreta, che cerca naturalmente di farsi apprezzar1 [ continua a leggere]
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Parto dicendo che non sono un grande conoscitore della serie “Final Fantasy”, ho giocato pochi titoli della saga e relativamente recenti; quindi, non mi metterò a fare analisi in retrospettiva giudicando questa versione del primo capitolo con la consapevolezza che potrebbe avere un fan. Sono però un videogiocatore che sta recuperando tanti titoli e saghe storiche del passato e, ovviamente, non potevo escludere “Final Fantasy” dalla mia lista di1 [ continua a leggere]
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“Trouble Is My Business” è un manga scritto da Natsuo Sekikawa e disegnato da Jiro Taniguchi di genere hard boiled, pubblicato in patria a partire dal 1979 e giunto in Italia grazie a Panini nel 2014. Trattandosi ancora oggi dell’opera più anziana di Taniguchi pubblicata in Italia potrebbe rappresentare il punto di partenza ideale con cui approcciarsi al celebre autore. Sicuramente è stato per me un buon punto di inizio per rileggere cronologica1 [ continua a leggere]
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“Wan Wan Chuushingura” è un film d’animazione prodotto dalla Toei Doga nel 1963, diretto da Akira Daikubara e basato su un soggetto originale di Osamu Tezuka. La pellicola è stata anche la prima esperienza di Hayao Miyazaki nel campo dell’animazione. Si tratta di un lungometraggio piuttosto semplice, ma abbastanza piacevole e che vanta un ottimo comparto tecnico.

Il pregio più evidente del film è senza dubbio la qualità dei disegni e delle anim1 [ continua a leggere]
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Avendo apprezzato lo “Spider-Man” del 2018 su PS4 avevo riposto su questo capitolo con protagonista Miles Morales delle buone aspettative, consapevole che si sarebbe trattato di un’esperienza più breve e che bene o male avrebbe mantenuto le stesse caratteristiche del predecessore. Il gioco è stato in grado di rispettare le attese, riproponendo in tempi più brevi le stesse qualità dell’originale e offrendo anche qualche sorpresa sul piano del gam1 [ continua a leggere]
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“Hunter x Hunter” è un manga shonen di Yoshihiro Togashi giunto recentemente al volume 37 e in corso dal 1998. Si tratta di un’opera sfortunatamente nota per la sua pubblicazione travagliata, visto che negli ultimi 15 anni la serializzazione del manga su Shonen Jump si è fatta sempre più irregolare e imprevedibile, con pause a volte anche di 3-4 anni tra un capitolo e l’altro, che tuttavia sembrano non aver inficiato la popolarità e l’apprezzame1 [ continua a leggere]
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Questo sequel è stata una vera rivelazione. Trovai il primo “Gatto con gli stivali” del 2011 un film francamente noioso, uno spin-off di cui non si sentiva minimamente la necessità, appartenente a una saga, quella di “Shrek”, che negli ultimi due capitoli si era un po’ consumata, perdendo il carisma e il coraggio che aveva caratterizzato le sue prime uscite. Curiosamente, il deludente film del 2011 uscì in un periodo abbastanza interessante per1 [ continua a leggere]

7.0/10
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“Mega Man” è un action-platform distribuito originariamente nel 1987 nonché il primo capitolo dell’omonima saga. Si tratta di uno dei titoli simbolo dell’epoca NES, anche se da ciò che mi è parso di capire, secondo fan e critica la saga dovrebbe il suo successo soprattutto al secondo capitolo uscito sempre su NES. Personalmente questo rimane l’unico titolo del franchise che ho giocato e completato; quindi, mi limiterò a recensire il gioco in sé1 [ continua a leggere]

7.0/10
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Gli ultimi anni non sono stati facili per la Pixar. Molti dei suoi film sono stati sacrificati sull’altare della piattaforma Disney Plus, vogliosa di guadagnare in fretta molti abbonati proponendo contenuti altisonanti in precedenza esclusivi del solo cinema, danneggiando l’immagine stessa dello studio, sempre più associato a produzioni di secondo piano da gustarsi comodamente a casa e non sul grande schermo. Inoltre, anche l’apprezzamento del p1 [ continua a leggere]