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    Più insisti/E più diventi impotente/Quale sarà la via giusta/Questa è la tua ultima opportunità/Non arrenderti/Puoi ancora cambiare/Nessuno si dimostrerà compassionevole con te/Questo è il momento della verità/Per quelli come te, dati perdenti in partenza.

    L’altro giorno, mentre ero in compagnia del mio gruppo di amici, senza che nessuno me lo avesse chiesto, affermai di aver cominciato un nuovo anime sul gioco d’azzardo; incuriosito, uno di lo1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    “La vita è un'insegna luminosa che brilla da lontano.”

    Precisamente nello stesso anno in cui, su TV Tokyo, veniva mandato in onda il grande capolavoro targato Shin'ichirō Watanabe, “Cowboy Bebop”, sulla medesima rete televisiva veniva trasmessa un’altra grande opera che avrebbe segnato l’infanzia di tantissimi giovani spettatori di tutto il mondo, “Trigun”, diretta da Satoshi Nishimura. Due serie televisive animate che, soprattutto nel bene ma1 [ continua a leggere]
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    Il mio personale rapporto con Hideaki Anno è molto complicato e lo definirei tutt’altro che idilliaco. Quello che tutti definiscono il suo enorme capolavoro, “Neon Genesis Evangelion”, non è riuscito ad imprimersi nel mio cuore e nella mia mente, come invece accaduto a molti altri, lasciandomi una sostanziale insoddisfazione e suscitandomi una certa antipatia nei confronti del regista giapponese, neanche mi avesse fatto un torto personale. Pur r1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Da grande fan di Makoto Shinkai, non potevo esimermi dal recensire la sua ultima fatica, “Suzume”, film uscito nelle sale cinematografiche giapponesi nel 2022 e che, a maggior ragione dopo la visione, rimpiango di non aver visto al cinema, per un mio solito eccesso di pigrizia e negligenza.

    Realizzato con gran parte dello stesso staff tecnico e artistico che aveva lavorato alle precedenti pellicole, “Your Name” e “Weathering with You” su tutte,1 [ continua a leggere]
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    La mia storia con la corsa inizia nella primavera del 2020, in piena pandemia di COVID-19. La paura per questa malattia sconosciuta, proveniente da oltreoceano e che ogni giorno faceva troppi morti, ci obbligava tutti a casa, e solo pochi eletti avevano il permesso di uscire dalle mura domestiche: i lavoratori, coloro che avevano un cane e quelli che correvano. Spinto un po’ dal bisogno impellente di aria fresca, un po’ dal desiderio di buttare1 [ continua a leggere]
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    Pietra miliare dell’animazione giapponese di tutti i tempi, e adattamento dell’omonimo romanzo per ragazzi della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, “Anna dai capelli rossi” è una serie animata di 50 episodi diretta e sceneggiata da quel genio troppo scarsamente considerato di Isao Takahata e disegnata dal sensei Hayao Miyazaki, insieme fondatori del celebre Studio Ghibli. Trasmesso in Giappone a partire dalla fine degli anni ’70, più prec1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Esattamente a un anno di distanza dalla saga de “Il villaggio dei forgiatori di katana”, lo studio d’animazione Ufotable è tornato ad allietare gli appassionati anime di tutto il mondo con il quarto arco narrativo del celebre manga scritto e disegnato da Koyoharu Gotouge: “Demon Slayer: L’allenamento dei pilastri”. Preceduto da un film, per buona metà recap della stagione precedente, della durata di ci1 [ continua a leggere]
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    "Il primo amore non si scorda mai" dicono le persone sagge, quelle che fin troppo bene sanno come gira il mondo e, in fin dei conti, è impossibile dargli torto. Quando vidi per la prima volta “Il Castello Errante di Howl”, primo personale contatto con il cinema sensazionale di Hayao Miyazaki, ero poco più che maggiorenne e, da meno di un anno, mi ero avvicinato allo sconfinato mondo dell’animazione giapponese. Ricordo che il film mi piacque pare1 [ continua a leggere]
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    “Devi smetterla di vivere trovando continuamente delle scuse, sei tu a decidere della tua vita".

    Sei anni dopo aver fatto dono al mondo intero di quel capolavoro senza tempo che è “Cowboy Bebop”, Shin'ichirō Watanabe torna alla regia, in collaborazione con l’ormai defunto studio d’animazione Manglobe, di un’opera inedita a soggetto originale, che avrebbe poi ispirato un manga di scarso successo, “Samurai Champloo”. Dalla parola del dialetto di1 [ continua a leggere]
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    Personalmente, e senza tener conto di “Earwig e la strega” (mi perdonerà Goro Miyazaki), la visione di “Pioggia di ricordi” di Isao Takahata coincide con la chiusura, quasi definitiva, del mio conto in sospeso con lo Studio Ghibli. Diverso tempo fa oramai, decisi di prendere visione di tutti i film dello studio d’animazione che fa capo al grande Hayao Miyazaki, iniziando un viaggio la cui meta finale è il rewatch de “Il Castello Errante di Howl”1 [ continua a leggere]
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    “L'amore di una madre è qualcosa che nessuno può spiegare, è fatto di profonda devozione, di sacrificio e di dolore, è infinito, altruistico e duraturo, nulla può distruggerlo o portar via.”

    Maquia è una ragazza quindicenne membro della “stirpe delle separazioni”, un gruppo di esseri speciali che vive nella terra di Iorph, identici agli umani nelle fattezze ma che smettono di crescere esteriormente verso i quindici anni, e che, in virtù di ques1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    I tanuki sono protagonisti di migliaia di leggende che costellano tutta la storia del Giappone. I tanuki sono noti principalmente per la loro capacità di assumere qualunque forma, e per gli scherzi, solitamente inoffensivi, giocati agli esseri umani. Circolano centinaia di storie in cui i tanuki truffano gli esseri umani, comprando del saké e pagandolo con delle foglie trasformate in banconote. Alcuni tanuki, come quelli che nel film vivono nel1 [ continua a leggere]