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"Il primo amore non si scorda mai" dicono le persone sagge, quelle che fin troppo bene sanno come gira il mondo e, in fin dei conti, è impossibile dargli torto. Quando vidi per la prima volta “Il Castello Errante di Howl”, primo personale contatto con il cinema sensazionale di Hayao Miyazaki, ero poco più che maggiorenne e, da meno di un anno, mi ero avvicinato allo sconfinato mondo dell’animazione giapponese. Ricordo che il film mi piacque pare1 [ continua a leggere]
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“Alla fine del secolo scorso, l’umanità rischiò di non entrare nella nuova era a causa di una crisi che minacciava di spazzarla via… se non fossero intervenuti “loro”. Nel 1969, quando stavano ancora vivendo la propria fanciullezza, “loro” crearono un simbolo. Nel 1997, mentre cominciavano a manifestarsi i primi segni di un disastro incombente, quel simbolo tornava a vivere. Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che hanno salvato il mondo.”1 [ continua a leggere]
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“Devi smetterla di vivere trovando continuamente delle scuse, sei tu a decidere della tua vita".

Sei anni dopo aver fatto dono al mondo intero di quel capolavoro senza tempo che è “Cowboy Bebop”, Shin'ichirō Watanabe torna alla regia, in collaborazione con l’ormai defunto studio d’animazione Manglobe, di un’opera inedita a soggetto originale, che avrebbe poi ispirato un manga di scarso successo, “Samurai Champloo”. Dalla parola del dialetto di1 [ continua a leggere]
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Pubblicato in Giappone tra il 2021 e il 2023, “JoJo's Bizarre Adventure: Crazy Diamond's Demonic Heartbreak” è un manga spin-off la cui storia si svolge a Morio-cho nel 1999, poco prima degli eventi di “Diamond Is Unbreakable”, ed è incentrata su Hol Horse e Josuke Higashikata. Edito da Shueisha in tre volumi, il manga, tratto dalla celebre saga di Hirohiko Araki, è disegnato da Tasuku Karasuma e scritto da Kōhei Kadono.

“Crazy Diamond's Demoni1 [ continua a leggere]
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Personalmente, e senza tener conto di “Earwig e la strega” (mi perdonerà Goro Miyazaki), la visione di “Pioggia di ricordi” di Isao Takahata coincide con la chiusura, quasi definitiva, del mio conto in sospeso con lo Studio Ghibli. Diverso tempo fa oramai, decisi di prendere visione di tutti i film dello studio d’animazione che fa capo al grande Hayao Miyazaki, iniziando un viaggio la cui meta finale è il rewatch de “Il Castello Errante di Howl”1 [ continua a leggere]

8.5/10
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“All’inizio, questa doveva essere una serie breve fatta di vecchietti e carri armati, che personalmente (almeno in teoria) mi diverte molto disegnare… Ma i carri armati si sono rivelati più difficili di quanto pensassi e, come al solito, mi sono anche impuntato per rifinire tutto quanto da solo. Morale della favola: me ne sono pentito amaramente. Di mia stessa iniziativa mi sono gettato a piè pari in un inferno, e senza nemmeno poter modificare1 [ continua a leggere]
Comicon 2024. Giorno 4. La fine della fiera e del Diario di Bordo. Un mio amico mi dice spesso: “Sarebbe bello se ci fosse il Comicon tutti i giorni”. Io gli rispondo sempre: “Il Comicon è bello proprio perché capita solo quattro giorni l’anno”. In maniera molto semplice, questa frase riesce ad esprimere tutto l’affetto che provo nei confronti del Napoli Comicon, che anche quest’anno ha deciso di volare via in un battito di ciglia. Da domani si torna alla normalità, ma non mi sento particolarmente triste. Sono stati quattro giorni di felicità, stanchezza, foto, acquisti e risate con gli amici, che mi hanno rallegrato tantissimo, al tal punto da non riuscire a spiegarvelo. Il Comicon è casa e occuperà sempre un posto speciale nel mio cuore. Per questo motivo, non vedo l’ora che arrivi maggio del 2025, periodo in cui potrò nuovamente vivere il Napoli Comicon.

E voi, avete partecipato quest’anno?
Comicon 2024. Giorno 3. Diario di Bordo.
Giornata, ufficialmente, non ancora finita. Dopo la giornata, fin qui, più stancante di tutte e tre (eh grazie, direte voi), attendo con ansia che il cameriere venga a prendere l’ordine in pizzeria e penso alle ore appena trascorse. Domani tutto ciò sarà già finito, ma, per ora, non mi ha ancora preso la tristezza. Oggi giornata di sole picchiante. Per fortuna, l’altro ieri ho comprato il cappello di paglia di Rufy che mi ha evitato una cocente abbronzatura. Sono sfinito, ma felice. Nei padiglioni, si sta veramente come le sardine. Acquisto del giorno: maglietta di Aldo, Giovanni e Giacomo Italia 3-10 Marocco, da Pampling. Decisamente troppi, invece, i cosplay di Gesù Cristo xD. A domani, con il giorno 4.
Comicon. Giorno 2. Diario di Bordo.
Anche oggi la pioggia è venuta a farci visita, ma, per nostra grande fortuna, ha dovuto presto lasciare spazio al sole. È stato finalmente possibile passare del tempo fuori dai padiglioni senza correre il rischio di bagnarsi, approfittandone per fare foto con alcuni/e cosplayers. Anche quest’anno, inoltre, lo stand del Crodino gratis si rivela un autentico salvavita nei momenti di abbattimento. Mentre scrivo i piedi mi dolgono, ma non vedo l’ora che domani mattina aprano i cancelli per dare il via al day 3. Acquisto del giorno di cui vado fiero: l’Action Figure di Rintarou Okabe di Steins;Gate.

P.s. Quest’anno sono spopolati i cosplay di Hazbin Hotel, ma, di grazia, ne ho trovati anche alcuni di Maomao de “I diari della speziale” e “Frieren”. Avvistato anche il Papa.
Personalmente, si è appena concluso il primo stancante giorno di Napoli Comicon 2024. Nonostante la pioggia, che più volte ha deciso di venire ad infastidirci, è stata una prima giornata grandiosa. L’impressione è che anche quest’anno ci sia stato un aumento nel numero di partecipanti, il che rappresenta un bene e un male allo stesso tempo. Nei padiglioni si sta come le sardine. D’altronde, sono sempre maggiori le possibilità di fare nuove conoscenze. Il momento clou della giornata è stato, ovviamente, il concerto di un Giorgio Vanni in forma smagliante, che si è esibito con i suoi cavalli di battaglia. Quando ha cantato le sigle di Dragon Ball, del compianto sensei, ho visto le lacrime rigare il viso di molti, a dimostrazione di quanto Toriyama abbia influenzato le vite di milioni di persone in tutto il mondo. Sì, è sempre un’emozione tornare al Comicon e mentre scrivo mi sento come un bambino felice. A domani, con il secondo giorno.

10.0/10
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Nell’approcciarmi alla recensione di quello che ritengo uno dei manga migliori che abbia mai letto, per storia e per disegni, riconosco di essere in estrema difficoltà, perché parlare in maniera appassionata e approfondita di “Berserk” è questione tutt'altro che semplice.

La mia personalissima storia con il manga del compianto Kentarou Miura inizia, come già accaduto per altre opere, al Napoli Comicon, edizione 2022, la prima dopo la pandemia.1 [ continua a leggere]
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“L'amore di una madre è qualcosa che nessuno può spiegare, è fatto di profonda devozione, di sacrificio e di dolore, è infinito, altruistico e duraturo, nulla può distruggerlo o portar via.”

Maquia è una ragazza quindicenne membro della “stirpe delle separazioni”, un gruppo di esseri speciali che vive nella terra di Iorph, identici agli umani nelle fattezze ma che smettono di crescere esteriormente verso i quindici anni, e che, in virtù di ques1 [ continua a leggere]

8.0/10
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I tanuki sono protagonisti di migliaia di leggende che costellano tutta la storia del Giappone. I tanuki sono noti principalmente per la loro capacità di assumere qualunque forma, e per gli scherzi, solitamente inoffensivi, giocati agli esseri umani. Circolano centinaia di storie in cui i tanuki truffano gli esseri umani, comprando del saké e pagandolo con delle foglie trasformate in banconote. Alcuni tanuki, come quelli che nel film vivono nel1 [ continua a leggere]
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L’incontro con Rinaldo Di Lorenzo risale al Comicon dello scorso anno e lo ricordo come totalmente casuale. Girando per il padiglione occupato dagli stand delle case editrici italiane minori, fui attirato da uno in particolare, che proponeva il classico “giochi e vinci sempre”. Quota base di “partecipazione” al gioco, duemila delle vecchie lire. Mi ricordo che vinsi un segnalibro a scelta tra una gamma non molto vasta, a dire il vero, e uno scon1 [ continua a leggere]
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“Il viaggio di Shuna” è un manga seinen scritto e disegnato da Hayao Miyazaki, pubblicato in Giappone nel 1982. Arrivato in Italia soltanto nel 2023, il manga a volume singolo è stato edito da Bao Publishing, riscuotendo sin da subito un discreto successo, merito anche della grande fama ottenuta negli anni dal regista giapponese. Effettivamente, in pochi lo sanno, ma oltre ad essersi dedicato per tutta la sua vita a film e serie tv, Miyazaki è s1 [ continua a leggere]
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Chi di voi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di diventare una rockstar di successo? Personalmente, di volare con l’immaginazione in questa direzione mi è capitato spesso negli ultimi anni, anzi, sarebbe più corretto dire che tutt’oggi ancora mi succede, grosso modo alla frequenza di una volta a settimana, quando infilo le scarpe da ginnastica e metto una delle mie Galaxy Buds nell’orecchio per allenarmi. Correndo fino a perdere le1 [ continua a leggere]

2.5/10
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È pensiero comune, soprattutto sponda femminile (se ancora si può usare questo termine nel 2024 senza offendere nessuno), che agli uomini piacciano tutte le donne indistintamente, a patto che respirino. Di meme al riguardo, in giro per il web, ce ne sono parecchi, alcuni anche fin troppo divertenti, e non nego che, almeno in parte, affermino il vero. Mossi dagli istinti più primordiali, alcuni di noi, uomini cis etero di etnia bianca caucasica e1 [ continua a leggere]
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Largamente ispirato al romanzo del 1937 “E voi come vivrete?” di Genzaburō Yoshino, “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki si presenta al pubblico come l’ultimo, e questa volta veramente ultimo, film del regista giapponese premio Oscar. Dieci anni dopo l’ultima volta, Miyazaki ritorna sul grande schermo, probabilmente dimenticandosi di avere ottant’anni suonati, segno evidente di come l’età sia effettivamente soltanto un numero, soprattutto q1 [ continua a leggere]
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Nei giorni che accompagnano l’uscita nelle sale cinematografiche italiane de “Il ragazzo e l’airone”, mi è sembrato doveroso chiudere il mio personale conto in sospeso con Miyazaki, prendendo visione dell’ultimo lungometraggio che mi mancava della sua collezione e che, scherzo del destino, è anche il primo a cui egli lavorò da regista, “Lupin III - Il castello di Cagliostro”.

Era il 1979 e, dopo aver diretto quindici episodi de “Le avventure d1 [ continua a leggere]
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C’era una volta, un ragazzo che sarebbe diventato un regista giapponese di fama internazionale, che intorno agli anni ’50 decise di avvicinarsi allo sconfinato mondo dell’animazione. Come tutti i grandi artisti, il giovane regista ebbe non poche difficoltà agli inizi della sua carriera, tanto da essere sul punto di cambiare mestiere. Un giorno del 1964, però, rimase folgorato dalla visione di un film d’animazione sovietico, in seguito alla quale1 [ continua a leggere]